TENNIS – Dal nostro inviato a Stoccarda Diego Barbiani
Ci sono milioni di modi di vedere una sconfitta, ma Alberta Brianti ne ha in mente solo: «Sono molto amareggiata, potevo fare molto meglio».
La parmense, trentacinque anni già compiuti, si è arresa a Madison Brengle 6-4 6-4 nel primo turno del Wta di Stoccarda al termine di una partita piuttosto equilibrata ma dove alla fine il gioco profondo e molto regolare della statunitense ha avuto la meglio. «Cerchiamo di vedere le cose positive perché sono tornato a giocare sui palcoscenici che danno più stimoli come questo». Nel primo set e fino al 3-3 del secondo continuava un braccio di ferro serrato, dove l’azzurra cercava ogni via per il punto ma dall’altro lato c’era una giocatrice che ad un certo punto sembrava giocare con la quarta marcia costantemente inserita. In questo momento, Alberta ha cominciato ad uscire dal match perdendo la pazienza. «Ho sbagliato tante cose, verso la fine poi giocavo troppo alla sua altezza e le permettevo di fare il gioco che preferiva. Avrei dovuto lavorare di più la palla ed essere più solida». Vedendola però da un’altra prospettiva, di buono per Brianti c’è che nonostante un’età ormai da così brutalmente detta ‘fine carriera’, le sue idee e la sua voce vogliono dire totalmente l’opposto: «Se sono qua è proprio perché non ho intenzione di smettere, né ora né a breve. Essere tra le 200-180 del mondo non mi sta bene, voglio provare a rientrare nelle 100 ancora una volta giocando tornei anche importanti come questo. Ho ancora la sensazione di avere un livello che mi permetta di fare questo salto». Cosa fa la differenza a questi livelli? «Il numero degli errori che fai. Chi è lassù tra le prime 30-50 del mondo è perché sbaglia meno di chi è 100-150 del mondo. Ormai tutte giocano bene, per cui la differenza è proprio minima». Per quello che riguarda invece la programmazione futura, arriveranno ora le qualificazioni in Marocco, a Marrakech, prima di una pausa temporale in cui si dedicherà al circuito Itf ed a fine maggio sarà la volta del Roland Garros, dove sarà segnata nel tabellone di qualificazioni.
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