TENNIS – Dal nostro inviato ad Indian Wells Diego Barbiani
Roger Federer e Novak Djokovic domani saranno impegnati nella finale di Indian Wells dopo le vittorie in semifinale su Andy Murray e Milos Raonic. In conferenza stampa i due hanno parlato del fatto di ritrovarsi contro dopo la finale dello scorso anno vinta dal serbo per 7-6 al terzo set.
Federer: «Lo scorso anno ero piuttosto dispiaciuto per aver perso, anche se sapevo di aver giocato bene. E’ bello sapere che potrò sfidare nuovamente Novak per il titolo, è dallo scorso anno che ci penso e non era facile attendere, tornare qui, vincere cinque partite entrambi e ritrovarsi contro». Djokovic invece: «Se dovessi vincere eguaglierei Roger nel numero di tornei vinti qui ad Indian Wells, questa è una motivazione extra per me perché sarei nella storia di questo torneo assieme al giocatore più forte degli ultimi anni».
Il serbo si mostra un po’ sorpreso di non aver giocato una partita molto complicata contro Murray: «Ero pronto ad una battaglia invece Murray ha sbagliato tanto, soprattutto con il dritto. Non era la sua miglior giornata. In ogni caso son contento della mia prestazione odierna e di quella dell’altra volta: Isner è il miglior batittore del circuito ed oggi rientravo in campo dopo uno stop più lungo a causa del ritiro di Tomic, penso di aver giocato piuttosto bene». Federer lancia un segnale a tutti sui giovani: «Giorno dopo giorno vedo dei progressi sempre più forti. Stanno arrivando, poi sono tanti i nomi nuovi che si sentono settimana dopo settimana. In Raonic vedo la giusta mentalità, ha capito quello che deve fare. Diamogli tempo, ma dal prossimo anno ci saranno anche loro a competere per questi titoli».
Djokovic spende qualche parola su Wayne Odesnik, squalificato quindici anni per essere ricaduto nella trappola doping ed essersi conseguentemente ritirato: «Mi sono allenato ogni tanto con lui, mi è sempre sembrata una brava persona. Non lo conosco molto bene e visto che già una prima volta era stato squalificato per doping è davvero molto grave che ci sia ricascato. Io sarò sempre dalla parte di chi sostiene un tennis pulito, penso anche che il nostro sia uno degli sport più all’avanguardia su questo aspetto perché i casi, per fortuna, sono davvero pochi. Questo è un bel segnale per noi».
Federer invece risponde a chi gli chiede se, giocando così bene, non potrebbe ripensare alla scelta di saltare Miami: «No, assolutamente. Le mie figlie vanno a sciare in quel periodo, voglio essere con loro».
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