TENNIS – Di Giancarlo Di Leva
Con la vittoria di Simon nel derby francese con Monfils si è chiusa la marcia di avvicinamento alla seconda settimana del torneo di Wimbledon. Poche le sorprese in campo maschile: autoeliminatisi per infortunio David Ferrer e Kei Nishikori non prima di aver eliminato Simone Bolelli come lo scorso anno in 5 set, tra i primi otto favoriti della vigilia ha perso solo Milos Raonic al termine della sfida più intrigante della settimana contro il ventenne talentuoso Nick Kyrgios.
Il tennista australiano si esalta sui palcoscenici importanti e ha dimostrato di trovarsi particolarmente a suo agio sui prati londinesi dove lo scorso anno raggiunse i quarti di finale dopo aver eliminato Rafael Nadal prima di perdere proprio dal canadese.
Kyrgios, il cui bilancio negli Slam è fin qui di sedici vittorie ed otto sconfitte, con una performance del 66,6% nelle prime 8 partecipazioni dove ha già raggiunto i quarti a Wimbledon ed agli Australian Open 2015, ha un tennis divertente, istintivo, letale al servizio. Non ha ancora la continuità necessaria per arrivare in fondo ma ha in compenso una dote che distingue i fenomeni: la capacità di elevare il livello del proprio rendimento nei momenti topici del match. Appare l’unica vera insidia per i primi 4 del seeding (nell’ordine Djokovic, Federer, Murray e Wawrinka).
Altri numeri del torneo maschile:
3 – i tennisti con un bilancio di 9-0 nei set giocati: Djokovic, Wawrinka e Gasquet. Quest’ultimo ha lasciato fin qui agli avversari solo 24 game.
9 – le teste di serie tra le prime 16 giunte agli ottavi (come lo scorso anno)
28 – i match risoltisi fin qui al 5° set (lo scorso anno furono 16 in tutto il torneo) con 5 recuperi da 0-2 set
44 – record di nazioni rappresentate nel main draw (prima presenza per la Bosnia)
77 – i tie break fin qui giocati. Lo scorso anno furono 91 in tutto il torneo
105 – la classifica di Kudla (22 anni), entrato nel torneo con una wild card e unico tennista Usa approdato agli ottavi, risultato conseguito per la prima volta in uno Slam.
136- gli aces di Karlovic (su 252 vincenti). Segue Isner a 98
Il torneo femminile
Sono solo 5 le tenniste che si confermano negli ottavi di finale rispetto allo scorso anno: rispetto al 2014 c’è solo Lucie Safarova che allora giunse in semifinale.
La prima settimana ha fatto molte vittime illustri. Delle prime 16 favorite ne sono approdate agli ottavi solo 7 e tra queste solo 4 delle prime 8: Serena Williams (n.1), Maria Sharapova (n.4) e Lucie Safarova (n.6) nella parte alta del tabellone e la sola Caroline Wozniacki (n.5) nella parte bassa dove sono uscite a sorpresa prima la Halep (n.3) all’esordio ad opera della slovacca Cepalova e sopratutto la campionessa uscente Kvitova (n.3) che ha gettato alle ortiche un match dominato fino al 6-3 4-2 contro la serba Jelena Jankovic che mancava l’appuntamento con gli ottavi di uno Slam da Wimbledon 2013.
Hanno fornito prove convincenti sia Garbine Muguruza (n.20) che la svizzera Bacsinszky (15): la spagnola ha avuto la meglio sulla tedesca Kerber al termine di un incontro il cui livello del gioco espresso da entrambe le protagoniste è stato degno di una finale mentre la svizzera ha liquidato al terzo turno (6/3 6/2) Sabine Lisicki, tra le tenniste più performanti sull’erba. Per la tedesca ai Championships si registra una finale, una semifinale e tre quarti di finale nelle ultime cinque edizioni cui ha partecipato.
La tennista che ha camminato sul velluto più di tutte finora è stata Agnieszka Radwanska che conferma di trovarsi a suo agio sull’erba dove ha raggiunto la sua unica finale Slam nel 2012. La polacca ha lasciato solo 12 game in tre incontri (Hradecka,Tomljanovic e Dellacqua) e sulla carta appare favorita sia con la Jankovic (n.28), prossima avversaria negli ottavi, che eventualmente nei quarti con la vincente tra la Keys (n.21) e la bielorussa Govortsova (n.122 del ranking) unica tennista proveniente dalle qualificazioni a spingersi fino agli ottavi (lo scorso anno vi era riuscita la ceca Smitkova).
