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US Open, D8: Anderson prende a pugni Murray, Kvitova e Halep mai così avanti

TENNIS – US OPEN – Kevin Anderson mette a segno il colpo di giornata, eliminando il campione 2012 del torneo Andy Murray, che in uno Slam non perdeva prima dei quarti da cinque anni. Petra Kvitova e Simona Halep raggiungono per la prima volta i quarti a Flushing Meadows: era l’unico major in cui non c’erano mai riuscite. Per la prima volta Richard Gasquet conquista due quarti Slam nella stessa stagione.

 

LA 1A DI ANDERSON CHIUDE I 18 DI MURRAY – Nelle sette precedenti occasioni in cui era riuscito a raggiungere un ottavo Slam (tutte recenti, dagli Australian Open 2013 in poi), Kevin Anderson aveva sempre affrontato giocatori chiaramente più forti di lui: due volte Berdych, due Ferrer, una Murray, una Nadal, una Djokovic. Solo con il serbo, due mesi fa a Wimbledon, andò davvero vicino a superare lo scoglio degli ottavi, vincendo i primi due set prima di subire la rimonta del n.1 del mondo. Oggi contro Andy Murray, all'”ottavo ottavo” major, il primo a Flushing Meadows, il sudafricano si è ritrovato nella medesima situazione. Vincendo un primo set senza break, un secondo inizialmente dominato (5-1 e servizio) eppoi quasi smarrito, costretto ad annullare una palla break del 5-4. Sentendo a quel punto la pressione dell’impresa, avanti 7-6 6-3 1-0 40-15, con la reazione d’orgoglio di Murray, che però a sua volta non ha saputo tenere il break di vantaggio sul 3-1. Da quel momento in poi non ci sono più stati break e il match si è deciso al tie-break: se in quello del terzo set Murray ha saputo finalmente reagire da campione, in quello del quarto è crollato inesorabilmente, cedendolo addirittura a 0, non senza colpe vistose. Si ferma così a 18 il numero di quarti Slam consecutivi raggiunti da Murray, che non perdeva prima dal terzo turno degli US Open 2010, quando si arrese a Stan Wawrinka. Proprio lo svizzero sarà l’avversario di Anderson e la sfida si preannuncia molto interessante: il sudafricano è infatti avanti 4-3 nei precedenti e ha vinto le ultime quattro sfide…

WAWRINKA SPEGNE IL SOGNO YOUNG, MATURITA’ GASQUET – Quando Donald Young ha vinto addirittura per 6-1 il secondo set, pareggiando i conti, il pensiero della quarta rimonta su quattro partite (due delle quali da due set sotto) si è materializzato nella testa di tutti. Ma Stan Wawrinka non è Troicki e nemmeno Simon, così lo svizzero è stato subito in grado di cancellare il momento negativo e accelerare nuovamente. L’americano si è così dovuto accontentare di essere tornato in un ottavo Slam dopo quattro anni, mentre per lo svizzero è il sesto quarto major di fila (non perde prima dal Roland Garros 2014, quando uscì al primo turno), il terzo consecutivo a Flushing Meadows. Sembra invece che Richard Gasquet abbia finalmente raggiunto un suo equilibrio, una sua maturità. Dopo la semifinale di Wimbledon, ecco (almeno) il quarto degli US Open: in carriera non era mai riuscito a raggiungere due quarti Slam in una singola stagione. Un risultato ancora più dolce dato che contro Tomas Berdych non partiva favorito, visto i recenti precedenti (il ceco era in striscia positiva di tre partite contro il francese, che non batteva sul cemento il n.6 del seeding da Miami 2013). Invece, perso nettamente il primo set, Gasquet ha annichilito Berdych, confermando l’ottimo stato di forma.

FEDERER SBRICIOLA LE CERTEZZE DI ISNER – In 428 tie-break giocati in carriera, John Isner non aveva mai subito un “cappotto”, un 7-0 tondo. Inoltre l’americano non perdeva un turno di battuta agli US Open da due anni, più precisamente dal terzo turno perso contro Philip Kohlschreiber (da allora 110 turni immacolati). Nell’ultimo match di giornata, Roger Federer ha vinto primo e terzo set cancellando entrambi i record appena menzionati del gigante statunitense, sconfitto al termine di un match divertente finito per 7-6 7-6 7-5 e che ha visto l’unico break appunto nell’ultimo game. Undicesimo quarto di finale a New York per Federer, 46o Slam. In sedici scontri diretti, lo svizzero ha perso solo due volte contro Gasquet, suo prossimo avversario, ma mai in uno Slam e mai sul cemento.

