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Australian Open – ad ognuno il suo… voto: il pagellone finale del torneo

TENNIS – Di Enzo Cherici

MELBOURNE. A differenza degli anni passati, questa volta il torneo maschile non regala partite che ricorderemo tanto a lungo come ad esempio furono le due sfide passate tra Novak Djokovic e Stan Wawrinka.

Lo stesso serbo, vincitore per la quinta volta del torneo, non ha espresso il suo livello di gioco più alto riuscendo comunque a portare a casa il titolo. Discorso diverso nel femminile, con tante protagoniste in evidenza ed una finale bella, intensa, ma che alla fine ha visto trionfare Serena Williams nonostante l’influenza. Diciannove Slam per lei, solo complimenti. Diamo ora i voti ai protagonisti:

Djokovic: 8

Come i titoli Slam vinti. Il bello è che non ha nemmeno dovuto giocare al suo meglio, anzi. Bruttino contro Wawrinka, appena meglio contro Murray. Ma alla fine ha dimostrato d’essere talmente superiore alla concorrenza attuale che gli è stato sufficiente esprimersi all’80%. Ma occhio però, per Parigi non basterà, dovrà essere al 110%. 

Murray: 7-

Si conferma il Ringo Starr dei Fab Four. Ha giocato un buon torneo, favorito anche dalle cadute di Federer e Nadal. Ma ad un certo punto della finale era avanti 67 76 20. Da quel momento in poi ha vinto un game dei successivi tredici. Sicuramente un campione, non un fuoriclasse.

Berdych: 6,5

Poteva essere…non è stato.

Wawrinka: 6,5

Ottimo nei quarti contro Nishikori, deludente nonostante i cinque set in semifinale contro un Djokovic in formato minore. Si ritroverà numero 9 nel prossimo ranking. Si preannunciano sorteggi interessanti.

Nishikori: 5,5

I quarti erano l’obiettivo minimo e l’ha raggiunto, ma è stato massacrato senza attenuanti da Wawrinka. Passo indietro.

Kyrgios: 6

I quarti (secondi dopo Wimbledon) sono un ottimo risultato, ma stavolta non ha avuto bisogno di alcun exploit. Anzi, ha rischiato di brutto contro Seppi. Con Murray non c’è stata storia, ma crescerà.

Raonic: 6

Ha fatto il suo, di più non poteva. Djokovic, al momento, è fuori portata per lui. E forse lo sarà per sempre…

Nadal: 5,5

Era in condizioni pietose, ed è forse arrivato nei quarti solo grazie a un sorteggio clemente. Un Rafa appena al 70% non avrebbe mai perso con Berdych. Ma la stagione è lunga, e lui punta dritto a Parigi.

Muller: 7

Menzione speciale per questo lussemburghese, autentico panda del serve & volley, che ha raggiunto gli ottavi e giocato un dignitosissimo match contro Djokovic. Lui, il suo torneo lo ha vinto. 

Dimitrov: 5,5

Brutto tabellone, con Murray in ottavi, ma continua a sembrare troppo leggerino per queste altitudini. L’impressione è che possa fare veri exploit solo su erba.

Ferrer: 4,5

Forse siamo all fine dell corsa. Forse…

Federer: 4

Seppi avrà anche giocato il miglior match della sua vita ma, con tutto il rispetto, rimane sempre Seppi. E lui non può perderci mai.

F. Lopez: 6

È stato prima fortunato, poi ha annullato tonnellate di matchpoint prima di capitolare al quinto contro Raonic. Sempre giocando un bel tennis divertente.

Isner: 4

Pensare a lui come il numero uno americano mette letteralmente i brividi.

Seppi: 7

Ha espresso il suo livello di tennis più alto, regalandosi la ciliegina dello scalpo di Federer. Peccato per l’occasione sprecata con Kyrgios, ma non ha granché di cui incolparsi. 

Bolelli: 6+

Visto il Federer contro Seppi, forse si capisce anche di più l’exploit del set vinto. Ma poi ha alzato bandiera bianca ed è uscito dal match. S’è rifatto abbondantemente col doppio.

Fognini: 4

Uno come lui, col suo talento, non può mai perdere da tal Gonzalez! 

Bolelli/Fognini: 10

Il tabellone gli ha offerto l’occasione della vita, loro non si sono fatti pregare e sono stati bravissimi nel coglierla, regalandoci una grande gioia.

Torneo maschile: 5

Pochi match veramente belli, nessuno indimenticabile. A cominciare dalla finale.

Serena Williams: 9

Un po’ come Djokovic, non ha avuto bisogno di esprimersi al suo massimo per vincere. In finale, s’è addirittura presentata con l’influenza. Segno evidente che non c’è speranza per le sue avversarie. 19 titoli Slam, chapeau!

Sharapova: 7,5

Uscita viva per miracolo dai primi turni, è via via cresciuta e anche grazie a lei abbiamo vissuto una finale di ottimo livello. Detto ciò, se non batte Serena neanche con l’influenza…

Keys: 8

Torneo fantastico il suo. Kvitova e Venus battute, grande primo set con Serena. Davvero niente male per una 19enne. Forse è nata una nuova stella.

Venus: 8

Una sola parola: commovente.

Makarova: 7,5

La signorina comincia a prenderci gusto. Cliente molto pericolosa, da tenere d’occhio.

Bouchard: 6

Ancora un quarto di finale, ma mai in partita contro la Sharapova, che ormai sembra averla messa sul personale con lei…

Cibulkova: 7

La finalista dello scorso anno ha giocato un signor torneo. Grande vittoria contro Azarenka, sconfitta inevitabile con Serena. Ha fatto ampiamente il suo.

Halep: 5

Molto deludente, si dice abbia sentito troppo la pressione. Ma perché?

Radwanska: 4,5

Venus è ancora troppa roba per lei. Martina Navratilova dovrà lavorare parecchio con la signorina…

Kvitova: 4

Demolita dalla potenza di Madison Keys, non ha saputo proporre alcuna valida alternativa. È da una bi-campionessa di Wimbledon non è accettabile.

Ivanovic: 3

Passo indietro inatteso e preoccupante: inguardabile. Parlavamo del suo tennis, ok?

Giorgi: 6,5

A un passo dall’impresa contro Venus, si conferma l’italiana di maggior prospettiva. Può migliorare molto, a patto che si affidi a un vero coach è che riduca almeno del 50% il numero dei doppi falli. Robetta, insomma.

Wozniacki: 3

Tear down the wall! (Cit.)

Azarenka: 6+

Ha distrutto la Wall-Zniacki, ha perso una bellissima partita contro la Cibulkova. Sta tornando.

Torneo femminile: 7

Sicuramente un’edizione più interessante di quella maschile. Diverse belle sfide, nuove stelle (Keys), grandi ritorni (Venus) e ovvie conferme (Serena). W le donne!

 

Redazione

La redazione di Ok Tennis è formata da rappresentanti di tutte le minoranze tennistiche esistenti al mondo. Inoltre, è conforme alla Déclaration des Droits de l’Homme et du Citoyen emanata il 26 agosto 1789.

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