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Australian Open. Gli italiani: fari puntati su Bolelli e sul derby Giorgi-Pennetta

TENNIS – AUSTRALIAN OPEN – DI GIANCARLO DI LEVA – L’Italia maschile è reduce da un record stabilito lo scorso anno allorchè  ottenne la sua miglior performance di squadra nello Slam australiano . Fognini,Seppi e Lorenzi  vinsero complessivamente 4 matchs con una performance del 57,14%. Il merito fu soprattutto di Fognini che approdò agli ottavi, iniziando in modo promettente la stagione che avrebbe dovuto consacrarlo nell’elite mondiale del tennis e che invece, strada facendo, si è trasformata in un calvario che temiamo non sia finito.

Il 2015 di Fognini è iniziato infatti sulla stessa falsariga con cui si era chiuso il 2014 nel quale , dopo la disarmante sconfitta subita ad agosto da Raonic nei quarti a Cincinnati  (6/0 6/1 in 57 minuti) il tennista di Arma di Taggia è andato in confusione, perdendo da allora, tra tornei e Coppa Davis , 9 delle 11 partite disputate, vincendo solo 2 set su 21!!  

Le tre sconfitte rimediate  quest’anno  nell’esordio “soft” in  Hopman Cup contro avversari  abbordabili (Isner, Pospisil e lo sconosciuto rappresentante della Rep Ceca Pavlasek n.240 del mondo) unitamente a quella subita per mano del rientrante Del Potro nel primo impegno ufficiale a Sidney ,dove , ancora una volta  ha ceduto di schianto dopo aver vinto il primo set (6/4 2/6 2/6) , hanno mostrato un Fognini poco concentrato, con poca voglia di lottare ,sicuramente non in fiducia.     

Nel seeding  degli Aus Open , occupa la 16à piazza,   grazie al forfait di Cilic e di Tsonga, e il sorteggio è stato certamente benevolo in quanto i primi 2 turni appaiono più che abbordabili (contro il colombiano Gonzales (n.109) e poi contro il vincente del match Garcia Lopez/Gojowczyk) il che consentirebbero a Fabio di prendere fiducia in vista dell’eventuale incontro di 3° turno con Dolgopolov ,avversario risultato fin qui molto ostico(bilancio 0-5).  Ma  il Fognini attuale non da garanzie contro nessun avversario e di conseguenza è d’obbligo la massima cautela nei pronostici. Non riusciamo ad essere ottimisti  ma , contando sull’importanza dell’evento e sullo stimolo di dover  difendere i  180 punti degli ottavi di finale dello scorso anno,  la speranza di assistere a “colpi di coda” è lecita.

Rispetto allo scorso anno, la novità è la presenza di un ritrovato  Bolelli. Nel 2014, lavorando duramente e senza scoraggiarsi,è risalito dall’inferno  in cui era caduto (n.438 del ranking  il 3 marzo) e lunedi rientrerà tra i top 50 (al n.47) . Simone gradisce il clima degli Slam e lo scorso anno  riuscì ad approdare agli ottavi di finale a Wimbledon e al 2° turno agli Us Open ,perdendo in entrambe le occasioni al 5° set contro avversari blasonati  ( Nishikori sull’erba londinese e Robredo a New York) ,  dimostrando maggior personalità rispetto al passato  e consapevolezza di poter farcela anche con  avversari sulla carta più forti.  

Il 29enne tennista bolognese, è atteso quest’anno  al salto di qualità che molti preconizzavano  già nel 2008 allorchè giunse in finale a Monaco (rimasta l’unica in carriera) dove si arrese  solo al cileno Gonzales,all’epoca appena uscito dai Top 10.   Simone dovrà sfatare il tabù della prima vittoria in un torneo maggiore e del primo scalpo di un  top 10 (il bilancio al momento è di 33 sconfitte e zero vittorie)  con l’obiettivo alla sua portata di entrare tra i top  20 . La possibilità di ritoccare il suo best ranking (36)  risalente al 2009 è già a portata di mano  con il primo Slam dell’anno dove non ha punti da difendere.

Le prime uscite dell’anno   hanno fornito segnali confortanti : in particolare corroboranti  la vittoria a Sidney su Goffin ,n22 e giocatore in grande spolvero,  ma anche la prestazione offerta contro  Troicki , mina vagante del momento, col quale ha avuto la palla del match point .  

