TENNIS – COPPA DAVIS. Comincia il weekend che vede impegnate le sedici nazionali del World Group di Coppa Davis del 2015. L’Italia, impegnata in mattinata in Kazakistan, ha chiuso la prima giornata sull’uno pari. Nel pomeriggio cominceranno le altre sfide. Solo Canada-Giappone è in programma
GERMANIA – FRANCIA 0-2
Simon (FRA) b. Struff (GER) 7-6(4) 2-6 6-7(1) 6-2 10-8
Monfils (FRA) b. Kolschreiber (GER) 6-4 7-5 7-6(1)
Lo scorso anno, a Nancy, i tedeschi andarono al riposo sul 2-0 dopo la prima giornata con due grosse sorprese: Tobias Kamke vincitore su Julien Benneteau e Peter Gojowczyck vincitore su Jo-Wilfried Tsonga. Alla fine i transalpini recuperarono e arrivarono sino alla finale. Quest’anno, a campi invertiti, i valori non sembrano essere cambiati più di tanto, solo che al termine della prima giornata la situazione sembra già definitivamente delineata. Gli uomini di Arnaud Clement hanno vinto entrambi i singolari con Gilles Simon che ha lottato quattro ore e mezza per superare un coriaceo Jan Lennard Struff 5-7 6-3 6-7 6-2 10-8 mentre Gael Monfils ha prevalso 6-4 7-5 7-6 sul numero uno di casa Philippe Kohlshcreiber. Domani i transalpini, che possono schierare l’affiatata coppia composta da Nicolas Mahut e Julien Benneteu, potranno già chiudere i conti ed approdare ancora una volta ai quarti di finale.
GRAN BRETAGNA – USA 2-0
Murray (GBR) b. Young (USA) 6-1 6-1 4-6 6-2
Ward (GBR) b. Isner (USA) 6-7(4) 5-7 6-3 7-6(3) 15-13
Andy Murray ha aperto la sfida contro gli USA nella sua Glasgow affrontando Donald Young e ripetendo il successo ottenuto lo scorso anno a San Diego. Allora era stato un comodo successo del britannico, che introdusse quello che fu poi un trionfo dei ragazzi di Leon Smith: stavolta Andy, dopo aver dominato i primi due parziali, si è distratto nel terzo, concludendo comunque con agio nel quarto.
L’eroe di giornata, proprio come in quel venerdì americano, è però James Ward. Il n.2 di casa ha compiuto un altro capolavoro sconfiggendo il n.1 ospite John Isner in un match incredibile, terminato alla soglia delle 5 ore di gioco. Trovatosi sotto di due set, ha saputo ribaltare le sorti dell’incontro (e forse dell’intera serie) con una rimonta entusiasmante. Caricato da tutto il palazzetto di Glasgow ha trovato il guizzo decisivo al settimo match point, prima di essere accolto come trionfatore da tutta la squadra. Per un ritorno ai quarti di finale, ora, non resta che un punto.
REPUBBLICA CECA – AUSTRALIA 0-2
Kokkinakis (AUS) b. Rosol (CZE) 4-6 4-6 7-5 7-5 6-3
Tomic (AUS) b. Vesely (CZE) 6-3 6-4 7-6(5)
“Abbandonata” da Tomas Berdych e Radek Stepanek, la Repubblica Ceca si ritrova a schierare l’incerto Lukas Rosol e l’altalenante Jiri Vesely visti in questo inizio di stagione come singolaristi titolari. L’Australia, che di contro si affida coraggiosamente a due dei suoi giovani migliori, Bernard Tomic e Thanasi Kokkinakis, sogna il colpaccio.
Nel primo singolare, Thanasi Kokkinakis ha compiuto la seconda rimonta da due set sotto del suo 2015. La prima, a Melbounre contro Ernests Gulbis, la seconda, oggi contro Lukas Rosol. 4-6 4-6 7-5 7-5 6-3 il punteggio finale a premiare il talento classe 1996, al suo esordio vero nella competizione. Una partita che non potrà dimenticare, non vorrà farlo, perché ha ripagato con gli interessi l’enorme fiducia che tutto l’ambiente australiano gli ha dato. Hanno preferito lui a Sam Groth, alla fine è giusto così.
