TENNIS – AUSTRALIAN OPEN – DI FABRIZIO FIDECARO – Un Novak Djokovic in grande spolvero ha battuto Milos Raonic con il punteggio di 76(5) 64 62, qualificandosi per le semifinali degli Australian Open. Il serbo ritroverà ora Stan Wawrinka, che l’anno scorso lo sconfisse nei quarti.
Quando Novak Djokovic gioca in questa maniera – e non capita di rado, d’altronde è il numero uno del mondo – c’è ben poco da fare. Se ne è accorto a sue spese Milos Raonic nell’ultimo quarto di finale degli Australian Open. Il canadese ha provato ad aggrapparsi al potente servizio e a reggere il ritmo infernale negli scambi da fondo, ma non è mai riuscito a trovare la minima falla nel suo avversario, dando a tratti l’impressione di essere “spuntato”. Il 27enne di Belgrado ha dimostrato una solidità disarmante nei propri turni di battuta: non ha concesso neppure una palla break, lasciando per strada appena dodici punti e arrivando una sola volta ai vantaggi. Alla risposta ha costantemente messo sotto pressione l’avversario, e poi si è sempre aggiudicato i cosiddetti punti chiave, quelli che incanalano un set e un match da una parte o dall’altra.
Il primo set si è concluso al tie-break, dopo che Raonic aveva dovuto annullare complessivamente quattro palle break. Sono stati sufficienti due errori del nordamericano quando era alla battuta, un rovescio lungo nel secondo punto e un diritto in corridoio in uscita dal servizio nel sesto, per consegnare il parziale a Djokovic, che pure aveva restituito il primo minibreak mettendo in rete un diritto (era scivolato nella chiusura del movimento).
Realizzato che l’avversario era alle corde, Nole ha continuato a spingere, strappando il servizio a Raonic in apertura di seconda frazione: un break suggellato da un magnifico passante di rovescio incrociato stretto. Difeso il vantaggio fino al 64, il serbo ha accelerato di nuovo all’inizio del terzo, mancando una palla break già nel primo game, ma infilando poi una serie di cinque giochi consecutivi. Si è issato sul 5-1, chiudendo poco dopo in bellezza, con un’efficace volée di rovescio, sul punteggio di 76(5) 64 62. Per lui è giunta così la quinta affermazione in altrettanti confronti diretti con Milos, nonché la quinta semifinale a Melbourne, dove finora ogni volta in cui ha superato i quarti (2008, 2011-13) ha vinto il torneo.
Djokovic affronterà ora il ben più imprevedibile Stan Wawrinka: il bilancio degli head to head nel circuito maggiore è di sedici a tre per il serbo. Nelle ultime due edizioni Nole e Stan hanno dato vita ad altrettante sfide epiche: negli ottavi del 2013 la spuntò l’attuale numero uno per 16 75 64 67 1210, nei quarti del 2014 lo svizzero si prese la rivincita per 26 64 62 36 97, interrompendo così una serie di quattordici sconfitte di fila nei confronti diretti. In entrambi i casi, chi uscì indenne dalla battaglia proseguì fino a conquistare il titolo. Nel mezzo, fra l’altro, i due andarono al quinto anche nella semi degli US Open 2013, vinta da Djokovic per 26 76 36 63 64. Insomma, lo spettacolo, visto anche lo stato di forma palesato oggi dai due, pare davvero assicurato.
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