TENNIS – MADRID – Dal nostro inviato Piero Vassallo
Per la sesta volta in carriera Rafa Nadal batte Grigor Dimitrov (6-3 6-4) e domani giocherà la sua sesta semifinale nella Caja Magica. Per il bulgaro, sempre in difficoltà per tutto il match, una nuova bocciatura.
Nella conferenza stampa di ieri Rafa Nadal aveva definito Grigor Dimitrov “un giocatore maturo, non più una giovane promessa” e probabilmente aveva ragione, ma per quanto cresciuto e ormai stabilmente ai piedi della top 10, il bulgaro ha dimostrato ancora una volta di essere (almeno) un gradino sotto il giocatore spagnolo. La differenza si è vista tutta nell’ora e 47 di gioco che ha promosso il maiorchino in semifinale: su questa superficie, specialmente in queste condizioni, Dimitrov non può battere Nadal.
Il rimbalzo altissimo della palla ha messo in estrema difficoltà il tennista di Haskovo, costretto sempre a colpire ad altezza spalla dalla parte del rovescio: situazione che lo costringeva ad accorciare troppo i colpi e che per Nadal era un invito a nozze. Non si è mai avuta la sensazione che Dimitrov potesse farcela e i primi game, molto combattuti e con scambi molto lunghi e faticosi, erano già un sinistro presagio per un giocatore che per avere possibilità doveva evitare il più possibile situazioni del genere e servire con alte percentuali, cosa che non si è verificata.
Dopo essere andato vicino al break nel primo gioco, Nadal ha strappato il servizio al bulgaro nel corso del terzo grazie a un bel passante di rovescio, ma ha subito ceduto la battuta a 0 permettendo a Dimitrov di rientrare. E’ stato uno dei pochi momenti di difficoltà dello spagnolo, che per il resto ha giocato un buon match, senza eccellere e con qualche errore di troppo, ma sicuramente un grande passo avanti rispetto a quanto visto a Barcellona.
Con una volée di rovescio in corridoio e un dritto lungo linea fuori di qualche centimetro il bulgaro ha permesso nuovamente a Nadal di allungare e stavolta lo spagnolo ha preso in mano il comando del gioco, rischiando nel sesto gioco (due palle break, annullate con un ace e un dritto vincente) ma chiudendo il parziale con un nuovo break che certificava la pochezza di Dimitrov al servizio: appena il 44% di punti con la prima. Una miseria.
Per strappare nuovamente il servizio al numero 4 del mondo, il compagno di Maria Sharapova si è dovuto inventare un numero a rete nel terzo game del secondo set; un vantaggio che ha mantenuto fino al sesto game, quando Nadal è tornato prepotente prendendosi il contro break con un’altra fucilata di dritto. Frustrato e nervoso, il bulgaro ha distrutto una racchetta prendendosi giustamente il warning e anche i fischi del pubblico, mentre le statistiche impietose lo condannavano, soprattutto sulla seconda: soltanto il 23% dei punti nel secondo set.
Dopo aver annullato il primo match point Dimitrov si è arreso sul secondo, spedendo in corridoio il dritto, per la gioia del pubblico del centrale schierato ovviamente tutto con Rafa. Per lo spagnolo sarà la sesta semifinale a Madrid da quando il torneo si è spostato nella Caja Magica, di fronte avrà Berdych o Isner e visti precedenti e la condizione in crescita, la strada per la 41esima finale in un Masters 1000 sembra decisamente in discesa. Una strada che per Grigor Dimitrov è ancora inaccessibile.
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