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Atp Indian Wells: Murray con facilità ai quarti, piegato Mannarino

TENNIS – Di Giovanni Magliaro

Arrivato agli ottavi di finale di un ATP 1000, Mannarino ha già vinto il suo torneo. Ha battuto dei giocatori forti, tra cui Fognini e Gulbis. Murray è un grande giocatore; però da un giocatore di questo livello è obbligatorio aspettarsi un gioco diverso e una continuità diversa, altrimenti non raggiungerà mai i livelli di Djokovic, Federer e Nadal.

A tal proposito urge ricordare come nel turno precedente contro il tedesco Kohlschreiber il britannico abbia sofferto un passaggio a vuoto durante un set, il secondo, che ha poi perso. Ciò per un giocatore del suo calibro è inaccettabile.

Tra Murray e Mannarino non ci sono precedenti. Il francese può creare qualche problema a Murray con il suo gioco fantasioso, ma Murray parte nettamente favorito. Il punto focale per Murray è che deve assolutamente tenere sempre alto il livello di concentrazione.

Analizziamo il match.

Partenza sprint del francese. Mannarino ha le idee chiare: si trova sempre nella posizione perfetta del campo per colpire. Varia gli angoli, la velocità, gioca palle senza peso, prende gli angoli. Gioca da manuale. Però Murray non gioca al suo meglio. Mannarino nei primi game interpreta in maniera perfetta la partita. Prende il campo con facilità e tiene il britannico a fondo campo. Su alcuni punti da una lezione di tennis a Murray. In questi primi game risalta la pigrizia di Murray, che non riesce ad accettare che il francese stia giocando veramente bene. L’attitudine è un grande problema per il britannico. Se Murray vuole fare il salto di qualità definitivo deve evitare di commettere errori non forzati a profusione. Gioca molti punti senza convinzione. Mannarino, aggressivo alla risposta, grazie anche ad un doppio fallo del britannico, conquista un break nel quinto game del primo set. Mannarino, tatticamente, è un giocatore intelligente. Però quando Murray cambia marcia, diventa evidente chi è il giocatore più forte in campo. Sul 3 a 2 per il francese, Murray alza il suo livello di gioco e di conseguenza sale il livello di pressione a cui è sottoposto Mannarino. Inizia un altro match. Il Murray sbiadito dei primi game lascia spazio al Murray che conosciamo. Sul 4 a 3 in suo favore strappa il servizio al francese e sale in cattedra. Murray si porta agevolmente a set point, grazie anche ad un errore di Mannarino, e grazie ad un ottimo lungolinea che va ad aprire il campo conquista il primo set.

Dal 3 a 2 per Mannarino, Murray ha sbagliato poco e ha infilato quattro game consecutivi. All’inizio del match è stato molto falloso. Abbiamo assistito ad un set letteralmente spaccato in due dal gioco di Murray.

Nonostante abbia perso il primo set, Mannarino continua a fare il suo gioco. Il francese gioca bene, sta facendo una gran partita, mettendo in mostra un ottimo tennis. L’inizio del secondo set è equilibrato. Mannarino non ha mai smesso di giocare bene. E’ in fiducia. Ha vinto delle partite contro avversari più forti di lui. Sta onorando il match giocandosela fino in fondo. Nel corso del quarto game Mannarino ha l’occasione di strappare il servizio al britannico: dal 15- 40 per il francese, Murray vince 4 punti consecutivi e si porta sul 2 pari. Nel quinto game avviene un passaggio a vuoto per il francese, che probabilmente ha sentito il peso dell’occasione delle due palle break non concretizzate. Cede il servizio a zero e Murray conduce 3 a 2, con il servizio a disposizione. Murray ha rischiato di andare sotto 3 a 1. Mannarino ha creduto di aver avuto la chance di fare qualcosa di più nel match. Ci ha creduto. La sua attitudine è assolutamente perfetta. Ormai i game decisivi si giocando sul servizio di Murray. Sul 4 a 3 per Murray, Mannarino si porta 30 pari: questa potrebbe essere l’ultima chiamata per il francese. Con un’ottima prima di servizio e un ace, Murray infrange i sogni del francese e si porta sul 5 a 3. Mannarino gioca lontano dal campo e di fatto consegna a Murray il match, che approda così ai quarti di finale, dove troverà Feliciano Lopez, che a sorpresa ha sconfitto il numero 5 del seeding Nishikori.

Murray, dal 3 a 2 per il francese nel primo set, ha giocato solido. Ha messo a nudo le differenze sostanziali tra di loro. Mannarino ha fatto il suo. La differenza tra i due è più che evidente. Murray si è mostrato aggressivo. E’ un giocatore di grande talento, anche di forza fisica. Onore comunque a Mannarino, autore di un ottimo torneo.

 

Redazione

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