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Australian Open. Lopez supera un deludente Janowicz e raggiunge Raonic agli ottavi

TENNIS – AUSTRALIAN OPEN – DI SALVATORE DE SIMONE- Feliciano Lopez batte Jerzy Janowicz con il punteggio di 7-6(6), 6-4, 7-6(3). Buona prova dello spagnolo e troppo falloso il polacco. Ora agli ottavi Lopez se la vedrà con Raonic.

 

Il match appena concluso sulla Margaret Court Arena tra Feliciano Lopez e Jerzy Janowicz era uno dei più intriganti della sesta giornata dell’Australian Open, dato che si affrontavano due dei tennisti più ‘folli’ del circuito. Da una parte il tennista spagnolo più anomalo, che non basa il suo gioco sui palleggi da fondocampo e sul fisico ma che fonda il suo tennis sull’attacco e le variazioni, con uno stile all’antica riadattato per i tempi moderni; dall’altra il giocatore polacco, che sembrava essere rinato dopo una stagione passata quasi nell’anonimato per via degli infortuni e che quando vuole è anche ‘personaggio’ (indimenticabile una sua sceneggiata contro l’arbitro proprio in Australia). Insomma, c’erano tutti gli ingredienti per poter assistere a una bella e combattuta partita; ma non è andata così. Soprattutto per colpa di Janowicz.

Il giocatore polacco rimane un’ enigma. Capace di picchiare la palla come un ossesso e subito dopo di realizzare una meravigliosa palla corta, di fare un bel vincente prima e spedire lungo di tre metri un diritto poi, di avere la meglio in un lunga battaglia contro un avversario come Monfils e di disputare una pessima gara nel turno successivo. Forse Janowicz non c’è l’ha fatta a recuperare le forze dopo i cinque set contro il francese ma è comunque un peccato che questo tennista non riesca a trovare la continuità necessaria. Oggi ha commesso una caterva di errori, specialmente nei momenti importanti del match: uno per tutti, il doppio fallo nel tie-break che ha consegnato il primo set a Lopez ( ma si potrebbero citare anche la marea di palle-break non sfruttate). Ha anche realizzato qualche vincente, certo, ma sempre troppo pochi per poter uscire vincitore da una partita slam. L’auspiscio è che le belle vittorie a Sydney contro Kyrgios e a Melbourne contro Monfils gli siano da incentivi per far bene nel resto della stagione, perche c’è bisogno di un tennista di talento e personalità come lui.

I demeriti di janowicz però non mettono in secondo piano la buona prestazione di ‘Deliciano’ Lopez, anche se l’iberico non ha dovuto fare la partita della vita o chissà quale grande perfomance (come ad esempio in un match vinto al Queen’s contro Nadal qualche anno fa); allo spagnolo è bastato servire benissimo e commettere meno errori del contendente, mantenendo la calma nei momenti ‘caldi’ della partita. Non ha dovuto nemmeno, curiosamente, applicare in modo continuo una tattica in cui lui eccelle, il serve&volley: Lopez infatti è uno dei gli ultimi panda della rete e oggi ha giocato prevalentemente dal fondo, andando all’attacco solo in qualche occasione, forse anche per disorientare Janowicz con un tennis diverso dal solito (la varietà, giovani tennisti, la varietà); quando lo ha fatto, lo spagnolo è stato magistrale e ha strappato più di un applauso al pubblico, come in un paio di delicati break point nel secondo set. Lopez ha meritato gli ottavi di finale e sarebbe bello vederlo proseguire nello slam australiano, quello più ‘matto’ ( e lo si sta vedendo anche in questa edizione, come dimostra la grande vittoria di Seppi su Federer). Ma sarà molto difficile per l’iberico andare avanti.

Già, perché il prossimo avversario di Feliciano è un altro bombardiere ma di ben altra levatura( almeno per il momento) del tennista polacco: Milos Raonic, che sta attraversando un periodo di forma strepitoso e che in questo Australian Open sta filando come un treno, come dimostrano le sue nette vittorie nei primi tre turni. Vedremo se il gioco bello e vario di Lopez riuscirà ad arginare la potenza devastante del canadese.

 

 

 

 

Salvatore De Simone

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