TENNIS – Di Lorenza Paolucci
Serena Williams arriva a Wimbledon con già due titoli Slam stagionali in bacheca, un’eventuale vittoria a Londra la proietterebbe verso un Grande Slam più concreto che mai.
Il titolo a Wimbledon le manca dal 2012, causa sconfitte anche clamorose come quella dello scorso anno contro Alize Cornet. Quest’anno però Serena Williams, incontrastata n.1 del mondo, avra’ una motivazione in più per conquistare i Championship, il sogno di completare il Grande Slam, l’unica grande impresa che non le è ancora riuscita.
In campo femminile, il Grande Slam, manca dal 1988 quando fu Steffi Graff a portare a casa nello stesso anno tutti e quattro i tornei major (le altre furono Maureen Connolly nel 1953 e Margaret Smith Court nel 1970) . Tra gli uomini l’ultimo fu addirittura Rod Laver, che ci riuscì ben due volte (nel 1962 e 1969), ma la storia insegna che nel circuito maschile sia più difficile conquistare il quartetto d’oro, dato l’equilibrio, che sopratutto negli ultimi anni, vige tra i primi del ranking.
Al netto di quanto detto, Serena è sempre stata vista come la più indicata a riportare cotanta impresa agli onori della cronaca ma la strada si è dimostrata complicata anche per l’americana. Il problema non è mai stato quello di un’inferiorità tecnica rispetto alle avversarie, Serena è sempre stata una n.1, ma negli anni verdi della sua carriera se l’è dovuta vedere con un’ agguerrita concorrenza: da Monica Seles a Martina Hingis, da Kim Clijster a Justine Henin, passando per la sorella Venus.
Il livello della WTA da un po’ però è drasticamente sceso ed anche le nuove leve non sembrano impensierire la quasi 34enne statunitense, i cui unici avversari sembrano essere una fisiologica mancanza di stimoli e qualche collega che sgambettandola spesso, è finita per diventare una bestia nera (vedi Lisicki e Stosur).
A Wimbledon Serena partirà da favorita, come sempre, ma dovrà difendersi dalla campionessa in carica Petra Kvitova, da Maria Sharapova e da tutte le altre che fanno la fila per avere il suo scalpo.
Fino ad ora lo scoglio più imponente per la Williams era sempre stato il Roland Garros, dove ha vinto “solo” tre titoli e dove anche quest’anno ha faticato tanto, riuscendo comunque a laurearsi campionessa.
Conquistare Londra, quindi, significherebbe lanciarsi verso il Grande Slam, destinazione New York, dove da tre anni a questa parte sembra non avere rivali.
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