TENNIS – DUBAI – Di Andrea Scodeggio
Dispiacere Bolelli. L’azzurro non riesce a ripetere l’impresa della scorsa settimana a Marsiglia, quando aveva battuto al secondo turno Milos Raonic, perdendo al secondo turno di Dubai contro Tomas Berdych, con il punteggio di 7-6(7), 5-7, 6-0 in due ore e ventisei di gioco.
Una partita davvero ben giocata dal bolognese nei primi due parziali, con qualche rimpianto nel primo set, e che purtroppo ha visto una facile resa nell’ultimo set, complice la stanchezza e l’impossibilità di mantenere l’alto ritmo imposto dal match. Berdych raccoglie una vittoria ma non ha brillato ed è stato soprattutto molto polemico con l’arbitro, contestandone più volte l’operato in gara.
La cronaca è tanto bella, quanto amara per l’esito finale. Nel primo set è l’equilibrio a farla da padrona, ma con dei rimpianti enormi per il tiebreak. Da una parte Bolelli prende subito l’iniziativa degli scambi, gioca d’anticipo e comanda da fondo con il suo diritto per smuovere il possente ceco. Si prende qualche rischio in più, concedendo una palla break nel primo game e trovandosi un’altra volta sotto per 0-30 nel dodicesimo gioco, ma sono pur sempre calcolati per poter resistere alla potenza del ceco. Dall’altra Berdych con la sua profondità di colpi, ed il potente servizio, non fatica mai sul proprio servizio, concedendo solo 3 punti in tutto, e si arriva così al tiebreak. Tiebreak pieno di rammarichi e di occasioni sciupate dal bolognese, dove in ben tre occasioni si è trovato davanti di un minibreak ma sbagliando poi il colpo successivo. Ci si mette pure il nastro ad accomodare il rovescio di Bolelli al ceco, che con tutta la sua potenza può affondare il colpo e prendersi il set point. A questo punto Berdych chiude per 9-7 il tiebreak in suo favore, dopo un’ora di gioco.
Dopo i rimpianti del primo set, anche nel secondo le occasioni sono addirittura superiori e potevano costar caro, in termini di pazienza, all’italiano. La tattica di Bolelli resta identica e nonostante il finale scoraggiante del primo set, il bolognese mantiene i l ritmo imposto e si rivela essere una tattica vincente. Inoltre, se nel primo set Bolelli aveva comandato molti scambi ma non trovava la risposta nel servizio dell’avversario, in questo secondo parziale trova finalmente le misure ed ottiene le sue prime chance di poter brekkare il suo avversario. Berdych riesce a salvarsi sia nel sesto che nell’ottavo gioco, ma il nervosismo comincia ad impadronirsi dei nervi del ceco, discutendo anche con l’arbitro per alcune chiamate ritenute sbagliate, nel dodicesimo crolla e Bolelli conquista il set per 7-5.
Nel terzo set però, dopo due parziali di grande gioco, l’azzurro crolla. La stanchezza e l’incessante ritmo mantenuto nei primi due set non potevano essere eguagliati in un altro parziale. Tirando così il fiato, il ceco ha potuto affondare i colpi con grande facilità e portarsi subito avanti per 3-0. Simone non merita un parziale così pesante e cerca di combattere il più possibile, arrivando anche ai vantaggi sia sul suo di servizio che su quello dell’avversario, ma senza più riuscire ad essere brillante come pochi minuti prima. Il 6-0 finale è impietoso, ingiusto per quanto fatto vedere durante tutto il match, ma inevitabile. Nel prossimo turno Berdych dovrà affrontare l’ucraino Sergiy Stakhovsky, ma gli applausi sono tutti per l’italiano che non esce per niente ridimensionato da questo confronto.
DJOKOVIC b. GOLUBEV 6-1 6-2
Prova di forza del serbo che rifila il parziale più pesante in tutte le sfide giocate contro il kazako lasciandogli appena tre giochi. Djokovic superiore in ogni aspetto, sia tecnico che tattico che fisico. Golubev ha fatto quello che ha potuto, cercando di sfondare mantenendo profondo il dritto, ma al primo colpo giocato qualche centimetro più corto veniva costretto a rincorrere in difesa una pallina che prima o poi non avrebbe più potuto rigiocare. Letale il n.1 del mondo, che domani nei quarti sfiderà la sorpresa turca Marsel Ilhan, capace di eliminare Feliciano Lopez 3-6 7-5 6-3.
FEDERER b. VERDASCO 6-4 6-3
Non è arrivato il primo successo dello spagnolo in sei confronti diretti, eppure l’inizio sembrava poter nascondere una partita dalla trama differente. In neppure sette minuti Verdasco era avanti 3-0, poi, dal 4-1, si è scatenato l’uragano svizzero: 20 punti consecutivi e partita totalmente capovolta fino al 6-4 con cui ha chiuso il primo set. Sembrava essere partito male, poi in 10 minuti ha rimesso tutto in chiaro inanellando punti uno dopo l’altro. Nel secondo set è andato subito avanti di break ma il guizzo definitivo è arrivato sul 3-2. Poi sul 5-3 ha strappato per l’ultima volta la battuta allo spagnolo, chiudendo definitivamente i conti.
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