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Fed Cup: Italia, Francia e Svizzera cercano l'impresa. Russia, Romania e Spagna senza i 'pezzi da 90'

TENNIS – Di Diego Barbiani

La seconda tappa di Fed Cup è forse la più delicata ed intensa di tutta la stagione. Le sfide da dentro o fuori sono ancora più tese ed accattivanti: se vinci sei in finale, rimani in serie A, eviti la retrocessione nel gruppo interonale; se perdi sei escluso dalla possibilità di giocarti il trofeo all’ultimo atto, retrocedi nel gruppo 2, sprofondi nei bassifondi della geografia tennistica mondiale.

Questo weekend interessa da molto vicino l’Italia che dopo aver dilapidato un enorme vantaggio contro la Francia ora sarà chiamata all’impresa contro gli Stati Uniti che potranno contare su Serena Williams ma non la sorella Venus, sostituita ad inizio settimana da Lauren Davis comunque protagonista nel recente torneo su terra (verde) di Charleston. Vediamo nel dettaglio tutte le sfide in programma e le relative protagoniste.

World Group

Repubblica Ceca – Francia (Ostrava, cemento indoor)

La grande favorita d’obbligo è la nazionale padrona di casa, che può avvalersi di quattro giocatrici in top-20 come Petra Kvitova, Lucie Safarova, Karolina Pliskova e Barbora Strycova (separatasi dal marito, ha tolto il doppio cognome). Per capitan Petr Pala c’è solo l’imbarazzo della scelta, ma il vero dubbio potrebbe essere chi mandare in campo come singolarista perché sia Safarova, ma soprattutto Kvitova che non gioca da metà febbraio, sono al rientro da un infortunio. Le quotazioni della giovane classe 1992 potrebbero farsi importanti negli ultimi minuti e nonostante la tradizione vedrebbe Kvitova e Safarova in prima linea, la sua freschezza ed il suo strepitoso inizio di stagione potrebero anche portare una delle due ‘titolari’ ad essere sacrificata, da subito o a strada in corso.

Amelie Mauresmo, dopo la storica rimonta in casa dell’Italia ha riconfermato in toto quel quartetto di tenniste, con Alizé Cornet che vorrà riscattare la deludente prova di quel fine settimana per dare un contributo importante. A Genova fu sconfitta senza appello da Camila Giorgi al sabato e la domenica il capitano ha scelto di lasciarla a riposo e far scatenare in campo Kristina Mladenovic, al momento la terza singolarista della squadra. Non dovrebbero esserci stravolgimenti, con Cornet e Garcia titolari nei singolari e Mladenovic pronta a subentrare ancora a gara in corso, ma ripetere il miracolo di febbraio appare molto complicato.

Russia – Germania (Sochi, terra indoor)

Senza Maria Sharapova alle padrone di casa manca il vero ‘elemento’ che possa spaccare in due la serie. Anzi, così sono le tedesche a partire con i favori del pronostico leggermente dalla loro. Andrea Petkovic, Angelique Kerber e Sabine Lisicki sono avanti come classifica alla prima singolarista russa, Svetlana Kuznetsova (rispettivamente 11, 14, 19 contro 24) ma i valori numerici alla fine vengono messi da parte perché è il campo a parlare ed a Sochi, dove un anno fa si gareggiava per le olimpiadi invernali, la Russia vuole ritrovare un posto in finale. Per farlo avrà però bisogno dell’aiuto di una Anastasia Pavlyuchenkova che ultimamente non sta facendo grandi sfracelli. Elena Vesnina e Vera Zvonareva, al ritorno dopo diversi anni, completano il gruppo capitanato da Anastasia Myskina, che dovrà fare i conti con una squadra molto affiatata come quella della rivale Barbara Rittner.

