TENNIS – Di Piero Vassallo.
Poche ore all’inizio di una nuova avventura a Wimbledon, nel tabellone femminile Serena Williams e Petra Kvitova sono le grandi favorite, seguono le varie Sharapova, Lisicki, Halep: proviamo a stilare un’ideale griglia di partenza per capire chi ha più chance di vincere il titolo.
1° fila: 1) Serena Williams 2) Petra Kvitova
Prime due nella classifica mondiale, prime due del seeding e ovviamente prime due anche nella griglia di partenza. Serena Williams e Petra Kvitova sono le favorite d’obbligo per Wimbledon 2015: l’americana lo è sempre, per definizione, ma ha un paio di motivi abbastanza “pesanti” per essere ancora più determinata. Nelle ultime due edizioni ha raccolto molto poco (ottavi nel 2013, terzo turno nel 2014) e avrà una gran voglia di rifarsi, ma soprattutto vuole tenere vivo a tutti i costi il sogno Grande Slam. Petra Kvitova è campionessa in carica e se negli altri Major fa fatica, a Wimbledon è una macchina da guerra: negli ultimi cinque anni ha vinto due volte il torneo e ha sempre raggiunto almeno i quarti. Continua a peccare in continuità, ma sull’erba spesso è una giocatrice quasi illegale.
2°fila: 3) Maria Sharapova 4) Sabine Lisicki
Nel 2004, appena 17enne, vinceva proprio a Londra il suo primo titolo dello Slam e si pensava che Maria Sharapova sarebbe riuscita a ripetersi almeno un’altra volta. Da allora sono successe tante cose e sorprende abbastanza vedere che nel palmares di Masha quello di undici anni fa resta ancora l’unico titolo a Wimbledon. Negli ultimi anni è diventata una perfetta terraiola, ma sull’erba? la finale del 2011 persa con Kvitova rimane una piccola parentesi in mezzo a varie delusioni, ma caratura della giocatrice e il suo infinito carisma non permettono di escluderla dalle prime tre favorite. Al quarto posto si piazza Sabine Lisicki: la tedesca sonnecchia per mesi, poi a giugno si arriva sui prati e lei diventa una belva. Finalista del 2013, ma ormai da anni tra le tenniste più pericolose su questi campi, meglio non trovarsela di fronte perché si rischia di venire travolti dal suo servizio bomba: a Birmingham ha stabilito il nuovo record di ace in un match femminile, scagliando 27 missili contro la povera Belinda Bencic.
3°fila: 5) Simona Halep 6) Lucie Safarova
La delusione del Roland Garros (fuori al secondo turno contro la bestia nera Lucic-Baroni) ha un po’ offuscato la stagione di Simona Halep, che invece è stata fin qui più che buona. Lo scorso anno si fermò in semifinale contro Genie Bouchard anche a causa di una caviglia malconcia, ma per ripetersi potrebbe dover affrontare un tabellone molto complicato: Cepelova, Puig, Kuznetsova, Lisicki, Kerber. Questo il cammino nel peggiore dei casi. Chi avrà addosso parecchia pressione sarà Lucie Safarova, anche lei semifinalista in carica ma soprattutto fresca finalista al Roland Garros. L’erba può rendere ancora più mortifere le improvvise fiammate della ceca, che nel frattempo sta facendo faville anche in doppio; l’unico dubbio è sulla tenuta mentale: arrivare in “semi” da outsider è un conto, essere una top 10 e aver l’obbligo di far bene è un altro paio di maniche.
4°fila: 7) Victoria Azarenka 8) Angelique Kerber
Mai dimenticarsi di Vika Azarenka. La bielorussa sta faticando un po’ a ritrovare un gioco e una classifica degna del suo valore, ma i segnali incoraggianti ci sono e a differenza del tabellone parigino (S.Williams al terzo turno) stavolta le è andata un filo meglio: potrebbe sì ritrovare Serena, ma soltanto ai quarti. Reduce da due secondo turni di fila, Vika ha bisogno di un grande risultato per rilanciarsi in maniera definitiva e in fondo sull’erba ha dimostrato di saperci giocare (semifinale nel 2011 e 2012). Giocatrice da prendere con le molle è Angelique Kerber, che dopo un paio di mesi insufficienti ha ritrovato il suo miglior tennis e si è ben comportata sul rosso. A Wimbledon conta una semifinale nel 2012 e i quarti dello scorso anno, in più è reduce dal successo di Birmingham, non un brutto modo per avvicinarsi all’appuntamento londinese.
5°fila: 9) Karolina Pliskova 10) Belinda Bencic
A Karolina Pliskova manca un piccolo passo per riuscire ad affermarsi: quest’anno ha giocato 4 finali, ma ha vinto soltanto la meno importante (Praga), cedendo a Sidney, Dubai e Birmingham, è stata vicinissima alla top 10 (lo è ancora, per carità) ma non è riuscita ad agguantarla e fino ad ora negli Slam non ha mai superato il terzo turno. Questo torneo potrebbe essere quello giusto per la consacrazione, anche perché su una superficie così rapida i suoi colpi e soprattutto il suo servizio fanno ancora più male. Infine c’è Belinda Bencic che ieri ha vinto il suo primo titolo WTA a Eastbourne e ha già trionfato a Wimbledon nella categoria juniores. La svizzera è una predestinata e sembra già pronta per un posto tra le prime dieci, forse è ancora presto per vederla vincitrice in un torneo di questo livello, ma è altrettanto vero che questa ragazza gioca dannatamente bene e ha personalità da vendere.
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