Nel secondo incontro, poi, Bernard Tomic ha battuto 6-3 6-4 7-6(5) Jiri Vesely, ora all’Australia non rimane che un punto e domani scenderanno in campo, con grande probabilità, gli eterni Lleyton Hewitt e Chris Guccione che hanno grandi chance di chiudere la serie.
ARGENTINA – BRASILE 0-1
Infuocato derby sudamericano. Si gioca a Buenos Aires e per l’occasione il neo capitano Daniel Orsanic ha schierato come singolaristi Carlos Berlocq (che aprirà la serie contro Joao Souza) e Leo Mayer (che se la vedrà invece contro Thomaz Bellucci). Sfida incerta, i verdeoro possono puntare sulla coppia di doppio Melo-Soares per provare a costruire il passaggio del turno. I padroni di casa, privati dei loro simboli Juan Martin Del Potro e Juan Monaco, dovranno trovare fiato nei match di singolare.
SERBIA – CROAZIA 2-0
Djokovic (SRB) b. Delic (CRO) 6-3 6-2 6-4
Troicki (SRB) b. Coric (CRO) 4-6 1-6 6-3 6-2 6-1
Altro derby particolarmente sentito. Le due nazioni della ex Jugoslavia si ritrovano dopo cinque anni, ma se per la squadra campione del 2010 di assente c’è solo Janko Tipsarevic (sostituito da Filip Krajinovic), tra le fila croate i cambiamenti sono tanti, a cominciare dall’assenza della loro punta di diamante Marin Cilic. Borna Coric e, soprattutto, Mate Delic sembrano destinati a soccombere contro Novak Djokovic mentre potrebbe aprirsi qualche spiraglio nei match contro Viktor Troicki. In apertura il n. 1 del mondo si è sbarazzato in tre set di Delic, a seguire Troicki ha ribaltato una situazione quasi disperata contro Coric. Trovatosi sotto di due set è riemerso proprio ad un passo dal baratro, spezzando poi agilmente la difesa dell’avversario. Alla Serbia ora basta un punto e possono anche prendersi il lusso di non schierare Zijmonic e Troicki nel doppio, consci che alla domenica, eventualmente, ad aprire le danze sarebbe ancora Djokovic.
CANADA – GIAPPONE
Gli asiatici si affidano a Kei Nishikori, neo n. 4 del mondo. Contro Milos Raonic e Vasek Pospisil sarà fondamentale, per i giapponesi, che Kei riesca a portare a casa i suoi due punti nei singolari, nella speranza che Ito o il doppio possano fare il miracolo. Canadesi dunque favoriti e intenzionati a vendicare la sconfitta di dodici mesi fa a Tokyo. Oggi aprirà Raonic, opposto a Ito, mentre a seguire Pospisil e Nishikori concluderanno la prima giornata.
BELGIO – SVIZZERA 1-1
Laaksonen (SUI) b. Bemelmans (BEL) 1-6 6-7(6) 6-4 6-0 6-2
Darcis (BEL) b. Lammer (SUI) 6-3 6-1 6-3
Poteva essere tra le sfide più interessanti del primo turno, ma prima le assenze di Roger Federer e Stan Wawrinka, poi quella di David Goffin, avevano reso il weekend di Liegi una sfida apparentemente impari a favore dei padroni di casa, ma senza i giocatori più belli da ammirare. Oltretutto, tra le file svizzere, si è aperto il caso di Yann Martì, che ha abbandonato il ritiro perché non si sentiva preso in considerazione dal capitano Severin Luthi. Così, il primo singolarista elvetico è
diventato Henri Laaksonen, quinto svizzero in ordine di ranking dietro a Federer e Wawrinka, Martì e Chiudinelli. Il secondo singolarista è Michael Lammer, n. 567 del mondo.
Oggi, però, in apertura, Laaksonen ha fatto il colpaccio, rimontando due set di svantaggio a Ruben Bemelmans, e ha portato sorprendentemente in vantaggio il team ospite. A seguire Lammer ha fatto quello che ha potuto, ma la scarsa esperienza a certi livelli in singolare si è fatta sentire, poi contro un giocatore in forma come Steve Darcis. Tutto in parità, ma con i padroni di casa che tutto sommato possono ancora dirsi favoriti.
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