TENNIS – SHANGHAI. Il primo finalista del Master 1000 di Shanghai è Jo-Wilfried Tsonga, tornato a giocare un ottimo tennis in Cina. In semifinale il francese supera Rafael Nadal in tre set con il punteggio di 64 06 75, con lo spagnolo che però in questo torneo ha dato segnali incoraggianti per il futuro dopo un 2015 fin qui poco brillante (eufemismo).
Il primo set si incanala verso la sponda francese al quinto gioco, quando Tsonga infila Nadal con uno strepitoso passante di rovescio, un vero tracciante che buca la difesa della rete di Rafa e vale a Tsonga il break del 3-2. Un vantaggio che non si lascerà più sfuggire, supportato da turni di servizio solidi (e 11 ace).
Nel secondo parziale però c’è la reazione di Rafa, che addirittura se lo porta a casa per 6 giochi a 0. Nel set decisivo Tsonga azzera i pensieri negativi e si riaccende, così il match si fa nuovamente equilibrato e combattuto. I due vanno avanti spalla a spalla fino al 5 pari, quando Tsonga dà la scossa decisiva prendendosi il break. Con la battuta a disposizione per chiudere il match, sul 30 pari si inventa una pazzesca volée in tuffo per arrivare a match point, che poi trasforma. Per il transalpino è la prima vittoria sul maiorchino dal 2011 e grazie a questa vittoria si è garantito il rientro in top ten.
Amazing point Tsonga vs Nadal – Shanghai
Ο φανταστικός πόντος του Τσόνγκα σε πολύ κρίσιμο σημείο του αγώνα!
Posted by Tennis24 on Sabato 17 ottobre 2015
Nella seconda semifinale un Novak Djokovic straordinario, ai limiti della perfezione, demolisce (per non dire ridicolizza) Andy Murray dando una dimostrazione di forza impressionante. Il numero uno del mondo non concede nulla, domina gli scambi ed il match dall’inizio alla fine, con un Murray impotente di fronte ad un avversario di una superiorità imbarazzante. Finisce 61 63, ma sarebbe potuta finire anche con un doppio 61, se non fosse per un rovescio inside-out sparato a tutto braccio dallo scozzese per annullare il primo match point.
Certo, Murray avrebbe potuto essere più incisivo al servizio, tentare di essere più aggressivo, più propositivo. Ma oggi aveva davvero un rullo compressore davanti: ben poco si poteva contro questo Djokovic. Spaventoso. Come il punto del contro break ad inizio secondo set. Avrebbe scoraggiato anche il Djokovic del 2011. Staremo a vedere se domani, in finale, Tsonga sarà in grado di tenere un po’ più testa al serbo.
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