TENNIS – Dal nostro inviato a Parigi Diego Barbiani
Terremoto nella parte bassa del tabellone femminile: Lucie Safarova realizza l’impresa eliminando la campionessa in carica Maria Sharapova al termine di una prova vicinissima alla perfezione.
7-6(3) 6-4 il punteggio finale che premia il coraggio e la determinazione della tennista ceca, che se la ride a bordo campo ancora incredula di quanto fatto mentre la russa, amareggiata, esce dal Philippe Chatrier per l’ultima volta in questa stagione.
Nei giorni scorsi Maria non è mai stata al meglio della condizione, tra mal di gola e colpi di tosse continui. Oggi, però, dall’altra parte della rete c’era una giocatrice che mentalmente è sembrata aver fatto uno scatto in avanti importante. Veniva da diverse sconfitte brutte, pesanti, con miriadi di occasioni mancate: a Madrid era a pochissimi punti dalla semifinale ed è stata rimontata da Svetlana Kuznetsova che il giorno prima era stata in campo fino all’una di notte, a Roma ha ceduto ad Alexandra Dulgheru da un vantaggio di 6-1 3-1 e servizio. Come non ricordare poi lo scorso precedente tra Safarova e Sharapova sulla terra? Stoccarda 2014, 7-6 6-7 7-6 per la russa che nel set decisivo era avanti 5-1 e si è trovata poi indietro di un break e 30-0 per la sua avversaria che si è sciolta con due doppi falli e due dritti giocati con tutta la paura del mondo.
Oggi, invece, Safarova ha sfoderato una prestazione eccezionale, fatta di trentaquattro vincenti e solamente una ventina di gratuiti. Ha tenuto benissimo il campo, approfittando dei vari errori di Sharapova ma avendo sempre il coraggio di spingere con il dritto ed aprirsi il campo. Poche prime per la russa, tanti momenti delicati e diversi doppi falli che l’hanno accompagnata fino alla fine. Non era giornata. Anche se fosse riuscita a portare a casa la partita avrebbe tirato un enorme sospiro di sollievo. C’è stato, comunque, il momento in cui la sfida poteva girare. Safarova dal 3-0 del secondo set si era fatta riagguantare, ma i segnali della partita perfetta sono racchiusi soprattutto nei suoi due game al servizio che sono seguiti: zero titubanze, il momento potenzialmente complicato era stato già messo da parte. Così, sul 5-4, anche grazie a qualche errore della russa è salita a due punti dal match. Il primo match point è morto sul nastro, dopo un recupero prodigioso della sua avversaria. E’ riuscita a procurarsene un altro con il dritto, e proprio con quel colpo ha messo la parola ‘fine’ al suo capolavoro.
Sogna, Safarova, in una zona di tabellone che vede oltre a lei Ana Ivanovic, Elina Svitolina e Garbine Muguruza per un posto in finale. Sogna, perché per la prima volta è, seppur ancora in maniera virtuale, tra le top-10.
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