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Pillole di Wta. Stoccarda: dal "Tiriac, eppure si muove!" al Wozniacki e pur non si ferma

Per seguire la semifinale di Simona Halep è arrivato Ion Tiriac. La sua presenza è stata annunciata mercoledì con una telefonata al direttore del torneo. Il cellulare di Gunthardt squilla, nessun numero viene visualizzato. Questo significa che ci sono due possibilità: il Papa oppure Tiriac. Ma Papa Bergoglio è appassionato di calcio perciò il direttore del torneo senza esitare risponde «Mister Tiriac!»

 L’uomo più ricco di Romania siede in prima fila, lato corto del campo. Rimane immobile, gambe incrociate con la sinistra sulla destra, per 2 ore e 58 minuti, l’intera durata del match. Sul 7-5 5-7 5-1 40 pari, Simona Halep malgrado sofferente con la schiena vince un punto dopo uno scambio fantastico e avviene l’incredibile: Mister Tiriac al massimo del suo entusiasmo muove su e giù la punta della scarpa sinistra. Meno male che Simona non può vederlo, perché queste sono emozioni che possono lasciare segni indelebili. Voglio dire io sono ancora schioccata!

Due ore e 58 minuti di tennis scavando un solco sulla riga di fondo per tutte le volte che ha corso da destra a sinistra e le prime parole della Wozniacki nella intervista in campo sono state “Mi sento bene”. Con quella sorrisetto che sottintende io sono pronta a correre altre tre ore e tu? No grazie io sono stanca solo ad aver visto ‘sto match.

Del padre di Carolina, Piotr Wozniacki, si sanno molte cose: polacco, ex-calciatore ha giocato in Polonia, Germani e in Danimarca dove ha messo su famiglia. E poi la transizione da calciatore a coach di tennis per la figlia. Almeno una volta a set lo ammiriamo in campo, quasi in ginocchio davanti a Carolina a dare consigli in polacco, con un linguaggio del corpo molto vivace così descritto dalla figlia «Credo sia un po’ italiano dal modo in cui parla agitando le mani». Ok, grazie.

Il Dj che si occupa di allietare le orecchie degli spettatori e di chiunque sia presente al Porsche Arena ha gusti decisamente eclettici. Si passa da canzoni in perfetto stile Octoberfest alla danza Kuduro, da Purple Rain di Prince a Taylor Swift. Improvissamente risuonano le note del “Ombelico del Mondo”. Strano? Non molto, ci sono due giudici di linea italiani oltre al Supervisor e sono tutti fan di Jovanotti. Il Dj accetta richieste, non siate timidi. 

Sarò io che penso male, ma con la schiena dolorante e con un match giocato ad un soffio delle tre ore, in caso di vittoria della rumena, il rischio di rivedere domenica in campo Anke Huber per una esibizione, come era capitato ad Kim Clijsters, direttrice del torne di Anversa, è stato alto. 

Madison Brengle non è riuscita ad essere il granellino di polvere nel meccanismo perfetto di questo torneo. E così Angelique Kerber è in finale per la gioia rumorosa dei tifosi tedeschi. Lei non perde occasione per ringraziarli: quanto importante sia il loro sostegno, come siamo la sua arma in piú. E loro rispondo con applausi ancora più lunghi e calorosi per Angi. Lasciano lo stadio con il sorriso felice e anche un po’ ebete. Oramai è chiaro, è amore.

La beniamina del pubblico Kerber ha reso felici gli spettatori, direttore del torneo, giornalisti tedeschi, ma soprattutto, l’ufficio marketing Porsche che anche quest’anno, dopo 3 anni di Sharapova, ha una sua giocatrice in finale e una copertina assicurata.

In questa settimana da cosa è rimasta più  colpita l’americana Madison Brengle ? «I pretzels! Qui sanno proprio come farli». Ok, non c’era bisogno di dire che era americana, vero?

Per quasi tutto il torneo, gli incontri di doppio sono stati relegati nel campo 2. Ma oggi hanno finalmente il palcoscenico principale! Così per i loro incontri, sono presenti ben…una manciata di spettatori. Sfortuna vuole che il primo doppio, vinto da Safarova-Mattek Sands su Martic-Vogt, sia sceso in campo dopo le tre ore di Wozniacki-Halep. Gli spettatori stremati sono corsi a farsi un paio di birre, qualche panino e le immancabili patatine fritte. Mentre Parra Santonja-Rosolska e Garcia-Srebrotnik si è giocato dopo la vittoria Kerber. Fate un po’ voi quanti saranno rimasti. 

Twitter non è un social molto popolare in Gemania. In effetti c’è da capirli, in tedesco con 140 caratteri rischi di scrivere una sola parola.

Nel caso qualche spettatore si sentisse male, sono disponibili 14 barelle. Un numero nettamente superiore a quello della maggior parte degli ospedali italiani.

Alla fine di ogni incontro, uno spettatore può vincere un premio messo in palio dagli sponsor. Fra i vari premi anche un soggiorno di una settimana con corso di tennis in una località di mare della Turchia. Per vincere questo di premio bisogna anche rispondere al servizio di Carolina Wozniacki. Il fortunato spettatore però non è tedesco ma viene da Detroit. Quando gli spiegano in cosa consiste il premio, risponde perplesso “Da Detroit a Istanbul? Ma è un viaggio lungo!”. Non si è beccato secchiate di fischi solo perché i tedeschi sono persone molto ma molto educate. 

Kerber «Quando vado in campo ho un piano in linea di massima. Ma poi gioco d’istinto»
Sharapova «L’istinto  è quello che prevale nei momenti decisivi » 
Halep «Non ho mai un piano bene preciso. Mi lascio guidare dal mio istinto. Delle mie avversari so quali colpi sono migliori e quali no, ma poi i colpi vengono per istinto».
Bello il lavoro del coach, eh ti  ringraziano quando vinci e ti pagano pure lo stipendio per non ascoltarti.

 

 

 

 

Redazione

La redazione di Ok Tennis è formata da rappresentanti di tutte le minoranze tennistiche esistenti al mondo. Inoltre, è conforme alla Déclaration des Droits de l’Homme et du Citoyen emanata il 26 agosto 1789.

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