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Pillole Wta di Stoccarda: Kerber veloce in tutti sensi, Makarova al volante parcheggio imbarazzante

In campo con la racchetta ci sanno fare, si sa. Ma queste tenniste sanno anche parcheggiare una Porsche 911 Carrera GTS? Ed ecco allora che il torneo decide di metterle alla prova. Con la scusa del video per il sito ufficiale, nel parcheggio del Porsche Arena parte la gara contro il tempo: fai partire il cronometro, sali in auto, fai un percorso che comprende anche uno slalom, poi parcheggia bene dentro le strisce e corri a fermare il cronometro. E se i coni vengono spostati oppure parcheggi fuori dalla strisce, ci sono secondi di penalità. Ovvio, siamo in Germania. A Roma se parcheggiassero sul marciapiede avrebbero invece il bonus. 

 

Wozniacki «Ma posso andare a tutto gas?» per la serie nessun limite alla mia libertà.
Sharapova «Spostatevi gente, sto partendo!»  e poi non dite che non vi avevo avvertito.
Witthoft «Papà e adesso che faccio?» dopo avere sbagliato strada.
Petkovic «Non è una questione di tempo ma di essere accurati. Ed io non ho ucciso nessuno»   quello che spesso anche io penso quando sono bloccata nel traffico  
Kerber «Non c’è problema con questa auto!» sei la loro testimonial di una parola sbagliata e ti licenziano
Makarova «Quando si tratta di parcheggiare, sono la tipica donna delle barzellette!» dopo avere ‘parcheggiato’ ovunque tranne che dentro le strisce
Lottner «Per una che ha preso la patente un paio di settimane fa, niente male eh!» Ha fatto lo stesso di tempo della Sharapova che di Porsche ne ha tre. E o’soddisfazioni

Per la cronaca questo sono i risultati
Kerber        1 min.16 secondi
Petkovic     1 min. 41 secondi
Sharapova  1 min. 55 secondi
Lotnner       1 min. 55 secondi
Wozniacki   2 minuti 01 secondi
Ivanovic      2 minuti 03 secondi
Suarez Navarro 2 minuti 11 secondi
Witthoft       2 minuti 41 secondi

Durante l’allenamento di Simona Halep, in mattinata con lo stadio vuoto, sono una decina gli uomini della sicurezza che girano intorno al campo e sugli spalti. Guardano sotto le poltroncine degli spettatori, dietro i tabelloni degli sponsor, sotto le sedie dei giudici di linea e perfino controllare tubi vuoti delle palline lasciate dalle Errani, allenatasi subito prima della rumena.
Strana situazione, con Halep che continua a colpire la palla come niente fosse, mentre invece del suo coach, chi raccoglie le palline sono gli uomini in nero. Per fortuna della rumena , dopo una decina di minuti il controllo riguarda solo esterno del campo e il suo coach riprende a pieno titolo il controllo del campo, incluso raccattare pallette.

La presenza della Radwanska è ancora molto sentita qui. Ma sentita letteralmente a meno non si abbiano problemi di udito e di vista.  Da Lunedì sul mega schermo 20 metri per 8 metri, a quasi ogni lunga pausa fra un match ed un altro, viene trasmesso il video con Aga che idealmente accompagna gli spettatori dietro delle quinte del torneo: dalla zona giocatrici, il ristorante e la zona vip fino ai vari uffici inclusa lalavanderia: «Ah ma questo è mio. Ok passo dopo a ritiro»
Visto gli ultimi risultati della Radwanska questo sembra il solo modo per vedere il suo nome fino al giorno della finale.

Matchpoint per Halep, la palla di Sara Errani tocca la riga. E fa il punto. Per Simona è fuori e mostra il segno al arbitro. In modo tranquillo chiedo al arbitro di verificare. L’arbitro invece da ragione alla Errani: la palla è buona. Qualche minuto dopo, però la Halep chiude il match 6-4 6-4. Nel intervista in campo ammetto subito : «Se l’arbitro dice che è fuori è fuori» con un tono alla Boskov di ‘Rigore è quando arbitro fischia’.

Sara Errani sulla terra due sconfitte, ma con la numero uno e due
«Eh, aspetta qualche altra settimana, qualche altro torneo …» come diceva quella pubblicità L’ottimismo è il profumo della vita …

Halep nel suo primo match ha chiesto di spegnere l’aria condizionata nel impianto, perché aveva freddo. E anche oggi non potevi vederla ma sulla sedia si metteva l’asciugamano a protezione del schiena » L’espressione della Errani quando dice «Freddo?!» è impagabile.

Kerber nel match serale contro Makarova va sotto 3 a 0 e il pubblico si preoccupa. Sembra spiazzato, fino a quando dal settore in alto uno spettatore dove un punto della tedesca urla un teutonico JAWOLL ! E il pugglico si sveglia e scatti sugli attenti.

Dritto a sventaglio della Makarova che rischia l’inverosimile a campo aperto ma la palla tocca appena appena la riga. La russa si gira e cammina verso la raccattapalle per prendere la pallina  mentre alle sue spalle : 1) Kerber vede la palla fuori. 2) l’arbitro Kader con un salto è giu dal trespolo. 3) Kerber si avvicina al segno 4) Kader indica il segno 5) Kader lo giudica buono, 6) Kerber si mette le mani sui fianchi quasi incredula 7) Kader fa segno che la palla è scivolata sulla linea 8) Kerber con espressione perplessa (ok, più perplessa del solito) 9) Kader sale con passo elastico sul trespolo e annuncia il punteggio. 10) Makarova prende la pallina e si volta verso il campo senza essersi accorta di nulla di quello che accadeva alle sue spalle.

Per quanto gli spettatori tedeschi del match Makarova –Kerber siano tutti molto coinvolti, per quanto sostengano a gran voce la tedesca, non c’è nulla da fare, ci sono dei momenti in cui la bocca non viene usata per incitare ma per masticare con gusto le porzioni di patate fritte e calde  ricoperte di maionese. Il tifo è tifo, ma il fritto è fritto.

 

 

Redazione

La redazione di Ok Tennis è formata da rappresentanti di tutte le minoranze tennistiche esistenti al mondo. Inoltre, è conforme alla Déclaration des Droits de l’Homme et du Citoyen emanata il 26 agosto 1789.

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