TENNIS – MILANO – DI ANDREA FACCHINETTI – Nella 56esima edizione del classico Trofeo Bonfiglio vincono la 16enne ceca Marketa Vondrousova e il 17enne brasiliano Orlando Luz.
Una novità e una conferma arrivano dalla 56sima edizione del Trofeo Bonfiglio che ha consegnato ai posteri di nuovi nomi da lanciare nel futuro del tennis. Gli InternaziOnali d’Italia che hanno chiuso i battenti sui campi in terra battuta del Tennis Club Milano Bonacossa hanno confermato la bontà della tradizione di una manifestazione che ancora una volta ha presentato il meglio del circuito mondiale under 18. Il singolare femminile ha regalato all’albo d’oro il nome di Marketa Vondrousova, sedicenne mancina di un movimento tennistica della Repubblica Ceca che coglie il successo numero 10 nella storia, tre anni dopo l’ultimo sigillo arrivato con Katerina Siniakova nel 2012. Vondrousova, numero 4 della classifica mondiale di categoria, è addirittura più giovane di circa sei mesi nei confronti dell’altra finalista canadese Charlotte Robillard-Millette con i suoi 16 anni da compiere solamente alla fine del mese di giugno, ma vanta un’esperienza di livello con le semifinali raggiunte nel 2014 al Roland Garros e a Wimbledon. E in questa occasione ha fatto valere tutta la sua classe con un netto 6/2, 6/2 che le permette di chiudere la settimana milanese senza perdere nemmeno un set. Molta più battaglia c’è stata in campo maschile, dove il brasiliano Orlando Luz si è presentato su un Centrale come sempre gremito da oltre mille spettatori con la certezza di avere raggiunto la prima posizione nella classifica mondiale maschile grazie ai punti ottenuto nel Bonfiglio, ancor prima di giocarsi il titolo contro il Corentin Denolly. Il francese non si è però rassegnato al ruolo di comprimario, ribattendo colpo su colpo alle accelerazioni del sudamericano, allungando la partita vincendo il tie break del secondo set, prima di arrendersi sempre al gioco decisivo del terzo parziale per il definitivo 6/4, 6/7(2), 7/6(3). Il trionfo di Luz (che ha recuperato da 1/4 nel terzo set) consente al Brasile di iscrivere il proprio nome per la prima volta nella storia del Trofeo Bonfiglio, diventando la ventiduesima nazione ad imporsi negli Internazionali d’Italia. Come premio ulteriore per il diciassettenne di Carazinho ci sarà la soddisfazione di vedere il proprio nome accanto a quelli del calibro di Adriano Panatta, Ivan Lendl, Jim Courier, Goran Ivanisevic, Evgeniy Kafelnikov e tanti altri che hanno reso il torneo meneghino il più importante dopo i quattro del Grande Slam.
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