TENNIS – Dal nostro inviato a Stoccarda Diego Barbiani
Come si può trovare una vincitrice dopo quasi tre ore di tennis così? Purtroppo il tennis è uno di quegli sport che non accetta il pareggio e dunque una tra Caroline Wozniacki e Simona Halep doveva abbandonare la possibilità di competere per il titolo di Stoccarda.
In finale va la danese, ma una standing ovation interminabile ha ricoperto anche la sua avversaria che ha lottato fino all’ultimo spillo di energia rimasta. 7-5 5-7 6-2 in due ore e cinquantotto minuti vissuti tutti in apnea, merito (per lo spettacolo) di una Halep che dopo aver lasciato per strada il primo set e due break di vantaggio nel secondo ha tirato fuori tutto quello che aveva per riuscire in una piccola impresa. La rumena, sofferente fin dall’esordio per un fastidio muscolare alla parte bassa della schiena, ha innalzato il proprio gioco dal 4-4 del secondo set quando ha capito che non aveva più margine. Per trenta minuti è stato tennis di livello massimo senza che ci fosse la minima sosta.
Se dovessimo raccontare l’energia delle due giocatrici in campo con una canzone, probabilmente sceglieremo ‘Loyal to no-one’ dei Dropkick Murphys, ma tante altre verrebbero accettate senza fare una piega. Le statistiche ufficiali parlano di tanti errori della Halep, ben quarantasette, ma come si può non parlare della solidità mostruosa di Wozniacki? La danese sta mostrando un’intensità ed una solidità forse anche superiori rispetto a quanto visto nella seconda parte della scorsa stagione, forse anche più della Caroline-periodo d’oro, quando era numero 1 del mondo. La giocatrice difensiva ed un po’ impacciata contro le migliori sta cambiando pelle, sta attaccando sempre più. Ha modificato il dritto dandogli più spin e maggiore pesantezza, riuscendo a rigiocare ancora più colpi e creando ancora più problemi alle sue avversarie. In più, un serbatoio di energie che pare infinito. Dopo oltre due ore e trenta di partita lei sembrava aver appena cominciato a giocare, Halep invece era ormai sulle gambe, provata fisicamente e mentalmente. Un ultimo sussulto, con uno dei punti più belli della giornata (ricamo sotto rete dopo che Wozniacki aveva recuperato uno smash, una palla corta ed aveva giocato una voleè smorzata) l’ha portata a servire sul 2-5 per rifarsi ancora un passo più sotto, ma dall’altro lato c’è una giocatrice oggi davvero fenomenale, che non mollava un punto giocando colpi sempre più complicati fino all’ultimo rovescio terminato lungo della rumena.
In questi giorni siamo stati ripetitivi, forse avventati. Prima abbiamo elevato il match tra Agnieszka Radwanska e Sara Errani come uno dei più divertenti della stagione, poi quello tra Maria Sharapova e Angelique Kerber come uno tra i più emozionanti. Forse l’espressione più corretta, a questo punto, è eleggere il Wta di Stoccarda a torneo più bello di questa prima parte di stagione. E non è ancora finita, perché questa sera Angelique Kerber verrà sospinta dagli oltre 4000 tedeschi che riempiranno la Porsche Arena verso l’ultimo match. Contro di lei, la grande sorpresa di questa settimana, la statunitense Madison Brengle.
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