TENNIS – Dal nostro inviato ad Indian Wells Diego Barbiani
Dopo Los Angeles 2009 e US Open 2011, arriva la terza grande vittoria di Flavia Pennetta ai danni di Maria Sharapova. 3-6 6-3 6-2 in poco più di due ore e la favola della brindisina campionessa in carica nel prestigiosissimo torneo californiano non si ferma qui.
E’ un tramonto dolcissimo ad Indian Wells, è un’impresa che rende tutti orgogliosi. Rimaneva solo una domanda: le lacrime durante il primo set, a cosa erano dovute? Durante la breve intervista in campo al termine della partita, l’azzurra ha dichiarato di essere solo stata vittima di un forte attacco emotivo e di aver pensato solo a respirare per calmarsi. All’improvviso, sul 3-3, le telecamere avevano inquadrato il volto della brindisina con alcune lacrime che scendevano giù dagli occhi. Al termine della frazione Flavia è corsa negli spogliatoi ed è tornata in campo che sembrava ancora un po’ scossa e nei primi game ha rischiato ancora di andare sotto nel punteggio.
Sharapova per gran parte della prima frazione ha dominato il gioco colpendo con il suo dritto da ogni lato del campo e verso ogni lato del campo. Avanti 3-1 40-0 è stata ripresa, poi dal 4-3 ma 40-15 Pennetta ha infilato una serie di punti che le ha consentito di chiudere il parziale. C’è stato un momento davvero complicato, quando sotto 2-1 la sua avversaria ha mancato 3 occasioni consecutive per andare avanti di un break. Da lì, Pennetta, è partita. Più aggressiva, lavorando la palla, giocando il suo rovescio, quello delle giornate più belle. Ed oggi probabilmente verrà aggiunta a quella collana, accanto alle tante sfide indimenticabili della sua carriera. Sharapova non ne usciva più, i vincenti che prima piuttosto facilmente ora venivano a meno, sembrava non riuscire a trovare rimedio al gioco più vario dell’azzurra, che prima alzava le traiettorie, poi giocava in back, poi accelerava. Una trama efficace contro una giocatrice abituata a colpire sempre lo stesso genere di palla, con lo stesso effetto e la stessa potenza. Da quando ha trovato le misure non ha più lasciato il pallino del gioco, colpendo una russa ferita ma sempre temibile.
Flavia non è l’unica nel cirucito ad avere queste armi, ma ha tante altre qualità come non farsi prendere dalla smania di voler strafare, anche quando sente di giocare un tennis superlativo. L’altro giorno, dopo l’esordio convincente contro Madison Brengle, aveva dichiarato: “Cosa voglio da questo torneo? Giocare tutte le partite senza avere picchi troppo alti o picchi troppo bassi. Sono consapevole del mio livello ed ho tanta fiducia, poi nel tennis può succedere di tutto”. Infatti…
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