Il  sorteggio di Melbourne non è stato particolarmente favorevole ma l’esordio contro l’argentino Monaco (bilancio 1/2) è un ottimo test per giungere carico al punto giusto contro … Federer  che appare ostacolo insormontabile per uno che non ha mai vinto con un Top 10. Ma se vogliamo trovare uno spunto per sognare , pensiamo al primo set e mezzo che Simone giocò in Coppa Davis lo scorso anno in cui giocò alla pari con  “il maestro”. Ci basta consolidare quel ricordo ….o possiamo azzardare a qualcosa di più ? Sarà ,nel caso un match per noi italiani  da non perdere.

E poi c’è l’inossidabile e sempre presente Seppi che giocherà a Melbourne il suo 40° Slam (secondo in Italia solo al mitico Pietrangeli che ne disputò 41). Da impassibile combattente qual è, Andreas,  negli Slam, riesce a dare sempre il meglio di sé. Lo dimostra il fatto che  dagli Internazionali d’Italia del 2012, allorchè raggiunse i quarti di finale contro Federer , dopo aver battuto Isner (n.10) e Wawrinka (n.20) nel match più entusiasmante della carriera (6/7 7/6 7/6 in 3h21m), il tennista altoatesino ha raccolto solo 4 volte lo scalpo di un top 20 (mai di un top ten)  3 dei quali  in tornei dello Slam, e sempre con un epilogo  nel set decisivo:

 Verdasco (16) al R.G 2012 (3RD)   punteggio  7/5 3/6 6/3 4/6 6/2

 Cilic (14) agli Aus Open 2013 (3°RD)   6/7 6/3 2/6 6/4 6/2

 Nishikori (11) a Wimbledon 2013 (3°RD)  3/6 6/2 6/7 6/1 6/4

Nota:  8 dei 16 matchs disputati da Seppi agli Aus Open  sono giunti al 5° set (bilancio 5/3)

Seppi ha iniziato bene il 2015 raggiungendo la semifinale a  Doha  (la prima dopo Mosca 2013) dove però si è dovuto piegare inesorabilmente all’ennesimo Top Ten, Tommy  Berdych (6/2 6/3). Nel successivo torneo di Sidney  ha ceduto subito al canadese Pospisil  con cui aveva vinto in Coppa Davis nel 2013.

A Melborne Andreas incontrerà all’esordio per la 5° volta in uno Slam (da Wimbledon 2012) l’uzbeko Istomin  .Il bilancio dei precedenti ,tutti finiti al 5° set è in parità (2-2). Sarà presumibilmente l’ennesima battaglia .Ad aspettare il vincitore ci sarà Chardy o il teen più atteso del momento ,il 17enne Coric.  

Chiude la schiera dei nostri 4 tennisti presenti nel main draw l’ammirevole Lorenzi che lo scorso anno vinse a New York  il suo primo match in uno Slam (contro il giapponese Nishioka). Per lui compito proibitivo contro Dolgopolov .

Stanotte sapremo se Arnaboldi sarà riuscito a superare l’ultimo turno di qualificazione.Nel caso sarebbe la 2° partecipazione in uno Slam dopo il Roland Garros dello scorso anno.

In conclusione non ci facciamo illusioni ma ,visto anche l’esito del sorteggio,  la performance dello scorso anno non appare irripetibile.

In campo femminile dopo anni in cui il nostro tennis in gonnella è sempre stata protagonista di primo livello ,stiamo assistendo ad un  preoccupante declino in quanto le nostre “Fab Four” segnano irrimediabilmente il passo e nel frattempo  non emergono avvicendamenti affidabili.

Le prestazioni fornite dalle nostre ragazze nelle prime 2 settimane dell’anno confermano purtroppo questo situazione di stallo nella quale ,pur avendo ben 5 tenniste nelle top 50 ,nessuna appare in grado,in questo frangente di essere competitiva ad alto livello e di conseguenza,  le aspettative riguardo all’imminente appuntamento di Melbourne non appaiono rosee.

