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Hopman Cup / Fognini e Pennetta partono male: USA batte Italia 3-0

TENNIS – Di Giancarlo Di Leva

In un clima molto rilassato ,Flavia Pennetta e Fabio Fognini si fanno sorprendere rispettivamente da Serena Williams (0/6 6/3 6/0) e da John Isner (5/7 7/5 7/5) dopo aver, entrambi, dato a lungo l’impressione di poter portare in porto la vittoria.

Peccato in quanto sarebbe stata comunque un’utile iniezione di fiducia per entrambi che speriamo possano trarre utili responsi dagli impegni dei prossimi giorni .

I nostri due n.1, uniti anche nella vita, hanno preferito esordire a Perth, difendendo insieme i colori azzurri in una manifestazione a squadre come la Hopman Cup che, anche se non assegna punti, in realtà consente una buona carburazione in quanto assicura di giocare almeno 3 singolari contro avversari che, rappresentando la propria nazione, generalmente affrontano l’impegno molto seriamente. Specie per Flavia sarà un test molto probante in virtù della caratura delle giocatrici che dovrà affrontare nella fase eliminatoria che saranno nell’ordine Serena Williams, la canadese Bouchard e la ceca Safarova.

Il girone dell’Italia comprende Usa, Canada e Repubbica Ceca. Dopo aver assistito ieri alla vittoria della squadra ceca contro il Canada (2-1) oggi è toccato alle altre due squadre. Per l’Italia era l’avversario sulla carta più ostico del girone, visto che schierano la n.1 del mondo Serena Williams e il n.1 d’America Isner.

E’ toccato a Flavia aprire le ostilità con la regina del tennis mondiale contro la quale aveva sempre perso nei 6 precedenti in cui aveva conquistato un solo set.

In realtà la partita è iniziata solo a metà del secondo set. Nel primo set infatti a fronte di una Pennetta concentrata, veloce di gambe e molto incisiva nel gioco da fondo, l’americana di fatto non c’era. E’ apparsa deconcentrata, svogliata, non reattiva e di conseguenza molto fallosa al punto da lasciar andare il set in 19 minuti nel quale il bilancio dei punti è stato di 25 a 11 per l’italiana. Pennetta non è riuscita ad “uccidere “ la partita all’inizio del secondo parziale pur essendo andata avanti di un break nel 3° game, consentendo così all’avversaria, che intanto cominciava a carburare, di alzare l’intensità del proprio gioco e di rientrare pienamente nel match al punto da capovolgere completamente l’inerzia dello stesso.

Serena ha vinto il secondo set ottenendo il break decisivo nell’8° game e da quel momento per lei è stato un “crescendo rossiniano” che Flavia, calata fisicamente e mentalmente non è riuscita ad arginare al punto da farsi travolgere dall’avversaria che, dal 3 pari del secondo, ha inanellato 9 game consecutivi chiudendo a zero il set decisivo.

Epilogo che lascia l’amaro in bocca a Flavia Pennetta che tuttavia può trarre delle buone sensazioni sia per la forma fisica che per il gioco che ha saputo esprimere. Di fronte aveva comunque la n.1 del mondo che ci ha abituato ad alti e bassi repentini (vedi contro la Halep a Singapore) ma che, come si sa, quando carbura rischia di diventare ingiocabile.

Veniamo al match di Fognini contro Isner che Fabio aveva già incontrato la settimana scorsa nell’esibizione di Hua Hin in Thailandia riuscendo ad avere la meglio (6/4 7/5).

E’ stato un incontro equilibratissimo nel quale Fognini ha dimostrato di avere una maggior varietà di gioco e di conseguenza più soluzioni tattiche del bombardiere americano ma ciò nonostante non è riuscito a domare l’avversario.

Nel primo set in particolare il nostro tennista ha risposto bene, indovinando un bel po’ di passanti e riuscendo a procurarsi 4 palle break trasformando l’ultima nel game decisivo del 6-5 e annullando viceversa l’unica lasciata all’avversario evitando così un tie break che contro un avversario dal servizio micidiale come quello dell’americano è sempre molto rischioso. Per analizzare il secondo parziale basta prendere capovolgere l’esito a favore dell’ex n.10 del mondo, che ottiene l’unico break del set sul 6-5 e chiude nel game successivo senza aver lasciato all’italiano alcuna palla break in tutto il set.

Il temuto tie break arriva nel set decisivo filato liscio senza alcuna palla break e si rivela purtroppo letale. Fabio va subito sotto 0-5, risale fino al 4-6 ma poi cede all’ultimo servizio dell’avversario (punteggio finale 5/7 7/5 7/6).

Non è andata bene neppure nella sfida di doppio, dove in questa circostanza gli azzurri si sono trovati avanti 9-6 nel super tie-break del terzo set ma hanno finito per cedere 6-2 2-6 11-9.

 

Giancarlo Di Leva

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