TENNIS – ROMA – DI FABRIZIO FIDECARO – Fabio Fognini esalta il Foro Italico: sul Pietrangeli l’azzurro ha eliminato il numero 10 del seeding Grigor Dimitrov, prevalendo con lo score di 76(9) 46 60 dopo aver annullato al bulgaro tre set-point nel tie-break del primo parziale. Suo avversario negli ottavi sarà Tomas Berdych.
Ci voleva l’atmosfera inimitabile del Pietrangeli, teatro di tante imprese azzurre negli anni passati. Dopo essere stato sconfitto piuttosto nettamente a Monaco (63 64) e aver sfiorato il colpaccio a Madrid (36 62 75), Fabio Fognini ha finalmente battuto Grigor Dimitrov in questa curiosa rivalità nata nella primavera terraiola europea. Lo ha fatto in maniera quanto mai convincente, giocando bene dall’inizio alla fine, salvo qualche comprensibile calo. D’altronde gli stimoli per il ligure erano grandissimi e la ferma consapevolezza di poter superare il bulgaro era maturata in lui dopo la sfida della settimana scorsa nel Master 1000 spagnolo.
Per due set è stato un incontro di alto profilo, che ha toccato l’apice nel tie-break del primo. Qui Fabio, che in precedenza aveva sciupato un break di vantaggio (era avanti 4-2), ha rimontato da 0-2 a 6-4, procurandosi due palle set. Il bulgaro gliele ha annullate con autorità, prendendo subito l’iniziativa, dopo di che è stato lui a disporre di tre chance per aggiudicarsi il parziale, sul 7-6, 8-7 e 9-8. Fognini ha annullato il primo e il terzo con due efficaci diritti in uscita dal servizio, mentre nel secondo, sulla battuta di Grigor, è stato quest’ultimo a regalare malamente il punto con un gratuito. L’azzurro si è procurato poi un nuovo set-point e stavolta lo ha trasformato, chiudendo 11-9 grazie a un nastro beffardo su una stentata volée alta di rovescio, con la pallina che ha danzato brevemente sulla rete prima di spegnersi dolcemente nella metà campo del (quasi) 24enne di Haskovo.
Nella seconda frazione è giunta la prevedibile reazione del numero 10 del seeding, ma Fognini non si è mai fatto staccare, limitando anche le consuete scenate di nervosismo, pur comunque presenti anche oggi. Il tennista di Arma di Taggia è stato bravo a recuperare immediatamente il break subito nel quinto game, ma è dovuto capitolare nel nono. Al servizio sul 5-4, Dimitrov si è salvato da 0-40, infilando cinque punti consecutivi.
Ci si attendeva un terzo set all’insegna dell’equilibrio, e invece Grigor, palesemente, non ne aveva più. Fabio è salito in cattedra, giocando alcuni colpi magistrali e mantenendo costantemente alto il ritmo. Determinante è stato il break nel secondo game, con Dimitrov che si è fatto rimontare da 40-0, arrendendosi a due righe di fila dell’italiano, per l’esaltazione del pubblico.
Il match del bulgaro, in sostanza, è terminato lì. Fognini ha insistito con la sua azione, ma di fronte aveva un fantasma, che non vedeva l’ora di uscire dal campo per andare a leccarsi le ferite. Così, tra un formidabile lob vincente dell’azzurro e un incredibile errore non forzato del bulgaro, è maturato il clamoroso cappotto conclusivo, che ha fissato il punteggio sul 76(9) 46 60 dopo due ore e diciassette minuti (1h02’ il solo primo set).
Quest’anno Fabio aveva già battuto due volte Rafa Nadal, ma difficilmente la memoria di tali imprese potrà reggere il confronto con quella odierna, realizzata dinanzi a un pubblico di casa in delirio per lui. Negli ottavi il nostro davisman sarà chiamato a un compito ancora più arduo: il suo avversario sarà, infatti, Tomas Berdych, che ha appena eguagliato il suo best ranking al quinto posto Atp e sta mantenendo quest’anno un’invidiabile continuità di rendimento ad altissimi livelli. Il ceco dovrà quindi affrontare nuovamente un giocatore di casa, dopo l’affermazione ottenuta ieri sera contro il bravissimo Matteo Donati, e, nel clima avvolgente del Foro, non sarà facile nemmeno per lui.
«È stata una bella partita sotto ogni punto di vista», ha dichiarato Fognini in conferenza stampa, «un match combattuto. Sono contento del mio gioco, ho battuto di nuovo un avversario di grosso calibro dopo Nadal. A Roma non ero mai riuscito a esprimermi come volevo, finalmente anche qui hanno visto un Fabio Fognini così, diverso dagli anni precedenti: in Italia era accaduto in Coppa Davis a Napoli, ma non ancora al Foro. Mi mancava questo feeling con l’ambiente. Ho lavorato molto per sentirmi bene in campo, ma non vi dico nei dettagli che cosa ho fatto. Già a Monte-Carlo avevo avuto dei segnali positivi e da lì in poi sono stato sempre meglio, a parte la settimana di Monaco, in cui avevo l’influenza. Il lavoro alla fine paga e ha portato a questa grande vittoria».
«Con Berdych sarà un match in salita», ha proseguito l’azzurro, «con un avversario forte, vediamo se riusciamo a portarla a casa. Nella mia carriera ho sempre giocato bene con i più forti e ho spesso fatto fatica con gente dal ranking più basso del mio. Se domani preferisco giocare sul centrale o di nuovo sul Pietrangeli? Non mi interessa il campo, anche se è vero che oggi avevo fatto richiesta di giocare sul Pietrangeli». E in effetti, poco dopo, è giunta l’ufficializzazione che Fabio disputerà anche l’incontro con il ceco nello stadio dedicato al due volte vincitore del Roland Garros.
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