TENNIS – Di Caterina Caparello
Carla Suarez Navarro è la terza spagnola di sempre ad entrare tra le prime 10 del mondo assieme a grandi campionesse del recente passato come Arantxa Sanchez Vicario e Concita Martinez. La giocatrice originaria delle isole canarie, dopo la sconfitta contro una super Williams a Miami, afferma: «Sono felice, aspettavo un momento come questo».
Alta 1.62, capelli corti neri, 10° del ranking e grinta da vendere. Professionista dal 2008, Carla è entrata nei cuori spagnoli con la prima vittoria ad un torneo WTA, il Portugal Open, nel maggio 2014 sconfiggendo la russa Svetlana Kuznetsova 6-4 3-6 6-4.
Nata a Las Palmas, la Suarez Navarro si allena e vive a Barcellona seguita da Xavier Budo e Marc Casabo. Il suo 2015 era iniziato un po’ zoppicante con la sconfitta al primo turno degli Australian Open (avversaria la tedesca Witthoeft), ma l’arrivo in finale ad Antwerp seguito dai quarti di Dubai contro la connazionale Muguruza e poi la semifinale a Doha contro Safarova le hanno dato il giusto slancio per i Master nordamericani di Indian Wells (fermata solo da Halep) ed appunto Miami. Nonostante la recente (e cocente) sconfitta contro Serena Williams per 6-2 6-0, Carla ha guadagnato ben 650 punti che le hanno permesso di girare la chiave ed entrare così nella top10 mondiale. La ventiseienne spagnola ha piedi veloci ed un potente rovescio a una mano, unica presente nella top 10 ad utilizzarlo.
Ciò che stupisce di lei è la forza fisica e l’inarrestabile determinazione che la portano sempre più in alto. Di recente, ha dichiarato: «Tutti i giocatori vogliono essere numero uno al mondo, ma credo che il primo passo sia entrare nei primi cento, poi nei primi cinquanta, nei primi venti…e poi non si può mai dire. Però sì, voglio essere numero uno». Anche dalle sue parole trapela energia. Ma nulla è la determinazione senza lo “studio”: «Mi sono allenata tantissimo durante l’off-season e quindi ho accumulato tanta esperienza. Ora conosco molte tattiche di tutte le giocatrici, forse anche grazie ai match molto importanti che ho disputato nei grandi tornei». La 26enne lotterà con le unghie e con i denti pur di ottenere ciò che vuole, allenandosi duramente e studiando in ogni mossa le sue avversarie, come solo una vera giocatrice può fare.
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