TENNIS – Di Diego Barbiani
PECHINO. La vittoria di Timea Bacsinszky su Ana Ivanovic per 5-7 6-4 6-1 è il coronamento di una stagione esaltante per la giocatrice svizzera, perché oltre alla prima finale in carriera in un WTA Premier Mandatory arriva anche la grandissima gioia personale dell’ingresso tra le prime 10 del mondo da lunedì prossimo.
Un obiettivo appena sfiorato a maggio, quando a Parigi aveva un set ed un break di vantaggio su Serena Williams, ed ora realizzatosi dopo una battaglia durissima, chiusasi con un nuovo successo al terzo set, il terzo consecutivo dopo quelli su Carla Suarez Navarro e Sara Errani, il quarto in totale se si pensa che al primo turno era sotto 1-6 2-4 contro Camila Giorgi.
Timea, però, a queste maratone ci è abituata. In stagione ha vinto quindici delle diciannove partite che si sono protratte fino al terzo set. Oggi, però, il merito è stato tutto nel secondo set portato a casa con grande determinazione anche con mille diversi segnali contrastanti.
E’ stato un braccio di ferro molto interessante, tra Ivanovic che dopo una fuga iniziale è andata sotto 0-40 sul 4-4 e si è tirata su vincendo cinque punti da campionessa (ace, smash all’indietro, voleè vincente, rovescio incrociato, grande approccio a rete) ed ha alzato ulteriormente il livello sul 6-5 ed una svizzera che non ne ha voluto sapere di mollare la presa sul match, cominciando il secondo set con ancora più voglia. Dopo un quinto game fiume ha confermato il secondo break di vantaggio ma al primo tentativo di chiudere il parziale una sanguinosa chiamata del giudice di linea le ha tolto un ace sul 15-15 ed ha perso concentrazione, ritrovandosi a dover chiudere un complicatissimo decimo gioco o avrebbe potuto definitivamente crollare.
Nonostante due set point, la sfortuna continuava a voltarle le spalle. Un punto è stato deciso dal replay, con la palla che rimbalza a meno di un millimetro dalla riga, poi un doppio fallo, poi un nastro beffardo a tinte serbe con la palla che è carambolata appena di là e lei scivolando è finita in mezzo alla rete. Nonostante tutto, non ha mai tirato indietro il braccio, urlando a pieni polmoni dopo aver chiuso alla quarta occasione.
Il terzo set è stato condizionato da un problema fisico della serba alla schiena, fattosi insostenibile già nelle prime fasi. Trovato il break già nel primo game, Bacsinszky non si è più fermata e dopo l’ultimo punto è esplosa di gioia, gettandosi a terra e tremando dall’emozione. Due anni fa era 283 del mondo, appena rientrata dal ritiro per i noti problemi personali, da lunedì sarà tra le prime 10 del mondo. In più, il suo cammino non può ancora considerarsi finito. Questo risultato la porta ad appena 20 punti da Flavia Pennetta (al momento ottava) nella Race per Singapore. Un eventuale successo potrebbe davvero spingerla in paradiso. Da tennista ad albergatrice fino di nuovo a tennista, il giro del mondo di Timea che non vuole proprio saperne di fermarsi. “Non penso tanto ad essere n.10-20-50 del mondo, mi piace andare a letto alla sera ed essere felice di fare quello che sto facendo”, diceva umilmente ad Indian Wells. Qualcuno scommette che ora quella frase potrebbe essere rivista?
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