TENNIS – ROMA – DI FABRIZIO FIDECARO – Maria Sharapova è approdata alla finale degli Internazionali BNL d’Italia, battendo per 75 63 nel derby russo la connazionale Daria Gavrilova, partita dalle qualificazioni. L’attuale numero 3 del mondo contenderà domani il titolo alla spagnola Carla Suarez Navarro.
Maria Sharapova è una straordinaria professionista nonché una fine stratega. Lo ha dimostrato una volta di più oggi, battendo la connazionale Daria Gavrilova per 75 63 nella seconda semifinale degli Internazionali. Un match equilibrato, forse ancor più delle previsioni, nonostante l’unico precedente head to head, disputato nel mese di marzo a Miami, fosse favorevole alla 21enne moscovita. Masha ha vinto di esperienza, riuscendo pian piano a scardinare dal punto di vista psicologico le difese dell’avversaria.
Davvero arduo, d’altronde, per fare un esempio, e specie per una tennista scattante e dal moto perpetuo come la Gavrilova, riuscire a mantenere la calma dinanzi alla siberiana che ti volta a ripetizione le spalle quando sei pronta per servire, costringendoti a ricominciare da capo la preparazione del colpo. Anche il pubblico del Foro Italico, alla lunga, se ne è accorto e ha cominciato a fare un tifo sfegatato per l’outsider, portando Maria, comunque sempre elegantemente distaccata nei suoi atteggiamenti, a far presente all’arbitro di chiedere il silenzio durante gli scambi.
Comunque, dopo una prima semi caratterizzata da mille break, quella vinta da Carla Suarez Navarro su Simona Halep, ne abbiamo avuto una seconda strettamente legata ai turni di battuta. Il primo set si è chiuso 75 per la Sharapova, che ha strappato il servizio alla rivale solo nell’ultimo game (con un bel drop-shot di rovescio), quando la Gavrilova era appena rientrata da un medical timeout fuori dal campo. In precedenza Maria aveva mancato ben sette palle break complessive, mentre Daria se ne era procurata soltanto una, nel terzo game.
Nel secondo parziale è stata la più giovane a scattare meglio, involandosi sul 3-1 per il tripudio suo e degli spettatori. Per qualche attimo si è pensato all’eventualità del terzo set. Qui, però, la solidità e l’esperienza della numero 3 del mondo sono emerse in maniera implacabile. Maria ha smesso o quasi di sbagliare, si è fatta più concreta e ha infilato cinque giochi consecutivi, aggiudicandosi la sfida con il punteggio di 75 63, maturato in un’ora e quarantotto minuti. In finale con la Suarez Navarro, dunque, ci andrà lei: sarà la terza volta a Roma, e in entrambe le altre occasioni il trofeo è stato suo (nel 2011 battendo Samantha Stosur, nel 2012 Na Li).
A ogni modo Daria, che qui ha vinto ben sei incontri essendo partita dalle qualificazioni, è uscita a testa alta dal confronto. Giocatrice tecnicamente valida, ha resistito strenuamente alle bordate della rivale, contrattaccando con sagacia tattica e rallentando ad arte in alcuni momenti per riprendere fiato e mandare fuori giri il ritmo incalzante di Maria. Al Foro è stata decisamente lei la grande rivelazione. A inizio settimana era numero 78 del ranking (un career high due posizioni più in alto raggiunto a inizio aprile), ma già da lunedì la troveremo ben più in alto. E possiamo star certi che di lei risentiremo ancora parlare.
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