TENNIS – Dal nostro inviato a Flushing Meadows Andrea Scodeggio
Fabio Fognini compie l’impresa, vincendo una partita pazzesca contro Rafael Nadal, estromettendolo dal torneo ed andando agli ottavi di finale. Una partita fantastica dell’italiano che è salito di livello man mano che la partita avanzava ed ha giocato come se fosse Roger Federer. Punteggio finale: 3-6, 4-6, 6-4, 6-3, 6-4 in tre ore quarantasei minuti. Nel prossimo turno sfiderà Feliciano Lopez per un posto ai quarti.
Rafa Nadal godeva di un immacolato 151-0 nel bilancio di vittorie-sconfitte Slam quando avanti di due set. L’unica sconfitta con un simile vantaggio risaliva alla celeberrima finale 2005 di Miami, quando instillò la prima autentica goccia di terrore in Federer. Ma da quando “è Nadal” non aveva mai perso con un simile vantaggio. Soprattutto, da quando è Nadal non aveva mai chiuso una stagione senza vincere uno Slam: si chiude nel periodo 2005-2014 l’impressionante striscia positiva di Rafa.
La tanto ripetuta sfida fra Nadal e Fognini è giunta al quarto capitolo di quest’anno e non poteva essere che emozionante ed equilibrata come le precedenti. La differenza sta solo nel contesto, l’Arthur Ashe Stadium, ed il torneo, gli Us Open, il luogo perfetto a suggellare una rivalità che ha segnato il 2015 e che verrà ricordata moltissimo nei cuori di tanti appassionati italiani che amano questo sport.
Fabio non sarà sempre un ragazzo irreprensibile, ma nessuno può negare che sappia giocare a tennis, stasera forse un po’ di più di quanto ci si immaginasse. Può aver avuto la fortuna di incrociare Nadal nel momento meno fulgido della sua carriera, che sembra incredibile possa avere dei cali fisici durante un match, soprattutto con il protrarsi della partita, ma tutto ciò non deve sminuire Fognini. Non dopo quello che si è visto stasera
La partita è a due volti, quello serioso di Nadal e quello scanzonato di Fabio. Nei primi due set sembra prevalere il primo, con Nadal che scappa sul 4-1 ad inizio primo set e non molla più la presa. Fabio gioca bene, ha dalla sua la voglia di attaccare e di spingere, ma Rafa non è in vena di molti regali e soprattutto sul servizio si costruisce molti punti. Salva due palle break sul 4-2 in suo favore e chiude 6-3 la contesa. Nel secondo set è un game sciagurato di Fognini (sul 40-0) a fa emergere tutti le debolezze mentali di Fabio. Una breve discussione con il racchetta palle e subito un doppio fallo, un dritto lungo ed altri due dritti in rete: break Nadal e set chiuso nel game successivo: 6-4.
Nadal però non ha più quella lucidità, quello strapotere fisico di un tempo e che lo porterebbe a chiudere in scioltezza. Vincere questi due set è stata dura e ne risente di un calo fisico. Inizialmente non sembra accusare, tanto che avanza sul 3-1, ma basta un passaggio a vuoto per ritrovarsi in parità, prima, e sotto di un break, dopo: 6-4 Fognini e tanti saluti.
Arriva il quarto set, una vera gioia per gli occhi. Inizio calante di Fabio, poi una risalita vertiginosa che lo proietta in uno stato di grazia sublime, che lo porta a realizzare ogni colpo possibile: dritto, rovescio, smorzata e Rafa a remare da ogni parte del campo. Il 6-3 completa la rimonta e suggella un match da cardiopalma.
Inizia il quinto e comincia una girandola di break infiniti, a dimostrazione di come tutto si giochi punto su punto. Fognini è sempre avanti di un break in tutto l’arco del set e puntualmente Nadal rientra in gara e controbreakka. Alla fine però la resistenza cade, grazie ad un nono gioco da favola, e Fognini riesce a chiudere un partita incredibile. Qualcosa che difficilmente si dimenticherà in questi Us Open.
Nadal per la prima volta perde una partita al quinto set, avanti di due set a zero, possiamo esserne felici che sia stato un italiano a spezzargli questo primato.
Applausi per tutti, meritati, ma Fabio è stato più bravo.
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