TENNIS – Dal nostro inviato a Flushing Meadows Andrea Scodeggio
Sull’Artur Ashe Stadium l’ennesimo colpo di scena, con l’eliminazione della giovane Belinda Bencic contro Venus Williams con il punteggio di 6-3, 6-4 in un’ora e ventuno minuti di gioco. La più vecchia delle sorelle Williams si qualifica agli ottavi ed affronterà una tra Anett Kontaveit e Madison Brengle per un posto ai quarti.
Si attendeva questo match, proprio perché era la prova del nove per Belinda Bencic. La vittoria a Toronto le aveva messo molta pressione e con la caduta della maggior parte delle top ten nel corso del torneo, ancor più di prima si puntava sulla diciottenne svizzera per regalare un brivido alla competizione e degnarci un match che potesse impensierire seriamente Serena Williams. Belinda questa pressione la sentita troppo e già nel secondo turno le stava costando seriamente la testa contro la giappone Misaki Doi, con tre match point annullati e lacrime di nervosismo che le scendevano tra un cambio e l’altro del campo. Il momento delicato era stato superato, ma in verità solamente rinviato di un altro turno.
La prova del nove aveva il nome di Venus Williams, rinata in questo incontro dopo le difficoltà nel turno precedente contro Irina Falconi. La sorella maggiore delle Williams, sottotraccia, aveva la motivazione di eliminare una concorrente fastidiosa nel cammino al grande slam di Serena. Oltre a vendicare la sconfitta subita a Toronto della più piccola delle due Williams. Sappiamo con certezza che il favore sarà gradito.
Passando alla cronaca la rinascita di Venus comincia subito fin dai primi game, tonica e decisa a spaventare la Bencic, attaccandola fin da subito sul servizio e spingendo con grande intensità in ogni zona del campo. Belinda arranca, resiste a tre palle break nel quinto gioco, per poi capitolare nell’ottavo e consegnare il set: 6-3.
La tattica della Williams di anticipare la risposta, toglie il tempo alla Bencic di pensare ed imbastire il suo gioco da fondo campo funziona ed anche il secondo set continua su questa premessa. Dopo aver avuto una palla break ad inizio secondo set arriva un calo della Williams. Naturale pensarlo, vista l’età e l’intensità di gioco, logico che una frastornata Bencic ne approfittasse per portarsi avanti 4-1. Peccato per lei che il calo sia davvero di poco conto ed in breve tempo Venere si riprende il maltolto, strappa ancora il servizio e chiude un incontro davvero impeccabile. Una partita che ha ricordato molto i fasti del passato.
L’aria di casa rigenera Venus, mentre la povera Belinda ci riproverà il prossimo anno.
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