TENNIS – Di Piero Vassallo
Serena Williams batte Timea Bacsinszky (e l’influenza) in tre set e si qualifica per la sua 24esima finale Slam. 4-6 6-3 6-0 per l’americana, capace di soffrire e trovare un’altra rimonta in questo torneo.
Lo sguardo quasi commosso, provato dallo sforzo e dai problemi di respirazione che l’ hanno tormentata per tutto il match: Serena Williams trova a malapena la forza di esultare per aver raggiunto la sua ventiquattresima finale Slam, ma ancora una volta è sopravvissuta dopo essere stata vicina al crollo.
Recupera un set di svantaggio, come già aveva fatto contro Friedsam, Azarenka e Stephens, e tiene vivo il sogno 20° Major e perché no anche quello ancora più ambizioso di ottenere il Grande Slam. In queste due settimane è stata lontanissima dai suoi standard, ha barcollato, incassato i colpi, ma non è mai caduta, dimostrando di essere puro acciaio.
Timea Bacsinszky è stata splendida per un set e mezzo, avanti 6-4 3-2 e servizio forse ha iniziato a pensare ai possibili titoli dei giornali di domani: “da cameriera a finalista Slam”, l’incredibile storia di una ragazza dotata di gran talento, ma oppressa da un padre padrone che le aveva fatto perdere l’amore per il gioco.
Aveva deciso di mollare tutto ed entrare nel mondo della ristorazione, si è iscritta a una scuola alberghiera e si è riciclata come cameriera e poi come barista. Sembrava quello il suo futuro, invece nel maggio del 2013 le è arrivata l’opportunità di giocare le qualificazioni al Roland Garros e la sua vita è cambiata di nuovo. Timea dice sì senza pensarci due volte, sentiva ardere nuovamente il fuoco della passione per il tennis. E’ tornata, libera dal padre e libera di esprimere il suo gioco con serenità, e i risultati sono straordinari.
A Parigi ha messo in fila Hantuchova, Smitkova, Keys, Kvitova, Van Uytvanck e per poco anche la numero 1 del mondo. La svizzera è stata perfetta nel primo set, non ha concesso niente a una Williams frastornata e incapace di far male. Bacsinszky invece faceva male eccome: di rovescio, colpo con cui ha annullato l’unica palla break concessa nel parziale, ma anche con il dritto, il suo colpo meno sicuro con cui spesso concede qualcosa.
Serena ha dato fondo a tutto quello che aveva, sotto di un break anche nel secondo set ha capito che era il momento del massimo sforzo e non appena ha avuto la palla del contro break ha azzannato la svizzera, che ha accusato il colpo. Da lì la partita è cambiata, Serena ha ripreso vigore e il servizio le ha dato una grossa mano, mentre dall’altra parte Bacsinszky doveva fare i conti il suo insicuro dritto.
Proprio due gravi errori di dritto, con il campo praticamente vuoto, hanno consegnato alla Williams il break in apertura di terzo set, che per Timea suonava come una condanna. Quando anche le gambe hanno iniziato a non rispondere più ha alzato bandiera bianca, offrendosi ai colpi della sua avversaria e chiudendo il suo meraviglioso torneo subendo un “bagel”.
A fine partita Bacsinszky è uscita dal campo in lacrime, ma anche Serena ci è andata vicina. In realtà hanno entrambe di che sorridere. Timea si è consacrata come grande giocatrice, stavolta senza le pressioni del padre, giocando solo per se stessa, spinta dalla sua passione. La Williams ha saputo resistere anche all’ennesima tempesta, è ancora in piedi e sabato potrà tentare l’assalto al suo terzo Roland Garros. Proverà a impedirglielo Lucie Safarova, autrice di un torneo fin qui perfetto e alla prima finale Slam. A lei il compito di provare ad abbattere il muro Serena Williams, solido e indistruttibile anche nelle difficoltà.
Le Billie Jean King Cup Finals hanno perso la squadra campione del 2023. A Malaga,…
Un 2024 irreale per Jannik Sinner. L’azzurro, con la vittoria in finale a Torino contro…
Al termine di una serata storica e da batticuore continuo, è la Polonia di Iga…
Alla fine l'ha spuntata Taylor Fritz, a sorpresa. Lo statunitense numero 5 del mondo ha…
L'Italia torna in semifinale alle Billie Jean King Cup Finals. A Malaga, la nazionale azzurra…