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Us Open / Federer imperiale, battuto Wawrinka: ora la supersfida finale contro Djokovic

TENNIS – NEW YORK. Sorride Stan Wawrinka a fine partita, mentre raccoglie le sue cose ed esce dal tunnel. E che doveva fare, lo svizzero? Nulla, proprio nulla. Nell’ultima semifinale maschile della giornata, dopo la mattanza di Novak Djokovic contro Marin Cilic, c’è stata un’altra lezione, quella data da “The Maestro”, Roger Federer, al suo erede elvetico.

Una partita esemplare, perfetta, ai limiti della divinità. Il genio in un campo da tennis in tutte le sue sfumature.  La testa di serie numero 2 ha vinto in tre set con il punteggio di 6-4 6-3 6-1 in un’ora e 28 minuti. Per Federer è la finale numero 27 in un torneo del grande slam, la prima qui a New York dal 2009, quando perse (buttandola via) la partita contro Juan Martin Del Potro. A Flushing Meadows è la finale numero sette per Fed-Express. 

Wawrinka ha resistito solo un set, praticamente. Stan, che era arrivato alla partita contro il suo amico e connazionale non da favorito ma certamente non battuto, era partito col piede sull’acceleratore. La sua tattica era chiaro: tirare qualsiasi cosa, sia di dritto sia, ovviamente, di rovescio. E sembrava dare i suoi frutti. Pronti via e Federer era lì subito ad affrontare una palla break, poi annullata. La partita però è girata il game successivo, dove Roger è riuscito a conquistare a sua volta il break, concretizzando l’unica chance avuta. Per lui, un miracolo. Da lì Federer si è sciolto, Wawrinka non ha concretizzato tre palle break nel corso del set e l’incontro da lì è totalmente svoltato in favore dello “svizzero” più vecchio. 

Nel secondo e nel terzo set è stato quasi un assolo del numero due al mondo, incredibile al servizio ma soprattutto impressionante in difesa: poche, poche volte nel corso della sua carriera si è vista una cosa del genere. Ribattere non è esattamente la specialità principale di Federer, eppure ha tenuto colpo su colpo contro Wawrinka, che ad un certo punto, semplicemente, ha capito. E ha alzato bandiera bianca. Stan ha semplicemente intuito che non c’era nulla da fare e che doveva alzare il suo gioco ad un livello tale che era troppo persino per lui, uno dei migliori bracci tennistici in circolazione. Wawrinka ha mollato il colpo, serenamente, come dimostra l’abbraccio finale con il suo amico e il sorriso nello spogliatoio. Federer era semplicemente troppo roba per lui, in questa semifinale. E non c’è niente da vergognarsi in questo. 

Luigi Ansaloni

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