TENNIS – ROMA – DI GIANCARLO DI LEVA – Le statistiche relative al primo turno degli Internazionali BNL d’Italia.
Si è chiuso il primo turno senza sostanziali sorprese in attesa di veder esordire le stelle del torneo che hanno usufruito di un bye al primo turno. Le uniche teste di serie uscite sconfitte all’esordio sono state Cilic (n.9) tra i maschi per mano dell’esperto Garcia Lopez e i campo femminile la Pliskova (n.11) battuta dalla svizzera Bacsinszky che non è più una sorpresa per come sta legittimando con la qualità dei risultati che sta inanellando, la sua nuova dimensione di top 20. (in uno dei 2 incontri di 2° turno che si sono già disputati ieri ha superato anche la Lisicki).
Mi concentrerei pertanto su quanto avvenuto in casa azzurra il cui bilancio del primo round è purtroppo decisamente negativo a conferma della preoccupante situazione di stallo del nostro tennis sia in campo maschile che femminile: su 15 rappresentanti azzurri (8 maschi e 7 femmine) sono sopravvissuti solo Fognini e Donati,Errani e Knapp che ha vinto il derby con la Schiavone. E’ davvero molto poco. Per ritrovare un bilancio così modesto occorre risalire al 2009 allorchè su 13 tennisti ai nastri di partenza si ritrovarono in 4 dopo il primo round .Flavia Pennetta fu l’unica ad approdare agli ottavi .
E proprio la sconfitta di Flavia di ieri contro la giovane rampante ucraina Svitolina è quella che ha fatto più male : l’eroina del nostro tennis, svuotata di energie e incapace a reagire di fronte alla sfrontatezza della giovane avversaria che comunque è n.19 del mondo, era l’immagine di un passato glorioso che non tornerà più (almeno per un bel po’).
Ma dall’altra parte c’è una consolante notizia nel parlare di rinnovamento e di futuro del nostro tennis: Matteo Donati ,classe 1995 (11 mesi più “vecchio” di Quinzi ) è uscito dal guscio e ha mostrato di avere qualità che lasciano ben sperare.
Alla prima apparizione nel circuito maggiore grazie alla vittoria nelle prequalifiche che assegnavano 2 w.c. ,in un occasione così impegnativa come un Master 1000, davanti al pubblico di casa, ha fornito una prestazione sorprendente superando con autorevolezza un terraiolo esperto (anche se non al top della forma, come il colombiano Giraldo oggi n.49 del ranking il cui b.r. ( n.28) è del settembre dello scorso anno.
Con tutta la prudenza del caso , la prestazione del ventenne alessandrino ci ha corroborato lo spirito: da molti (troppi ) anni non vedevamo un giovane italiano salire alla ribalta con la personalità e la determinazione che ha mostrato Matteo ieri : è stato in grado di non scoraggiarsi dopo aver perso nettamente il primo set, mantenendosi lucido, riuscendo a servire meglio e a dare più intensità al suo gioco ,trovando soluzioni variegate e quasi sempre indovinate che lo hanno portato al successo dopo aver superato anche un ultimo momento delicato nel game decisivo del terzo set allorchè sul 5-4 e servizio si è visto rimontato dal 30-0 al 30 pari.
Matteo ieri sera in uno dei pochi incontri di 2° turno già disputati ha giocato il 2° turno chiamato ad un impresa impossibile contro il granitico Berdych : è riuscito a tenerlo in campo 76 minuti conquistando 6 game (6/2 6/4) e giocando il secondo set meglio del primo; non ha sfigurato bensì tratto ulteriori spunti per lavorare sodo ma con fiducia.
Non me ne voglia Quinzi, che ho visto per la prima volta all’opera dal vivo sabato nell’incontro perso contro Paire nel primo turno delle quali, ma il Donati visto in questi giorni mi è sembrato più avanti tecnicamente e caratterialmente più pronto.
Da domani finalmente, dopo che da due anni, quando si parla del futuro del nostro tennis maschile si parla solo di Quinzi, certamente presteremo tutti molta più attenzione anche a Matteo che peraltro “ a pelle” ispira anche simpatia per gli atteggiamenti e il modo di stare in campo .
Per la cronaca , sull’onda dell’entusiasmo, Donati in coppia con Napolitano (anch’egli classe 95) lunedi sera ha ottenuto un successo prestigioso anche in doppio superando una coppia di bombardieri come Isner e Querry che vinsero a Roma nel 2011 al termine di un drammatico tie break finale chiusosi 14-12 dopo aver annullato 6 m.p. Li rivedremo all’opera oggi contro Dodig-Melo tds n.2.
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