TENNIS – NEW YORK. Flavia Pennetta siede nella sala conferenze con accanto il trofeo. E’ lei la nuova campionessa dello US Open e, come in un perfetto film americano, al termine del successo più bello della sua carriera ha salutato tutti.
«L’ho deciso a Toronto», già ma perché? «Perché per me è sempre più dura competere con queste giocatrici, girare per tornei 24 settimane all’anno, allenarmi tutti i giorni. E se non lo faccio diventa difficilissimo e complicato da gestire. Al Roland Garros, ad esempio, stavo pensando di ritirarmi dal torneo tre giorni prima dell’inizio. Sono felice di me stessa, di questa decisione, dei miei risultati. Concluderò l’anno e poi dirò stop del tutto». Confermati quindi i suoi ultimi appuntamenti: «Sarò a Wuhan e Pechino, sì». Ed il Master? «Non penso di cambiare di molto la mia programmazione, però in caso una modifica si può fare…».
Tornando invece alla partita di oggi, quale è stata la chiave per vincere? «Non è stata la mia miglior partita, ma sono stata consistente fin dall’inizio. Il primo set è stato un po’ duro, molto equilibrato, non era facile giocare anche a causa del fatto che siamo molto amiche e ci conosciamo da quando avevamo dieci anni. Vinto il primo ho cominciato a giocare meglio, sono davvero contenta».
Flavia è la seconda italiana di sempre a vincere un trofeo dello Slam dopo quello di Francesca Schiavone nel 2010. «Ovvio che ci siamo sentite! Lei ha mandato un messaggio ad entrambe al termine del match, ieri mi ha mandato un messaggio dove mi diceva “Ora è il tuo turno ahahah! Respira, hai bisogno di andare al bagno? Quante volte?” Lei è sempre così».
«Non chiedetemi cosa mi abbia detto Pennetta a rete, perché non ve lo dirò» tra un sorriso e l’altro, Roberta Vinci torna in conferenza stampa con lo stesso atteggiamento di ieri, quando aveva battuto Serena Williams e festeggiava la prima finale Slam. Questa volta la tarantina ha perso, ma il buon umore non l’ha abbandonata. «Ero stanca, particolarmente stanca. Soprattutto nel primo set. Le faccio tanti complimenti perché ha giocato meglio di me, una vittoria meritatissima» e poi sul significato che ha avuto per lei giocare una finale Slam a questa età, Roberta scherza: «Sono vicina al ritiro, non avevo nulla da provare». Un giornalista subito chiede: «Ma quindi pensi di ritirarti anche tu?». «No no, stavo scherzando. Più o meno. Sono comunque a fine carriera perché ho 32 anni, non avrò molto tempo. Comunque sono felicissima per oggi, anche se poi ho perso. Non mi aspettavo tutto questo ed ancora devo collegare tutto».
Infine una battuta su Pennetta ed il ritiro: «No, non me l’aspettavo. Me l’ha comunicato quando ci siamo sedute fianco a fianco al termine del match, mi ha detto che aveva preso questa decisione e doveva solo comunicarla a tutti quanti».
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