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Rafael Nadal, come sarà il suo 2015?

TENNIS – Di Andrea Scodeggio

Il 2015 è oramai alle porte e superato il periodo di feste, i tennisti si appresteranno ad incominciare l’anno nuovo con subito impegni importanti pronti ad attenderli. Ogni tennista avrà bisogno di ricercare conferme o migliorare alcuni risultati, ma nessuno come Rafael Nadal sa quanto sarà importante questa stagione. 

Se si torna indietro solo di due anni prima, il 2013, l’annata fu spettacolare, con due slam in bacheca e la conclusione in cima alla classifica da numero uno del mondo. E’ bastato un anno per rimettere quasi tutto in discussione e dubitare di nuovo dell’ integrità muscolare del maiorchino.

Il 2014 infatti era incominciato con i problemi di vesciche alla mano ed i dolori alla schiena nella finale dell’Australian Open, persa contro Wawrinka. Proseguita a singhiozzo sulla terra, con alcune sconfitte imprevedibili a Montecarlo, Barcellona e Roma, ma concluso con il nono titolo al Roland Garros. Infine terminata nel peggiore dei modi con la sconfitta a Wimbledon da Kyrgios, il ritiro per dolori al polso dagli Us Open, dov’era campione in carica, ed un altro ritiro agli ATP Final’s di Londra per operarsi di appendicite. In sostanza, un’annata per niente spettacolare che gli ha fatto perdere non solo lo scettro di numero uno al mondo, in favore di Djokovic, ma anche la seconda posizione in classifica, scavalcato da Roger Federer.

E’ inutile perciò ricordare come quest’anno, più che mai, sia fondamentale per lo spagnolo recuperare credibilità, perché la sua precarietà fisica ha messo sempre in seria difficoltà le stagioni del maiorchino e lo stesso Nadal, in alcune interviste, non ha mai nascosto di non vedersi in campo ancora per molti anni (ai massimi livelli). Ecco dunque il dilemma shakesperiano: sarà o non sarà una grande stagione per Rafael Nadal?

Non avendo una sfera di cristallo, queste che verranno stilate sono alcune ipotesi di come potrebbe comportarsi il maiorchino e dove dovrà impegnarsi per difendere i risultati più prestigiosi.

La stagione comincerà con il torneo di esibizione di Abu Dhabi il primo di gennaio e proseguirà con il torneo di Doha, di cui è il detentore in carica. Tutto questo in preparazione all’evento di gennaio più importante: gli Australian Open. L’inattività dell’ultimo periodo di fine 2014 potrebbe costare caro a Nadal e la strada verso la conferma della finale dello scorso anno potrebbe subito presentarsi molto difficoltosa.

Con tutta probabilità giocherà un trittico di tornei in Sud-America tra Brasile ed Argentina con l’ATP 250 di San Paolo, quello di Buenos Aires ed infine l’ATP 500 di Rio de Janeiro, dove lo scorso anno si impose nellla prima edizione del torneo battendo Alexandr Dolgopolov in finale. A marzo si tufferà nei due primi Master 1000 della stagione: Indian Wells e Miami. In questo caso i punti da difendere non sono molti, viste le premature eliminazioni, perciò ciò che rischia di perdere a gennaio, lo potrà recuperare in questo frangente.

Anche nell’amata terra dei mesi di aprile e maggio, Roland Garros eslcuso, potrebbe portare molti punti. Lo spagnolo non ha fatto incetta di trionfi come negli anni scorsi, lasciando per strada addirittura 3 tornei sui 5 a cui prende tradizionalmente parte: Montecarlo, Barcellona e Roma. Ci potrebbero essere quindi serie possibilità di recuperare punti e concentrare lo sforzo maggiore sulla sua superficie adorata, anche per conquistare il decimo Roland Garros: un traguardo unico ed impensabile, forse, per tanti altri grandi del passato.

La stagione proseguirà a giugno con Halle per poi terminare con Wimbledon, torneo che nelle ultime tre stagioni non ha riservato grandi gioie. Dovrà difendere un ottavo di finale che potrebbe essere tranquillamente confermato o migliorato, ma molto dipenderà dalle fatiche accumulate sulla terra.

Da agosto in poi potrebbe aspirare ad un finale d’annata da assoluto protagonista. Nadal infatti non dovrà difendere praticamente nulla, quasi come nel 2012, visti i forfait dei Master di Toronto e Cincinnati oltre a quello degli Us Open, e tutto ciò che arriverà sarà solo di guadagnato. Gli unici tornei dove avrà in scadenza qualcosa saranno Shanghai e Basilea, dove però avrà da difendere (in tutto) la miseria di 370 punti.

Tutto dipenderà dal suo fisico, se sarà in grado di reggere un’altra logorante stagione a questi livelli. La sensazione è che farà di tutto per vincere il decimo Roland Garros per entrare ancora di più nella storia del tennis e per superare Sampras nel record di tornei dello slam vinti, avvicinandosi ai 17 di Federer. Tutto ciò che arriverà in più, dopo il travagliato 2014, sarà soltanto di guadagnato.

 

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