PENNETTA-KVITOVA, A NY E’ 6-1! – Sono bastati due doppi falli a Petra Kvitova per raggiungere il primo quarto agli US Open in carriera, l’unico che le mancava a livello Slam. Il 75 63 con cui ha battuto la sorpresa del torneo, la britannica Konta, è stato infatti delineato grazie a due soli break che sono arrivati con altrettanti doppi falli sulle uniche palle break raggiunte dalla ceca in tutto il match (particolarmente grave il secondo, perché giunto in un game che la Konta stava dominando 40-0). Eppure ad aver giocato meglio il primo set è stata la britannica, che per ben cinque volte ha avuto l’opportunità di strappare il servizio alla due volte regina di Wimbledon. Si ferma così a 16 il numero di partite vinte consecutivamente dalla Konta. Anche a Flavia Pennetta sono bastati due break per piegare la campionessa 2011 del torneo Sam Stosur per la settima volta su sette incontri. 6-4 6-4 per Flavia, che ha piazzato la zampata rispettivamente nel quinto e settimo gioco. Se per la Kvitova sarà il primo quarto a NY, per la Pennetta sarà il sesto (solo in un’occasione è riuscita ad andare in semifinale, nel 2013). I precedenti tra l’azzurra e la ceca dicono 3-3, con Flavia vincitrice nelle prime tre occasioni, Petra nelle ultime tre (la più recente ai Giochi 2012).

AZARENKA-HALEP, SFIDA TRA ANTI-SERENA? – Dopo aver vinto la partita del torneo contro Angelique Kerber, Vika Azarenka ha avuto vita molto più facile contro Varvara Lepchenko. Un 6-3 6-4 che l’ha vista faticare solo a inizio secondo set, quando è andata sotto di un break, e alla fine, quando si è fatta strappare il servizio sul 5-3. Secondo quarto di fila quest’anno per Vika, quarto agli US Open (nel biennio 2012-3 si è spinta fino in finale). Al prossimo turno troverà Simona Halep, che come Petra Kvitova ha trovato l’accesso al suo primo quarto agli US Open, l’unico che le mancava. Contro Sabine Lisicki, in un match pieno di errori e di difficoltà fisiche dovute al caldo, ha però rischiato davvero grosso, dato che la tedesca, vinto il primo set al tie-break (dopo aver annullato due set point alla rumena), è stata per due volte avanti di un break, finendo poi per cedere di schianto al terzo. Azarenka e Halep si sono affrontate due volte e ha sempre vinto Vika (sono però due match abbastanza datati, entrambi risalenti al 2012). Da questo match uscirà il più serio ostacolo tra Serena e il Grande Slam?

 

RISULTATI
Uomini
(5) Stanislas Wawrinka b. Donald Young (USA) 6-4 1-6 6-3 6-4
(15) Kevin Anderson (SOU) b. (3) Andy Murray (GBR) 7-6(5) 6-3 6-7(2) 7-6(0)
(12) Richard Gasquet (FRA) b. (6) Tomas Berdych (CZE) 2-6 6-3 6-4 6-1
(2) Roger Federer b. (13) John Isner 7-6(0) 7-6(6) 7-5

Donne
(5) Petra Kvitova (CZE) b. Johanna Konta (GBR) 7-5 6-3
(26) Flavia Pennetta (ITA) b. (22) Samantha Stosur (AUS) 6-4 6-4
(20) Victoria Azarenka (BLR) b. Varvara Lepchenko (USA) 6-3 6-4
(2) Simona Halep (ROU) b. (24) Sabine Lisicki (GER) 6-7(6) 7-5 6-2

PROGRAMMA DELLA 9a GIORNATA
Match da seguire
S.Williams-V.Williams (terzo match sull’Ashe)

Italiani/e
Vinci-Mladenovic (primo match sull’Ashe)

 

Redazione

La redazione di Ok Tennis è formata da rappresentanti di tutte le minoranze tennistiche esistenti al mondo. Inoltre, è conforme alla Déclaration des Droits de l’Homme et du Citoyen emanata il 26 agosto 1789.

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