TENNIS – IRKUTSK – Di PIERO VASSALLO. Simone Bolelli e Fabio Fognini tengono fede ai pronostici della vigilia e vincono il loro match di doppio contro il duo Donskoy-Kravchuk: 7-5 2-6 7-6(5) 7-6(2) e permanenza nel World Group più vicina.
Meno uno alla meta. Il successo della coppia Bolelli-Fognini nel doppio di sabato consente all’Italia di mettere la freccia ed effettuare il sorpasso ai danni della Russia. Per far parte del World Group 2016 (sarebbe il quinto anno di fila) la squadra di Corrado Barazzutti ha bisogno di un ultimo punticino: la speranza è che a portarlo sia Fabio Fognini, impegnato nel primo match di domani contro Teymuraz Gabashvili, meglio evitare un drammatico quinto singolare decisivo contro l’esuberante Rublev.
Dopo la brutta partenza di ieri, con la netta sconfitta di Simone Bolelli, l’Italia rialza la testa grazie alla sua coppia d’oro: con quella di oggi fanno sei vittorie su sette match di doppio giocati insieme in Coppa Davis, l’unica sconfitta rimane quella subita dai britannici Colin Fleming e Andy Murray nel quarto di finale di un anno fa. Evgeny Donskoy e Konstantin Kravchuk sono scesi in campo memori della bella vittoria contro due specialisti come Marc Lopez e David Marrero, che diede il via all’incredibile rimonta sulla Spagna a Vladivostok, ma oggi la differenza in campo si è vista.
Nonostante un rendimento altalenante, i due azzurri hanno saputo far valere la loro migliore qualità, d’altronde da una parte c’erano i campioni dell’Australian Open, dall’altra due giocatori che in doppio non hanno mai ottenuto risultati di rilievo. Eppure Bolelli e Fognini hanno fatto di tutto per tenere in partita i russi: chiuso il primo set grazie a una splendida risposta di rovescio del ligure, nel secondo hanno bruscamente calato il rendimento per poi vincere al tie-break i due parziali successivi, rimontando uno svantaggio di 4-1 nel quarto.
Il risultato mette alle strette il capitano russo Tarpischev, costretto a sperare in un’altra grande prova di Gabashvili e, in caso di successo del giocatore di origine georgiana, nella stellina Rublev, che in questi due giorni ha seguito con grande partecipazione le gesta dei compagni e in un match decisivo potrebbe esaltarsi. Barazzutti invece potrà dormire sonni più tranquilli, non è ancora fatta ma il traguardo è veramente vicino e la condizione mostrata da Fognini è di buon auspicio, senza contare la carta Seppi da poter giocare in caso di quinto singolare.
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