TENNIS – Di Diego Barbiani
SAN PAOLO. Un’impresa di altri tempi, una favola che non vuole saperne di arrivare alla parola fine. Luca Vanni coglie una straordinaria finale nell’Atp 250 di San Paolo con una vittoria maestosa ai danni del padrone di casa Joao Souza per 6-4 6-7(5) 6-4 in quasi tre ore di gioco.
E non di meno, da lunedì prossimo sarà almeno al n.107 del mondo quando un anno fa si trovava fuori dai primi 800. Una partita che l’aretino ha dominato su ogni soluzione tattica: dallo scambio sulla diagonale del dritto a quella del rovescio. Era superiore in tanti aspetti al brasiliano, soprattutto con la capacità di trovare tanti punti diretti dal servizio. Strappatogli la battuta nel primo gioco dell’incontro, ha vinto con agilità il primo set e si è trovato al servizio per il match sul 5-4, quando è cominciata tutta un’altra partita. Non era più Vanni contro Souza, ma era il pubblico brasiliano contro l’azzurro. In un clima da Coppa Davis Souza annullava due match point con grandi recuperi da quattro metri dietro la linea di fondo, quello che è stato un po’ il suo atteggiamento per tutto l’incontro. Forse Luca ha pensato un po’ alla situazione, alla possibilità di arrivare ad un’incredibile finale Atp in maniera così netta e pultia e si è incartato: è mancato il servizio, faceva fatica da fondo a trovare rimedi ad un avversario che nella bagarre trovava le energie per tirarsi su. D’altronde la caratteristica dei giocatori brasiliani, ma in generale di tutti quelli sud-americani è che bisogna batterli due, tre, quattro o cinque volte, prima che si possano considerare definitivamente al tappeto. Così anche Souza, tecnicamente piuttosto modesto, ha trovato dalla propria grinta la forza per portare tutto al terzo set.
Nella frazione decisiva aveva l’inerzia dalla sua e con i primi, interminabili, turni di battuta dell’italiano sembrava poter prendere il largo da un momento all’altro. Così è stato nel settimo gioco, con il pubblico ormai incontrollabile nonostante i continui richiami dell’arbitro e sulla palla break qualcuno ha urlato durante il lancio di palla, distraendo Vanni che cadeva nel doppio fallo. E’ qui, però, che ha saputo vincere la partita: era stanco, provato, aveva mancato due match point e si trovava dietro 4-3 al terzo, appena brekkato; dall’altra parte c’era un indomito avversario che aizzava con il pugno e gesti plateali tutto il pubblico sulle tribune; eppure cosa ha fatto? Senza uscire di testa è rimasto presente nel match ed ha ripreso la battuta da 40-15 Souza e sul 5-4 in suo favore ha completato il personalissimo capolavoro facendo giocare l’avversario, che per tutta la seconda parte di partita lo aveva imbrigliato nella stessa trappola. Un dritto affossato sotto il nastro di Souza ha spedito Vanni in paradiso, incredulo, mentre mandava baci a tutto il pubblico. “Faccio tanti complimenti a Souza per il gran match ed a tutto il pubblico, non è stato facile per me davanti a 5000 persone” ha dichiarato con il massimo dell’onestà l’azzurro. Lui sì, corretto dall’inizio alla fine. Dopo tre ore di partita durissima ci sarà bisogno del massimo riposo in vista dell’appuntamento storico di domani, ma questa impresa può davvero voler dire tantissimo per un giocatore che alla soglia dei 30 anni sta scrivendo una nuova carriera.
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