E infine un accenno d’obbligo alla favorita n.1 Serena Williams: venerdì, contro la beniamina di casa Watson, ha sofferto moltissimo fino a trovarsi a due punti dalla sconfitta. E’ plausibile che la possibilità di realizzare il Grande Slam sia un pensiero che sta condizionando la n.1 del mondo e ciò le complicherà il compito d’ora in avanti a partire dal prossimo impegno contro la sorella Venus. Sarà questo l’ottavo di finale più atteso del tabellone femminile.
Altri numeri del torneo femminile
3 – i doppi bagel (tutti al 1° turno): Venus Williams su Brengle, Pektovic su Rogers e Kerber su Witthoeft
4 – le tenniste Usa ad approdare agli ottavi: l’ultima nazione a riuscirci fu la Russia nel 2009
16 – le tenniste Usa in tabellone: record di presenze dal 2005 (16).
19 – le teste di serie approdate al 3° turno
90 – i vincenti registrati nella partita di terzo turno Muguruza – Kerber (57/33)
122 – la classifica della bielorussa Govortsova, approdata agli ottavi proveniente dalle qualificazioni;
Il torneo degli italiani è già finito (almeno in singolare)
L’erba si conferma essere superficie ostica per i nostri tennisti. Per il secondo anno consecutivo nessun italiano tra maschi e femmine raggiunge la seconda settimana: sono giunti al 3° turno i nostri due migliori tennisti sull’erba, Seppi e Giorgi. In particolare da quest’ultima ci aspettavamo un ulteriore progresso che purtroppo non c’è stato. L’esperienza della Wozniacki che pure Camila aveva battuto 2 volte su 3, ha avuto nettamente la meglio (6/2 6/2). Seppi ha giocato un buon torneo ed è uscito a testa alta anche dallo scontro titanico contro Murray.
Il bilancio complessivo combined è stato di sei vittorie ed undici sconfitte con una percentuale del 35,29% identica a quella dello scorso anno (la peggiore dal 2007).
DONNE UOMINI TOTALI
ANNO |
W |
L |
TOT |
%W |
W |
L |
TOT |
%W |
W |
L |
TOT. |
%W |
2007 |
5 |
8 |
13 |
38,46 |
2 |
5 |
7 |
28,57 |
7 |
13 |
20 |
35,00 |
2008 |
3 |
6 |
9 |
33,33 |
5 |
6 |
11 |
45,45 |
8 |
12 |
20 |
40,00 |
2009 |
10 |
7 |
17 |
58,82 |
5 |
4 |
9 |
55,56 |
15 |
11 |
26 |
57,69 |
2010 |
7 |
8 |
15 |
46,67 |
3 |
4 |
7 |
42,86 |
10 |
12 |
22 |
45,45 |
2011 |
7 |
7 |
14 |
50,00 |
3 |
5 |
8 |
37,50 |
10 |
12 |
22 |
45,45 |
2012 |
11 |
8 |
19 |
57,89 |
1 |
7 |
8 |
12,50 |
12 |
15 |
27 |
44,44 |
2013 |
10 |
7 |
17 |
58,82 |
3 |
4 |
7 |
42,86 |
13 |
11 |
24 |
54,17 |
2014 |
2 |
6 |
8 |
25,00 |
4 |
5 |
9 |
44,44 |
6 |
11 |
17 |
35,29 |
2015 |
3 |
5 |
8 |
37,50 |
3 |
6 |
9 |
33,33 |
6 |
11 |
17 |
35,29 |
Restano ancora in corsa nel torneo di doppio femminile Knapp-Vinci e la Pennetta in coppia con la Hsieh, approdate agli ottavi di finale;
Altri numeri azzurri:
6 – Vanni, eliminato all’esordio per mano dell’inglese Ward è stato il sesto azzurro nella storia del torneo ad accedere al main draw come lucky loser. La miglior prestazione fu quella di Bolelli che lo scorso anno raggiunse il 3° turno sconfitto da Nishikori;
20 – le partite vinte in carriera da Seppi al 5° set in tornei Slam (su 35 disputate)
28 – i doppi falli commessi da Camila Giorgi (record del torneo nei primi 3 turni)
31 – le partite disputate a Wimbledon dalla Schiavone, battuto il record della Farina (30)
61,53% – la performance di Camila Giorgi a Wimbledon in 5 partecipazioni: otto vittorie e cinque sconfitte (record azzurro a Wimbledon in campo femminile)
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