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Us Open: Federer dà lezioni di tie break a Isner e vola ai quarti di finale

NEW YORK. Roger Federer si qualifica per i quarti di finale degli Us Open 2015 battendo John Isner, testa di serie numero 13 del torneo, con il punteggio di 7-6 7-6 7-5. Lo svizzero, numero due del mondo, affronterà il francese Richard Gasquet. Dato statistico curioso: Isner ha giocato nella sua carriera 429 tie break e non ne aveva mai perso uno per 7 a 0.  Per l’ex numero uno del mondo si tratta del quarto di finale numero 46 in un torneo dello slam. 

 

E’ stata una partita tutto sommato divertente, anche se prevedibilmente dominata dal servizio, in entrambi i tennisti. Isner sapeva perfettamente che poteva contare quasi esclusivamente sulla superiorità incredibile della sua “catapulta infernale”, mentre Federer sapeva benissimo che non poteva permettersi di perdere un game sul proprio servizio, altrimenti sarebbero stati guai molto, molto seri. In questa continua linea di confine si è svolta la partita. Equilibratissima, certo, il punteggio è chiaro, ma tanto bravo è stato Isner ad annullare tutte le palle break, quanto lo è stato Federer a mettere sotto pressione costante l’americano. La differenza tra i due è venuta fuori paradossalmente nel terreno più congeniale al gigante americano, ovvero il tie break. Rino Tommasi ama spesso dire che alla resa dei conti del set alla fine spesso vince il migliore, e possiamo dire che stavolta è stato così. Federer ha conquistato due tie break su due.

Nel primo, per dirla alla Agassi (O alla Moehringer), è semplicemente “andato in un luogo che non si può riconoscere”, infliggendo a Long John un clamoroso 7 a 0. Tutta altra storia il secondo. Isner era andato avanti per 5 a 2, con un minibreak sopra. Sembrava fatta per l’americano, ma ancora una volta è venuta fuori la classe elvetica. Minibreak recuperato e set chiuso prima con una clamorosa risposta su un servizio a 128 miglia di Isner e sigillato con un lungolinea di rovescio degno del migliore Wawrinka. Colpi che hanno fatto dire a Feliciano Lopez: “Grazie di aver giocato a tennis, signore”. E chi siamo noi per smentire Deliciano? 

Il terzo set è stato la solita rincorsa al break da parte di Federer, più volte sforato e sempre puntualmente perso, una volta da 0-40 a suo favore. Isner è sembrato più volte sul punto di crollare, ma ha retto bene il colpo fino al 6-5 Federer, quando dopo 9 palle break salvate è dovuto soccombere alla decima, che gli è costata l’eliminazione. Isner torna a casa avendo perso la battuta una sola volta, durante questo torneo. Rischi del mestierante di tie break che ha pescato uno che il lavoro sporco, almeno stasera, lo ha saputo fare meglio di lui. 

 

Luigi Ansaloni

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