Il clima sempre molto solido che c’è tra le ragazze tedesche ha permesso anche di alleviare le tensioni che c’erano state negli ultimi anni tra Sabine Lisicki ed Angelique Kerber, quando la prima non era mai stata troppo attaccata alla squadra (anche per via della residenza statunitense della finalista di Wimbledon) e non era ben vista dalla seconda che ogni tanto le lanciava qualche frecciata. Fino alla finale dello scorso anno nel quartetto tedesco, al posto di Lisicki, c’era Ana Lena Groenefeld che con Julia Goerges offriva ottime garanzie in doppio. Contro la Repubblica Ceca, però, Groenefeld è stata messa da parte in favore proprio di Lisicki che è riuscita in breve a ritrovare sintonia e serenità con tutto il gruppo, Kerber in primis. Anche la Rittner avrà la sua ‘gatta da pelare’ perché Petkovic ha avuto un inverno piuttosto solido, Kerber ha da poco rivinto un titolo dopo due anni e Lisicki ha avuto un mese di marzo straordinario. Una di queste, però, dovrà rimanere esclusa dai singolari ed al momento proprio Sabine sembra quella più accreditata.

Spareggi World Group

Italia – Stati Uniti (Brindisi, terra rossa outdoor)

La sfida che più ci riguarda. L’assenza di Venus Williams, obiettivamente, apre uno spiraglio sensibile per una salvezza che sarà comunque da sudare fino alla fine. Battere Serena in singolare sembra molto difficile, non bisognerà fallire contro la seconda singolarista. Da questo punto di vista Mary Joe Fernandes potrebbe prendere qualsiasi tra Alison Riske, Christina McHale e Lauren Davis anche se la scelta dovrebbe ricadere su una delle ultime due, più probabilmente McHale. Non è dunque escluso un arrivo sul 2-2. In quel caso, tre giocatrici su quattro sarebbero già scelte: Errani e Pennetta da una parte, Serena Williams dall’altra. E che vinca il migliore.

Olanda – Australia (‘s-Hertogenbosch, terra rossa indoor)

Dopo la sorpresa maturata nel primo turno contro la Slovacchia, l’Olanda cerca il secondo miracolo per raggiungere il World Group. Contro ci sarà l’Australia che nel primo turno del World Group è stata vicinissima ad eliminare la Germania in trasferta (due vittorie di Petkovic sono arrivate oltre il 6-6 al terzo) e si presenta a ‘s-Hertogenbosch con le giocatrici migliori per mettere le cose in chiaro e mantere il posto nel raggruppamento più importante.

Le padrone di casa, oltre a Kiki Bertens (comunque n.77 del mondo) non hanno una seconda singolarista di livello. L’unica potrebbe essere Arantxa Rus, eroina del primo turno e protagonista un paio di anni fa di ottime prestazioni sul rosso che le valsero l’ingresso tra le prime 70 del mondo. Contro, però, ci sarà tutta la potenza di Samantha Stosur e Jarmila Gajdosova, con Casey Dellacqua che non sta riuscendo a ripetere quanto di buono fatto dodici mesi fa ma assieme alla stessa Stosur (o all’occorrenza a Olivia Rogowska) è perfetta per il doppio.

Polonia – Svizzera (Zielona Góra, cemento indoor)

Dopo ventisei anni di attesa la Polonia aveva ritrovato il World Group ma al primo turno ha avuto la sfortuna di trovare sulla propria strada Maria Sharapova, che nell’anno che precede le Olimpiadi aveva l’obbligo di dire ‘sì’ alla chiamata per non perdere la manifestazione a cinque cerchi. Ora le sorelle Radwanska devono provare a salvarsi contro una Svizzera che già lo scorso anno era andata vicinissima al rientro tra le più forti nazionali del mondo ma era stata fermata dalla Francia solo al doppio decisivo. In quella due giorni si mise in gran luce Belinda Bencic, che questa volta ha preferito non essere convocata per andare a giocare a Stoccarda dove è iscritta nelle qualificazioni. Poco male, perché al suo posto è stata chiamata Martina Hingis, al rientro in Fed Cup dopo 17 anni. La ex n.1 del mondo in singolare sta facendo faville ora in doppio e sarà una carta molto importante. Timea Bacsinsky, come accaduto nel primo turno in Svezia, sarà chiamata a fare il leader cercando i due punti nel singolare che darebbero una grande mano alla sua nazionale. Il punto fondamentale verrà deciso, probabilmente, nella sfida tra le ‘seconde linee’: per la Polonia Ursula Radwanska (n.114 del mondo), per la Svizzera Romina Oprandi (n.129).

