TENNIS – Di Piero Vassallo
Un Federer molto attento e determinato domina la prosecuzione dell’ottavo di finale interrotto ieri sera: 6-3 4-6 6-4 6-1 a un deludente Monfils, mai in partita e ancora una volta sconfitto a Parigi per mano dello svizzero.
La vendetta è servita: dopo due sconfitte consecutive (una in finale di Davis lo scorso novembre e l’altra negli ottavi a Monte-Carlo appena due mesi fa) Roger Federer torna a battere Gael Monfils e si conferma vera e propria bestia nera del francese al Roland Garros. Si sono incontrati quattro volte su questi campi e lo svizzero ha sempre vinto, frantumando in mille pezzi i sogni di gloria di Gael e del pubblico di casa, che nell’istrionico colored sembrava rivedere la sagoma di Yannick Noah.
Per tentare l’assalto al “suo” Slam, Monfils aveva anche studiato un programma ad hoc di otto settimane, in realtà un po’ raffazzonato a causa dell’imprevisto infortunio accusato nel Principato. Anche per quest’anno rimarrà un sogno e anche questa volta la “colpa” è di Federer, che lo aveva già fermato in semifinale nel 2008 e ai quarti nel 2009 e 2011. Dopo l’interruzione di ieri sul 6-3 4-6, lo svizzero è rientrato in campo più determinato che mai, con tutte le intenzioni di evitare le distrazioni del giorno precedente, che gli erano costate il secondo parziale.
In ri-avvio di partita ha subito preso un break di vantaggio e lo ha amministrato sapientemente, giocando con la massima attenzione e concentrazione. Monfils avrebbe potuto rientrare nel set nell’ottavo gioco, quando ha avuto una palla break, ma non era la sua giornata e l’atteggiamento in campo era completamente diverso da quello tenuto nei giorni precedenti. E’ sembrato scarico, incapace di accendersi e di accendere a sua volta l’entusiasmo del pubblico, che è rimasto freddo e distaccato.
Con un Break in avvio di quarto set, Federer ha definitivamente messo in ghiaccio la partita, Monfils non ha praticamente più giocato e negli ultimi game ha pensato più che altro a liberarsi della palla per lasciare in fretta quel campo, su cui non alzerà al cielo la Coppa dei Moschettieri. Sicuramente non quest’anno e probabilmente mai. Federer torna nei quarti a Parigi e già domani affronterà Stan Wawrinka nell’ennesimo derby rossocrociato.
Nell’ultimo precedente, a Roma, dominò come spesso gli è capitato contro l’amico Stan; stavolta avrà l’handicap di dover scendere in campo per il terzo giorno di fila anche se un giocatore del suo calibro sa come gestire certe situazioni. Certo arrivati al 2015 vien da chiedersi come sia possibile sospendere un match in uno Slam a causa del sopraggiungere della sera, una situazione che mette ancora di più a nudo i problemi del Major parigino, al momento il peggiore dei quattro e incapace di colmare un gap sempre più evidente.
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