TENNIS – BRISBANE – SALVATORE DE SIMONE. Un Roger Federer deluxe distrugge il povero James Duckworth in soli 39 minuti. Lo svizzero ha lasciato solo un game all’avversario e ha sfoggiato una prestazione strepitosa. Ora in semifinale lo attende Dimitrov.
Quando Roger Federer dominava, qualche volta accadeva quello che è avvenuto in questi ultimi due giorni a Brisbane: dopo aver sofferto in un match, l’elvetico nella partita successiva annientava il malcapitato di turno che aveva il ‘torto’ di trovarsi di fronte lo svizzero che non aveva voglia di sudare per due match di fila. L’esempio più illustre è forse l’Australian Open del 2009: in quell’occasione Federer era stato a un passo dal baratro contro Tomas Berdych negli ottavi ma nel quarto di finale aveva poi disintegrato Juan Martin Del potro che era uscito dal campo in un modo che definire frastornato è un eufemismo.
Forse Federer, con la sontuosa prestazione odierna in cui ha battuto per 6-0, 6-1 l’australiano Duckworth, ha voluto dimostrare che la partita sofferta nel primo turno all’Atp di Brisbane contro Millman è stato solo un episodio: d’altronde il primo match dell’anno a livello professionale non è mai facile. In ogni caso lo svizzero ha messo bene in chiaro che anche quest’anno, come si suol dire, lui “c’è”. L’avversario odierno non poteva certo contrastare un Roger in forma e magari bisogna aspettare la semifinale di domani contro Grigor Dimitrov per constatare la vera condizione del numero due del mondo; ma il modo in cui Federer ha giocato probabilmente ha allietato i timori che avevano angosciato i tifosi dopo la partita d’esordio.
Fare un commento del match sarebbe superfluo: Lo svizzero ha colpito benissimo la palla, si è mosso alla grande, ha risposto in modo ineccepibile (Duckworth non è Karlovic ma non ha servito male) e ha servito ben 11 ace (un game perfetto verso la fine). Forse aveva davvero un appuntamento a cena, come gli ha scherzosamente domandato l’intervistatore in campo dopo il match e in 39 minuti ha chiuso la pratica. Duckworth non ha potuto nulla ma potrà ricordare di essere stato l’avversario di una delle più veloci vittorie di Federer in carriera.
ALTRI RISULTATI. In semifinale arrivano le prime quattro teste di serie del tabellone. Oltre a Federer, non ha avuto problemi neppure Grigor Dimitrov con un netto 6-3 6-4 ai danni di Martin Klizan. Stesso discorso anche per Kei Nishikori che ha eliminato il secondo australiano in campo, Bernard Tomic, 6-0 6-4. Milos Raonic invece ha avuto bisogno di due tie-break per prevalere sull’altro grande bombardiere Sam Groth. L’australiano, nonostante 22 aces, ha ceduto 7-6 3-6 7-6.
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