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Atp Roma. Djokovic, esordio sotto tono: cede un set ad Almagro. «Mi ha aiutato la fiducia per i tanti match vinti»

TENNIS – ROMA – DI FABRIZIO FIDECARO – Novak Djokovic ha superato con qualche affanno di troppo il primo turno degli Internazionali BNL d’Italia. Il numero uno del mondo, al rientro dopo Monte-Carlo, ha battuto lo spagnolo Nicolas Almagro con il punteggio di 61 67(5) 63.

Era fresco e riposato, aveva saltato Madrid, interrompendo senza nemmeno giocare il suo monopolio stagionale nei Master 1000, e ora sembrava pronto a fare polpette di Nicolas Almagro nel primo turno degli Internazionali BNL d’Italia. In effetti per Novak Djokovic tutto si era messo nel verso giusto: qualche scambio di rodaggio, ed ecco che il malcapitato Almagro aveva cominciato a fare da tergicristallo, inseguendo da un lato all’altro del campo i suoi bolidi e finendo inevitabilmente per andare fuori giri. Dall’uno pari, cinque giochi di fila per chiudere il primo set 61. Il numero uno del mondo pareva avviato al classico esordio di routine per una stella del suo calibro.

Nel secondo, però, la musica è cambiata. Le sbracciate dell’iberico si sono fatte più profonde e costanti e Nole le ha patite, divenendo meno continuo e preciso. Sul proprio servizio un caldissimo Almagro non gli ha concesso alcuna opportunità e, anzi, è stato lui a non concretizzare l’unica palla break della frazione, nel sesto game. All’inizio del tie-break Djokovic è parso aver riaggiustato la mira, allungando fino al 5-2. Qui il clamoroso blackout, con cinque punti consecutivi del murciano, che ha strappato per la prima volta un set all’avversario al quarto head to head nel circuito maggiore.

L’equilibrio è proseguito anche nel parziale decisivo, nonostante una “storta” presa da Almagro nel quinto game Almagro, mentre inseguiva con il diritto un colpo arrotato verso l’esterno del rivale. Lo spagnolo ha retto con autorità fino al 3 pari, ma, come capita ai fuoriclasse, a Nole è stato sufficiente un lampo per portare il match dalla sua parte. Nell’ottavo gioco, sulla battuta dello spagnolo, il tennista di Belgrado ha conquistato da par suo un paio di punti combattutissimi e ha messo a segno il break (a 15), difendendolo poi per il definitivo 61 67(5) 63. Al termine, abbraccio cordiale tra i due contendenti e sguardo di Djoko che tradiva, al tempo stesso, preoccupazione (per una condizione al di sotto delle aspettative) e sollievo (per lo scampato pericolo). Il suo prossimo avversario uscirà dalla sfida tra il brasiliano Thomaz Bellucci e l’altro spagnolo Roberto Bautista Agut, 14esimo del seeding.

«Ho avuto un po’ di alti e bassi oggi», ha spiegato Nole in conferenza stampa. «La fiducia acquisita vincendo tanti match quest’anno mi ha aiutato a restare in partita. Lui ha giocato molto bene e ha meritato di fare suo il secondo set. Dopo la prima mezz’ora era difficile brekkarlo, e anche il suo rovescio, che di solito non è il colpo migliore, andava alla grande. Ovviamente è sempre meglio vincere che perdere, e comunque è una buona vittoria, non era un test facile».

Nole, comunque, non ha smarrito il suo buonumore, regalando un divertente siparietto prima di uscire dal campo. Al momento di apporre il consueto autografo con il pennarello sulla telecamera, anziché il suo nome ha scritto “Forza Roma”, aggiungendo una faccina sorridente, forse memore della bella serata benefica trascorsa ieri sul Pietrangeli assieme a Francesco Totti e a vari altri esponenti della squadra giallorossa. In realtà, ha spiegato poi, «è stato un gesto di amore che ho provato a esprimere. In questi anni ho sempre avuto tanto supporto dal pubblico, che è davvero appassionato». E per lui, in effetti, gli applausi non sono mancati, ma nei prossimi giorni sarà bene evitare nuovi, seppur parziali, passi falsi.

 

Fabrizio Fidecaro

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