Canada – Romania (Montreal, cemento indoor)

Con o senza Eugenie Bouchard? Con o senza Simona Halep? Erano gli interrogativi più importanti alla vigilia. Bouchard sì, Halep no. Canada che può re
spirare, Romania costretta invece a sperare. La fortuna, per la nazionale europea, potrebbe essere che le canadesi oltre a non avere una seconda singolarista di livello (al momento al secondo posto c’è Gabriela Dabrowski, n.181) non hanno neppure una coppia di doppio che può garantire sicurezza. La stessa Bouchard non gioca il doppio da tantissimo tempo. Così si apre una possibilità per Irina Camelia Begu ed Alexandra Dulgheru: dovessero portare a casa i due punti contro Dabrowski (o Fichman, n.204, o Abanda, n.260), al doppio di spareggio potrebbero anche partire con i favori del pronostico, o almeno da un 50-50.

Spareggi World Group 2

Serbia – Paraguay (Novi Sad, cemento indoor)

Dopo aver saltato la settimana di Fed Cup ad inizio febbraio, Ana Ivanovic e Jelena Jankovic sono regolarmente presenti nello spareggio per ritornare appena alle spalle del World Group. A Budapest ci pensarono Aleksandra Krunic e Ivana Jorovic a trascinare il team serbo agli spareggi, ora le due sono sempre in squadra ma la sensazione è che difficilmente vedranno il campo. Anche perché dall’altra parte della rete c’è una squadra con pochissima esperienza e giocatrici di livello come il Paraguay. La giocatrice forse più nota è Veronica Cepede Royg, che però a ventitré anni si trova ancora al n.166 del mondo, la seconda singolarista è Montserrat Gonzalez, n.222. Difficile, molto difficile che possa esserci partita.

Slovacchia – Svezia (Bratislava, terra rossa indoor)

Dopo la delusione del primo turno e la sconfitta in trasferta contro la sfavorita Olanda, al Slovacchia vuole a tutti i costi evitare una clamorosa retrocessione nel Gruppo 1 interzonale. Manca ancora una volta Dominika Cibulkova, causa l’intervento chirurgico che la terrà fuori ancora due mesi circa, ma ci sarà Anna Karolina Schmiedlova fresca di primo titolo Wta in carriera. Lei e Daniela Hantuchova saranno le due singolariste e non dovrebbero avere grandi difficoltà a sbarazzarsi di Susanne Celik (n.221 del mondo) e Rebecca Peterson (n.235).

Giappone – Bielorussia (Tokyo, cemento indoor)

La presenza di Victoria Azarenka tra le file della Bielorussia porta la formazione ospite al ruolo di favorita, ma sarà fondamentale per le europee l’apporto di Olga Govortsova. Anche un solo punto portato a casa risulterebbe probabilmente decisivo, con la ex n.1 del mondo che non dovrebbe avere grossi problemi né con Kurumi Nara né con Misaki Doi. Interessante la situazione in caso di doppio, con nessuna delle due squadre che ha doppiste pure (oltre alle singolariste citate ci sono per le giapponesi Shuko Aoyama – forse la migliore tra le otto convocate – e Ayumi Morita, per le bielorusse Aliksandra Sasnovich e la giovanissima Vera Lapko).

Argentina – Spagna (Buenos Aires, terra rossa outdoor)

Nonostante le assenze importanti di Carla Suarez Navarro e Garbine Muguruza le spagnole partono con il pronostico dalla loro. La prima singolarista è Laura Arruabarrena mentre la seconda è Sara Sorribes Tormo, vista a Charleston contro Sara Errani. Per le sud-americane, che si affideranno a Paula Ormaechea e Maria Irigoyen, la speranza è che la giovane classe 1996 possa pagare un po’ di emozione così da arrivare quantomeno sul 2-2. Anche in questo caso, però, le europee sono favorite e dovrebbero riuscire a mantenere un posto nel World Group 2.

 

 

Diego Barbiani

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