TENNIS – NEW YORK. Incredulità è forse il termine migliore per descrivere tutto il concentrato di emozioni che ha regalato la seconda semifinale, dove Roberta Vinci ha giocato contro Serena Williams e che le ha regalato la finale allo US Open.
“Ero quotata 300 a 1 per la vittoria oggi? Giuro, non lo sapevo, ma non avrei scommesso un solo dollaro su me stessa!” queste sono state le sue prime parole a bordo campo, durante l’intervista realizzata ad ESPN. “Un po’ mi dispiace per Serena – ha poi aggiunto la tarantina – e per tutto il pubblico americano che è accorso per lei, ma oggi ho giocato la partita della vita, è il giorno più bello della mia vita”.
“E’ come vivere un sogno, ancora non ho realizzato” ha dichiarato poi di fronte ai giornalisti. “Confesso che sono un po’ dispiaciuta per Serena perché è una giocatrice straordinaria ed è andata vicinissima al Grande Slam, però sono felicissima. Sto provando a raccontare le mie emozioni ma ancora non ci riesco. E’ un momento magico”.
A chi le chiede di raccontare gli ultimi momenti del match, Roberta spiega: “Ho il braccio che tremava, giuro. Ero quasi spaventata. Cercavo di scacciare tutti i cattivi pensieri e rigiocare tutti i colpi, vedevo lei che era molto nervosa, aveva spaccato una racchetta quando ho vinto il secondo set ed ha commesso due doppi falli quando poi ha ceduto la battuta. Mi continuavo a ripetere di stare tranquilla e divertirmi, alla fine ce l’ho fatta”.
Tornando poi sulla divertente intervista a bordo campo, Roberta spiega: “Tutto il pubblico era per lei, ma è ovvio. Volevano spingerla verso il Grande Slam, c’è andata vicinissima. Lo meritava, lei è la n.1, non importa cosa sia successo oggi, per me rimane la migliore in assoluto”. Però anche lei, con quelle due demivoleè nell’ultimo game ha fatto vedere ottime cose: “Sono un’ottima giocatrice in doppo (ride, ndr). La prima a due mani, forse un po’ fortunata anche, poi quell’altra emozionante…”
Lei e Flavia Pennetta sono cresciute insieme. Hanno vinto il Roland Garros junior in doppio, ora sono in finale allo US Open l’una contro l’altra. “Se me lo potevo aspettare? Certo che no! Ho 32 anni, sono ormai a fine carriera, ed ho fatto una finale Slam allo US Open. E’ incredibile! Ho battuto Serena Williams, mi sembra di toccare il cielo con un dito. Ieri ho chiesto di prenotare un volo per domani, perché tanto… Ora però dovrò cancellarlo!”
Infine una domanda: “Quale è la più grande sorpresa che ricordo nella storia del tennis? La mia”.
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