Ne Flavia Pennetta e né tantomeno Sara Errani , rispettivamente nostre n.1 e 2 della classifica mondiale sono apparse , dalle prime uscite dell’anno , pronte per l’impegno che le attende; hanno raccolto insieme 6 sconfitte e nessuna vittoria. Flavia ha perso i 3 incontri giocati in Hopman Cup contro Serena Williams,Safarova e Bouchard prima dell’esordio ufficial
e a Sidney dove si è dovuta piegare in due set alla bulgara Pironkova,  proveniente dalle qualificazioni, mentre Sara è terribilmente in ritardo di preparazione dopo l’infortunio che la costrinse al ritiro in doppio al Master di fine anno e crediamo  non veda l’ora che si torni a giocare sulla amata terra rossa . Nei due tornei disputati fin qui quest’anno, (contro la Hantuchova a Auckland e la Muguruza a Sidney ) ,ha raccolto solo 10 games!!

 Flavia , che deve difendere i 430 punti relativi ai  quarti di finale dello scorso anno, è attesa a un esordio scomodo contro la scalpitante Camila Giorgi con la quale ha un bilancio negativo (1-2) che comprende la sconfitta subita a Wimbledon nel 2012. Sarà uno scontro fratricida,  particolarmente delicato sul piano psicologico specie per Flavia che, nel trimestre  in corso, si gioca in pratica gran parte della stagione avendo in scadenza anche i 1000 punti rivenienti dalla storica vittoria a Indian Wells.

 Camila Giorgi ,il diamante grezzo del nostro tennis femminile  continua, purtroppo,  a farci  soffrire e a tratti disperare in ogni circostanza come avvenuto puntualmente nell’overture di Hobart (unico torneo disputato fin qui) in cui ha rischiato di uscire contro la sconosciuta americana Sanders  (n.460del mondo), già battuta proprio agli Aus Open dello scorso anno . Le carenze tattiche e mentali tante volte denunciate, permangono, tanto è che a tutt’oggi (e Camila ha già 23 anni) il suo palmares non registra risultati di prima grandezza (i migliori sono rappresentati  dalle due finali disputate a Linz e Katowice  lo scorso anno) .Ciò nonostante oggi , più di ieri , appare tra le nostre  tenniste ,quella  maggiormente in grado  lasciare in uno Slam , un segno tangibile della presenza azzurra .

Per il resto c’è Roberta  Vinci, che ,precipitata al n. 44 del ranking (era 14 un anno fa) fa fatica a  ritrovare le giuste sensazioni  (nelle prime due uscite a Auckland e Hobart ha perso con l’americana Vandeweghe e l’inglese Watson ). L’esordio a Melbourne sarà contro la serba Jovanovski  prima di incrociare eventualmente la Makarova.Si può fare ? Speriamo.

Ammirevole la Knapp che , nel warm up , ha vinto 3 matchs superando a Shenhen  la francese Parmentier  e ad Hobart,   la croata Tomljanovic e la beniamina di casa Dell’Acqua,n.30 del mondo che partiva come prima favorita del torneo. Se non fosse stata penalizzata dagli  straordinari (ottavi e quarti a seguire) restando in campo 4h26m, a causa dei rinvii per il maltempo avrebbe probabilmente superato anche l’ americana Brengle(n.84)  che poi ha raggiunto la finale che si giocherà domani.La tennista altoatesina lunedi rientrerà comunque tra le top 50,dopo oltre 6 mesi. Il sorteggio di Melbourne purtroppo le è stato avverso mettendole di fronte la  rumena Halep n.3 del mondo e  che appare ostacolo insormontabile.

E infine un affettuosa menzione va fatta alla Francesca Schiavone che non riesce più a vincere. Il peso dell’età appare un macigno insostenibile e per lei sarà difficile restare tra le Top 100. Lo scorso anno a Melbourne uscì al 1° turno battuta dalla allora rampante Cibulkova. Quest’anno si troverà di fronte la americana Vandeweghe che appare in  forma .Per Francesca non sarà facile.

Concludendo, lo scorso anno  con 6 tenniste in tabellone ottenemmo un bilancio di 6W/6L grazie soprattutto all’ exploit di Flavia Pennetta  che raggiunse i quarti di finale, miglior risultato della tennista brindisina nello Slam australiano. Sarà difficile ripetere un exploit del genere ma siccome non vogliamo rassegnarci alle evidenze, prepariamoci a vivere nottate sofferte , confidando nell’inesauribile orgoglio delle nostre ragazze.

 

Giancarlo Di Leva

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