TENNIS – Dal nostro inviato a Stoccarda Diego Barbiani
Prima a Monterrey, poi ad Indian Wells, ora a Stoccarda. Caroline Garcia ha battuto per la terza volta in meno di due mesi Ana Ivanovic, a Stoccarda dove era finalista uscente.
Un 7-6(6) 6-4 che conferma quelle che erano le impressioni da due mesi a questa parte: la serba non sta riuscendo ad esprimersi come ha fatto per gran parte del 2014. Gran parte del periodo nero dell’ex n.1 del mondo è da ricollegare però all’infortunio che la stessa giocatrice ha sottovalutato pochi giorni prima dell’Australian Open. «Solo da dopo Miami ho sentito il piede migliorare, da lì ho cominciato ad allenarmi in maniera adeguata» ha dichiarato in conferenza stampa. La cosa che sorprende è l’atteggiamento con cui si è posta con i giornalisti: nella maggior parte dei casi, dopo partite così difficili, Ana arrivava molto nervosa per poi sciogliersi con il passare dei minuti. Questa volta invece è stata subito estremamente cordiale, obiettiva e rilassata. «Era la mia prima partita sulla terra di tutta la stagione, un primo turno durissimo contro una giocatrice che mi ha battuto già altre due volte poco tempo fa. Potevo prendere qualche rischio in più in certi momenti, ma non ero sicura di quello che facevo perché mi mancava la confidenza necessaria». Il momento chiave, probabilmente, è stato sul 6-3 in suo favore nel tie-break quando ha avuto tre set point consecutivi di cui i primi due con il servizio a disposizione. Sono volati cinque punti consecutivi in favore della transalpina, che in conferenza tra grandi sorrisi ha poi dichiarato: «Averla battuta due volte ha aiutato, ma contro una top-player come lei dovevo partire da zero ed ora non montarmi troppo la testa. Tornerà, e vorrà la sua rivincita. E’ una combattente, non accetta la sconfitta». Anche se, questa volta, Ivanovic è apparsa piuttosto tranquilla: «Non era facile per me oggi, questa è la terza superficie diversa nel giro di pochi giorni e poi sento che il mio corpo inizia ad essere stanco». Stanco? «Di solito dopo Miami mi concedo un periodo di riposo per ricaricare le pile, questa volta invece non ho avuto la possibilità. Adesso mi attendono dei giorni di assoluto riposo, dopodiché vedrò di prepararmi al meglio per Madrid e Roma».
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