TENNIS – Di Enzo Cherici
Correva l’anno 2008. Andy “Muzza” Murray centrava la sua prima finale Slam all’Us Open e faceva il suo ingresso nel club dei primi quattro giocatori del mondo. Gli altri tre, manco a dirlo, erano i soliti Federer, Nadal e Djokovic, secondo quanto recitava la classifica di allora.
Nasceva così il mito dei ‘Fab Four’. Da quel momento, fatta salva qualche breve parentesi perlopiù dovuta a infortuni, nessuno di loro avrebbe quasi mai abbandonato una delle prime quattro piazze del ranking.
L’attuale indiscusso numero uno, Djokovic, è entrato tra i migliori quattro addirittura nell’agosto del 2007 e da allora non ne è più uscito. Federer nel club dei Fab Four c’è rimasto addirittura per 10 anni di seguito (luglio 2003 – luglio 2013) e ne è uscito solo per i noti problemi alla schiena. Risolti quelli, vi è tornato stabilmente, nonostante viaggi per i 34 anni. Lo stesso Nadal, che ha avuto problemi fisici a ripetizione, raramente ha abbandonato una delle prime quattro piazze negli ultimi 11 anni. E persino Murray, che è certamente il meno forte e continuo dei quattro Fab, ha dovuto lasciare la compagnia soltanto in seguito al famoso intervento alla schiena, superato il quale ha subito riconquistato il posto che gli compete.
Insomma, ci perdonerete questa premessa, ma era giusto per dire che quando si parla di Fab Four, nonostante i suggerimenti di computer che “non sanno di tennis” (ciao Rino), si parla sempre e solo di loro: Nole, Roger, Muzza e Rafa.
Qualche numero. Fin qui, nel corso della loro carriera, si sono incontrati tra di loro la bellezza di 182 volte. A livello di scontri diretti, il dominatore assoluto è Nadal:
Nadal vs Djokovic 23-19 Nadal vs Federer 23-10 Nadal vs Murray 15-5
Federer vs Djokovic 20-18 Federer vs Murray 12-11
Djokovic vs Murray 18-8
Come si vede, Nadal ha un favoloso record di 61-24 nei confronti degli altri tre. Djokovic anche ha un bilancio complessivo positivo di 55-48, ma è sotto negli H2H sia contro Nadal che contro Federer. Lo svizzero paga invece il pessimo bilancio contro Rafa e pur essendo in vantaggio sia nei confronti di Djokovic che di Murray ha un record negativo di 42-52. Infine Murray, si conferma il Ringo Star dei Fab Four e infatti è in svantaggio contro tutti gli altri e ha un saldo complessivo negativo di 24-45 negli scontri diretti.
Fab Four uguale spettacolo? Abbiamo pensato di riassumere queste cifre per proporvi un giochino. Conosciamo i grandi numeri di questi campioni. Conosciamo i loro trionfi, i loro record. E ci ricordiamo anche quasi tutti i loro match. Già, i loro match… Abbiamo ancora sotto gli occhi le ultime finali tra Djokovic e Murray. Possiamo dirlo? Non esattamente esaltanti. Insomma, per carità, livello altissimo, scambi intensissimi, grandi recuperi, qualche colpo eccezzziunale veramente. Ma lo spettacolo, quello vero, è altrove.
E allora, come anticipato, ci è venuto in mente di proporvi un giochino: negli scontri diretti tra Fab Four, quale combinazione di giocatori assicura la più alta qualità di spettacolo? Doverosa avvertenza: è ovvio che si cade nel giudizio soggettivo, quindi del tutto opinabile e criticabile. Noi ci siamo permessi, nel nostro piccolo, di redigere la nostra classifica dalla combinazione meno appassionante a quella più spettacolare. Fuoco alle polveri!
Djokovic vs Murray (18-8)
È a nostro sindacabile giudizio la combinazione meno spettacolare tra quelle possibili. Due giocatori formidabili, ma troppo tecnicamente simili. Col problema non di poco conto che Djokovic fa tutto un po’ meglio. In teoria Murray potrebbe avere una prima di servizio migliore, ma questo vantaggio va a farsi friggere per colpa della sua scarsa seconda. Lo scozzese ha un grande rovescio, ma quello di Nole è addirittura formidabile. Murray risponde benissimo, ma l’altro è (con Agassi e Connors) semplicemente il più grande ribattitore di sempre. Il dritto di Nole invece non è il migliore della storia, ma quello di Murray non è nemmeno tra i primi 30 del mondo! Insomma, il risultato è un match quasi sempre uguale a sé stesso, con pochissime variazioni e ancora più rare emozioni. Questo non significa che non abbiano giocato anche grandi match tra loro (pensiamo a Roma 2011 ad esempio), ma se a tutto questo aggiungiamo poi che Murray non batte Djokovic dalla finale di Wimbledon 2013 ne consegue che anche il risultato è diventato scontato. Per noi questa è la peggiore combinazione possibile!
