TENNIS – Di Diego Barbiani
ASTANA. Era troppo importante per l’Italia che Andreas Seppi riuscisse a portare a casa il punto del pareggio e l’altoatesino ha risposto “presente” all’appello, imponendosi su Andrey Golubev per 6-3 6-3 6-7(5) 6-2.
Un successo vitale al termine di un match molto ben giocato. Sull’1-1 la nazionale azzurra può tirare un enorme sospiro di sollievo e guardare con grande fiducia alla giornata di domani dove il doppio è per tradizione uno di quegli step che spezzano le serie in maniera definitiva.
Le preoccupazioni riguardo al suo match contro il n.2 kazako derivavano dalla capacità di Golubev nel saper generare colpi che su queste superfici posso trarre grande vantaggio, in più è in possesso di un bagaglio tecnico tra i più puliti ed apprezzati. Il Seppi di inizio 2015, invece, sta toccando picchi di rendimento molto alti ed all’interno del singolo match vive lunghe fasi in cui grazie alla sua maturità il controllo delle operazioni. Così, per contrastare il gioco dell’avversario, cercava soprattutto colpi carichi, altri piuttosto profondi, alcuni ad aprirsi il campo. In più c’era il fattore-fiducia, costruitasi tutta negli ultimi mesi e che gli ha permesso di trovare sempre la soluzione giusta.
Golubev, dopo un break concesso nel primo game dell’incontro, si manteneva in scia ma senza però sapersi effettivamente rendere pericoloso alla risposta. Dalla fine del primo set ha faticato tanto a leggere il gioco dell’avversario e molti dei suoi errori derivavano probabilmente anche da una sensazione crescente di sconforto. Si lamentava spesso, durante i cambi
Qualcosa è cambiato dal 4-2 Seppi nel secondo set, quando si è cominciato a vedere un atteggiamento più coraggioso e positivo del kazako. Il break ad inizio del terzo set, nonostante l’azzurro sia stato poi in grado di recuperarlo, certificava come il match stava mutando ed Andrey aveva cominciato a martellare forte, ma soprattutto con maggiore determinazione. Dal tie-break e poi per tutto il quarto set il match ha vissuto i suoi momenti più belli ed a prevalere, in questo braccio di ferro dall’alto contenuto tecnico è stato l’altoatesino, con il break decisivo raccolto nel sesto game.
Ennesima vittoria di spessore della sua stagione, questa però con un valore in più: mantiene la sfida tra Italia e Kazakistan in parità con la possibilità di approcciare al doppio con i campioni in carica dell’Australian Open pronti a scendere in campo. L’impressione, però, è che per pronunciare la parola “favoriti” ci voglia una buona dose di follia.
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