TENNIS – Di Diego Barbiani
MIAMI. Era accaduto solo una volta in quattordici precedenti confronti diretti, casualmente l’ultima in cui Rafael Nadal e Fernando Verdasco si affrontarono. Madrid 2012, il torneo che passerà alla storia per la famigerata terra blu e le polemiche a non finire dello stesso Nadal sulle condizioni del campo centrale.
Questa volta, invece, a Verdasco non c’è voluta nessuna rimonta da 2-5, è andato tutto liscio nel set decisivo una volta preso il break di vantaggio. 6-4 2-6 6-3 ed è lui lo spagnolo che vola agli ottavi di finale dove affronterà il vincente di Juan Monaco e Guillermo Garcia Lopez. Dati i meriti a Fernando, che dopo aver incassato un 6-2 che poteva spezzare gli intenti di vittoria nel terzo set ha saputo tenere nelle fasi iniziali ed ad approfittare di un black out al servizio del connazionale per trovare il break di vantaggio, va anche detto però che così come è stato ad Indian Wells Nadal ha mostrato ulteriori segnali di difficoltà.
Due momenti chiave, nel terzo set, per spiegare queste sensazioni. Il primo è sul 4-2 per Verdasco, 30-0, quando un rovescio di quest ultimo è rimbalzato al centro del campo. Una palla del genere un Nadal in buone condizioni l’avrebbe giocata con forza ed aggressività, questa invece è andata docile nel campo avversario, appena più in là della metà campo e facile preda del passante di rovescio di Verdasco che ha sparato il colpo addosso al suo avversario. Il secondo è sul 5-2 per Verdasco, 30-30, quando una risposta carica d’effetto è rimbalzata ancora nella metà campo, stavolta più vicina alla riga laterale sinistra. Il dritto di Nadal è volato via di metri, regalando il primo match point (poi salvato) al rivale. La variabile del vento tiene fino ad un certo punto, perché se nel primo caso mancava proprio forza ed angolo, nel secondo è parso sparare senza troppa convinzione. Proprio la fiducia sembra essere il tasto dolente delle sue ultime prestazioni, oltre ad una condizione fisica che non può definirsi ancora a posto.
Per sua fortuna, la parentesi sul cemento è conclusa ed ora potrà volare in Europa per cercare vittorie convincenti sulla sua terra battuta. Mai come questa volta, però, l’umore del n.3 del mondo (che in ogni caso sarà scavalcato da Andy Murray da lunedì prossimo) è tutto da costruire. In più occasioni ha abituato a svoltare completamente da aprile in poi, cosa accadrà in questa stagione?
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