TENNIS – BASILEA. La finale del torneo ATP di Basilea vede di fronte Roger Federer e Rafael Nadal, giunti alla loro trentaquattresima partita.
Nonostante il bilancio indichi chiaramente come lo spagnolo sia favorito, la sfida tra i due grandi campioni ha sempre affascinato anche i meno interessati al tennis, coinvolti nelle vicende e nei singoli ‘quindici’ dei due grandi trascinatori di questo sport nel primo decennio del 2000.
Vediamo i vari precedenti, analizzandone poi qualcuno.
Trentatré incontri, molti dei quali passati alla storia di questo sport.
I TRE PIU’ IMPORTANTI PER FEDERER.
3) MIAMI 2005: 2-6 6-7(4) 7-6(5) 6-3 6-1
E’ il match tornato alla memoria di tutti durante lo US Open, quando Fabio Fognini rimontò due set e concluse vincitore al quinto. Per la prima volta in 152 partite in un Major dopo aver vinto i primi due set, lo spagnolo crollava. Non è però una prima volta in assoluto, perché dieci anni prima, un Nadal neppure ventenne andò vicino alla clamorosa seconda vittoria di fila contro Federer, sul cemento. Nel 2004 fu un netto 6-3 6-3, nel 2005 lo spagnolo era avanti di due set e 4-1 nel terzo. Da lì Federer è rientrato nel match ed ha concluso in trionfo. Chi l’avrebbe detto che sarebbe passato un decennio prima di ritrovare nuovamente Nadal sconfitto da due set sopra? Questo dato rende ancor più merito al campione di Basilea.
2) LONDRA, ATP FINALS 2010: 6-3 3-6 6-1
Federer in quelle Finals aveva giocato un tennis sublime già ai gironi contro Soderling, Ferrer e Murray. Poi la semifinale da dominatore contro Novak Djokovic (6-1 6-4 che sembrò tanto un 6-1 6-1 se non fosse stato per un breve parziale favorevole al serbo ad inizio seconda frazione), infine la grande sfida. Per la prima volta Federer e Nadal si affrontano in una finale del Master ed alla distanza ne esce lo svizzero, che per tutto il primo set trova un gioco super offensivo, subisce un po’ il rientro dello spagnolo nel secondo prima di ritrovare efficacia al servizio che lo trascinerà poi nel terzo set. E’ il penultimo successo a Londra, arriverà poi quello del 2011 contro Jo Wilfried Tsonga, ma quel giorno Federer trovò la maniera di venir fuori da un match che si stava complicando game dopo game, nonostante le difficoltà di rendimento che lo spagnolo aveva nel periodo indoor.
3) WIMBLEDON 2007: 7-6(7) 4-6 7-6(3) 2-6 6-2
Il quinto Wimbledon di fila arriva al termine della partita, fino a quel momento, più difficile per Federer sull’erba londinese. Rafael Nadal, che già nella finale di dodici mesi prima gli aveva dato filo da torcere, si dimostrò ancor più preparato ad affrontare il perfetto gioco sull’erba dello svizzero. Furono cinque set palpitanti, con Federer mai così vicino alla sconfitta, salvatosi per due volte da 15-40 nel quinto set. Fu storia.
I TRE PIU’ IMPORTANTI PER NADAL.
1) AUSTRALIAN OPEN 2009: 7-5 3-6 7-6(4) 3-6 6-2
Federer arrivava a quella finale con un giorno in più di riposo, con lo spagnolo che aveva giocato per cinque ore una semifinale durissima contro Fernando Verdasco, con la possibilità di mettere le mani sul quindicesimo Major e scavalcare Sampras. Invece, ad uscire vincente è proprio Nadal, che ripete la prestazione del venerdì e, unito al livello dell’avversario, inscena una delle partite più belle degli ultimi anni, con emozioni interminabili fino all’ultimo game, a cui fecero seguito le lacrime del campione elvetico per il nervoso che è montato in lui a fine match. Il loro primo incontro australiano è destinato a diventare storia.
2) ROMA 2006: 6-7(0) 7-6(5) 4-6 6-2 7-6(5)
La partita che forse più di tutte ha indirizzato i loro futuri scontri diretti, i due match point mancati da Federer sul 6-5 al quinto set. Un pomeriggio incredibile all’ombra di Monte Mario, nel vecchio stadio Pietrangeli adibito a centrale. Cinque ore che consacrano a leggenda la loro rivalità, da quel giorno non più considerata come una semplice sfida di tennis ma un vero e proprio confronto di stile che ha diviso in due schieramenti i tanti appassionati: da una parte i fan di Nadal, dall’altra quelli di Federer. Come se fosse calcio, come se fosse una religione. Andateglielo a dire che non è nulla di tutto ciò…
1) WIMBLEDON 2008: 6-4 6-4 6-7(5) 6-7(8) 9-7
E’ la partita che vale una vita. Essere presenti sul campo centrale di Wimbledon, quel giorno, valeva tutte le mille partite che una persona può dire di riconoscere anche solo da piccoli indizi di una foto. Al terzo tentativo Nadal riesce a spodestare Federer, ma per riuscirci (contro uno svizzero non al meglio causa la mononucleosi) viene costretto a cinque set infernali. Sembrava finito, lo svizzero, dopo aver buttato il secondo set da un vantaggio di 4-1. Ha saputo rimettersi in carreggiata, salvato uno 0-40 sul 3-3 al terzo, poi nel quarto è stato in sofferenza pura fino al tie-break, 10 minuti di follia tennistica dove si è visto qualsiasi colpo. I più belli sono arrivati sul 7-7: prima un passante strepitoso di dritto in allungo dello spagnolo, poi uno ancor più incredibile dello svizzero a salvare la partita ed a rimandare tutto al set decisivo. Per i dati, quel giorno ha perso Federer, ha vinto Nadal. In realtà, quel giorno ha vinto tutto il tennis.
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