TENNIS – Di Diego Barbiani
PECHINO. E’ un’altra, la terza, sconfitta azzurra che porta con sé rammarico. Si chiudono le porte della seconda semifinale in un WTA Premier Mandatory per Sara Errani, si spegne soprattutto la piccola speranza di vederla a Singapore tra due settimane.
Timea Bacsinszky, rigeneratasi a Pechino dopo mesi complicati che sono seguiti dai quarti di finale a Wimbledon, torna in semifinale dal Roland Garros e lo fa con una vittoria segnata da una grande rimonta. 0-6 6-3 7-5 il punteggio che sancisce la seconda vittoria della svizzera in stagione, molto simile a quella di Monterrey quando però fu lei a vincere il primo parziale con un 6-0 per poi completare l’opera per 4-6 7-6(5).
Il vero peccato di Sara è stato avere una flessione sul 6-0 2-0 40-15, quando stava esprimendo un tennis molto efficace: perfetto quando doveva ‘tenere’ da fondo campo ed altrettanto quando decideva di attaccare. Non stava sbagliando nulla, né i colpi né le decisioni. Di colpo, però, l’avversaria ha preso un po’ di coraggio ed è riuscita ad aprirsi un piccolo varco dove si è infilata senza troppi complimenti. Era piuttosto opaca, fallosa e remissiva. Poi ha cominciato a variare i colpi, cosa che le riesce sempre particolarmente bene. Non c’era più una palla uguale all’altra: se col rovescio arrivava un colpo piatto, col dritto nonostante l’impugnatura molto particolare spingeva e variava traiettorie.
I ruoli si sono invertiti velocemente ed un parziale di 9-1 ha portato Bacsinszky sul 3-0 nel set decisivo. Dal 3-3 in poi, è stata grande battaglia. Era uno spareggio, ed entrambe avvicinandosi alle fasi finali davano sempre più segnali forti di tensione. Ma allo stesso modo riuscivano ad alzare il livello nelle fasi più delicate. Sara ha recuperato da 0-30 sul 3-4, si è salvata sul 4-5 e la svizzera ha fatto lo stesso un game dopo, quando da 0-30 ha trovato un pallonetto ed un rovescio lungolinea incredibili.
La partita si è così decisa nel dodicesimo gioco dove purtroppo per Errani il servizio, già di per sé colpo piuttosto complicato, ha smesso di funzionare. Un doppio fallo sul 15-15, una seconda che aveva le sembianze di una pallina lanciata con le mani, infine un nuovo doppio fallo sul primo match point Bacsinszky.
Finisce così l’annata di Sara, che ha ancora due tornei in programma dove potrà giocare libera da pressioni ma anche da obiettivi, se non quello di concludere l’anno nelle prime quindici al mondo. Per Bacsinszky, invece, il sogno continua. E’ sempre appesa ad un filo, perché con 2873 punti ancora vede con il binocolo le prime otto. Però è un passo più vicino alla finale, a solo una partita dal giocarsi qualcosa di molto importante.
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