Nadal vs Murray (15-5)
Anche questa non una combinazione particolarmente spettacolare, ma si fa leggermente preferire alla precedente per la specificità del gioco di Rafa. Come visto in precedenza, un match Djokovic vs Murray è un match giocato allo specchio. Nadal invece, pur amando restare a fondocampo e anche oltre, ha caratteristiche completamente diverse da quelle di Djokovic e questo permette di “movimentare” in qualche modo la sfida contro Murray. In questo caso, inoltre, la scontro tra il gancio sinistro di Rafa e il rovescio bimane di Murray produce spesso scambi di pregevole qualità. Non che lo scontro tra i rovesci di Nole e Muzza non lo sia ma, ci ripetiamo, sono troppo, troppo simili. In conclusione, non siamo in presenza di Lendl-McEnroe, ma sempre meglio degli altri due!
Nadal vs Federer (23-10)
Sorpresi, vero? Due mostri sacri, simboli di un’epoca, relegati al quarto posto. Comprendiamo: potrebbe apparire come un oltraggio. Eppure, se ci riflettiamo un attimo, la cosa non dovrebbe stupire più di tanto. Per carità, di match epici ne hanno giocati e ce ne ricorderemo per sempre. Pensiamo alla finale di Roma 2006 o alla finale dell’Australian Open 2009. Per non parlare di Wimbledon 2008, con Rafa che strappava a Federer il suo trofeo più amato nell’oscurità londinese. Anche altri match sono stati sicuramente di livello, ma nel computo dei loro 33 scontri diretti si è trattato perlopiù di eccezioni. Proprio così. Perché intanto, come disse il buon Roddick, perché ci sia una rivalità occorre anche un certo equilibrio. Quando invece Rafa vince 7 volte su 10. E poi, diciamocelo, il tema tattico è sempre invariabilmente lo stesso: ‘topponi’ liftati di Rafa sul rovescio di Federer. Una, due, tre volte va bene, ma poi basta. Capiamo che potrà sembrare quasi blasfemo, ma allora preferiamo Rafa vs Nole: non sarà il massimo dell’eleganza, ma almeno c’è agonismo, battaglia e incertezza!
Federer vs Murray (12-11)
La presenza in campo di Federer, inutile negarlo, aiuta molto. Ma la differenza di stile, impostazione, strategia, genera una combinazione assolutamente spettacolare. I loro match scorrono splendidamente, presentano situazioni tattiche molto interessanti e spesso diverse all’interno dello stesso match. Come combinazione avrebbe forse meritato anche la seconda piazza, se non fosse che spesso nei loro match è mancata l’epica. Una sola volta sono arrivati al quinto set (AO 2013, vinse Murray) e anche questo secondo noi conta. Perché, lo ripetiamo, la combinazione “tennistica” è assolutamente di livello, il match propone tutti gli ingredienti per essere spettacolare e divertente. E infatti lo è. Ma spesso manca quel qualcosa che rende i match indimenticabili. E anche questo conta. Ma come varietà tattica, lo preferiamo sicuramente alla sfida Nadal vs Federer.
Nadal vs Djokovic (23-19)
I loro, più che match di tennis, sono guerre. Ricordate la sfida in Australia? Alla fine non ce la facevano neanche a tenere in mano i trofei. E lo scambio di 54 tiri nella finale Us Open 2013? Qualcosa che va oltre l’immaginabile. Certo, non sono Laver e Rosewall, ma il tennis non è solo stile
ed eleganza. Anche la ferocia può fare spettacolo, a maggior ragione quando va di pari passo con l’incertezza (criterio quasi del tutto assente nei match Nadal vs Federer). Ad oggi un match tra questi due vedrebbe favorito Djokovic, ma trattasi di semplice particolare momento storico. Tra due mesi magari Nadal da il via a una serie di vittorie stile 2013 e tanti saluti al momento storico. Ma anche tecnicamente i loro match presentano lo scontro tra il dritto più velenoso del circuito e il rovescio tecnicamente più perfetto che si possa immaginare. Insomma non solo braccio di ferro, ma anche qualche giocata, se non proprio di fino, sicuramente tecnicamente godibile. A Parigi ne vedremo delle belle!
Federer vs Djokovic (20-18)
Questa combinazione meriterebbe il primo, il secondo e il terzo posto! Di gran lunga il match tecnicamente e tatticamente più bello, interessante e spettacolare che si possa immaginare nel tennis moderno. Sono i nostri Sampras vs Agassi 2.0! L’aggressività esasperata di Federer, contro il contropiede sopraffino di Djokovic. Con Roger spesso ben dentro la linea di fondo e Nole che non retrocede d’un millimetro. Il motivo tattico di fondo può sembrare sempre lo stesso, ma il copione cambia di volta in volta. Spesso anche nel corso dello stesso match. Non è un caso che è questa la combinazione che propone forse tra i colpi più belli e impossibili della storia recente (e non solo) del tennis. È un match che offre di tutto: bellezza, aggressività, spettacolo, equilibrio, incertezza, contrasto di stili e chi più ne ha più ne metta. Raramente un loro match è passato inosservato, tanto che negli anni hanno scritto tra le pagine più belle ed epiche di questo sport. Sia a livello di singoli colpi, che di risultati. Il tweener di Federer, i matchpoint annullati di Djokovic. La leggendaria semifinale di Parigi 2011, la finale di Wimbledon dello scorso anno. Un match che vorremmo non finisse mai (al contrario di Djokovic vs Nadal…) e che sembra in realtà non finire mai. La sorpresa, il capovolgimento di fronte, è sempre dietro l’angolo. È questo il tennis che amiamo, speriamo duri il più a lungo possibile.
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