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Australian Open, Wawrinka e quel bis non così impossibile…

MELBOURNE-TENNIS. Dal nostro inviato, Luigi Ansaloni

Credevo di essere tornato indietro di un anno, con la Capobianco nel desk alla mia destra e il direttore in quello alla mia sinistra, magari a fare qualche rassegna stampa “Down Under”. Kyrgios giocava ancora negli juniores, Seppi non aveva battuto Federer e Errani/Vinci erano prossime a vincere lo slam. In più faceva caldo, e anche oggi lo fa. Il flashback è avvenuto perchè alla Rod Laver Arena si è visto uno Stanislas Wawrinka in versione 2014, quella a denominazione controllata, quella che ha fatto letteralmente impazzire tutti i presenti qui a Melbourne e non solo. Stan The Man insomma, implacabile al servizio, meraviglioso di rovescio, terrificante di dritto. Un giocatore perfetto, anzi più che perfetto: spettacolare.

A fare le spese del ritorno al passato di Wawrinka è stato Kei Nishikori, il giapponese che trova il suo rivale davvero un bel ragazzo, un po’ come Federer. Non è mai stato considerato un fico, Stan, ma evidentemente vincere gli ha fatto bene. Forse il povero Kei, travolto in tre set, voleva fare i complimenti allo svizzero rivale non tanto per il suo aspetto fisico, ma per la bellezza prorompente del suo gioco. E lo è bellissimo, il gioco di Stas, eccome. Soprattutto quando è in giornata. E oggi lo era, eccome. Soprattutto nei primi due set, dominati senza colpo ferire, con un Nishi spazzato via da venti ace e 46 vincenti. Non è stata una bella partita, ci si aspettava molto di più. Soprattutto per la superiorità di Wawrinka, che ha travolto, forse anche inaspettatamente, Nishikori. In fondo era una sfida tra il numero 4 e il numero 5 del mondo, ci si attendeva un po’ più di equilibrio. Qualche emozione, colpi di Stas a parte, c’è stata solo nel tie break del terzo set, quando Wawrinka ha sprecato 5 match point, facendosi rimontare da 6-1 a 6-6. A quel punto sul proprio servizio, Kei ha avuto la non brillantissima idea di tentare una palla corta che si è spenta in rete. Wawrinka a quel punto ha ringraziato e ha sparato un ace che ha chiuso la partita. Messaggio per Djokovic: io ci sono, ora tocca a te…

Luigi Ansaloni

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