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Fed Cup – pasticcio Kerber, Safarova allunga: Repubblica Ceca ad un punto dal titolo

TENNIS – Di Diego Barbiani

PRAGA. Quanto può costare un attimo di follia? Difficile quantificarlo ora, ma quello che Angelique Kerber ha combinato sul set point che ha chiuso il primo parziale in favore della Repubblica Ceca è grave quanto umano, ed al termine della prima giornata della finale di Fed Cup pesa quanto un macigno.

Lucie Sarafova ringrazia e nonostante una prestazione farcita di tanti errori è venuta a capo senza sprecare troppe energie e portando la propria nazionale ad un punto dal conquistare la vittoria finale. 6-4 6-4 il punteggio finale frutto di una partita carica di tensione, che condanna la Germania a leccarsi le ferite ed a cercare conforto nella forza del gruppo per ritrovare le energie e la forza per provare il tutto per tutto nella giornata di domani.

Kerber aveva sulle spalle il peso tennistico della sua nazione, ancor più di quanto non fosse prima su quelle ben più robuste di Andrea Petkovic. La piccola teutonica doveva superarsi per regolarità ed astuzia nel gestire la voglia della beniamina del pubblico di portare a casa anche il secondo punto nella serie e sul primo set point i suoi nervi non hanno retto. Dopo uno scambio lungo, giocato a tutto campo e con la tedesca che aveva il pallino del gioco in mano, dopo aver giocato un dritto non è riuscita a trattenere la propria adrenalina lasciandosi andare ad un’esultanza ancor prima che la sua avversaria potesse mettere la racchetta per rigiocare il colpo.

Non era un dritto vincente, non lo sarebbe probabilmente mai stato. Però in un attimo il patatrack era fatto: punto disturbato, punto perso, set alla Repubblica Ceca. Con molta onestà è stata la prima a dare conferma all’arbitro di quanto combinato, ma il danno per lei e per le sue compagne ha finito per complicarle tutto il resto dell’incontro. Un attimo di umanità messa a nudo da un errore difficile anche da commentare per quanto inusuale a questi livelli ed in certi momenti.

Safarova non stava brillando. Aveva cominciato male l’incontro commettendo tanti errori banali con un dritto nemico ed il break subito sul 2-2 la faceva vacillare sempre più. Il suo talento cristallino era messo a dura prova da un’avversaria che sembrava estremamente convincente. A posteriori si può parlare di un primo set decisivo, perché nell’eventualità in cui fosse finito nelle mani delle tedesche forse per la fragile Lucie qualche difficoltà in più ci sarebbe stata e forse la stessa Kerber non avrebbe giocato con tanta fretta un game, quello in cui serviva avanti 4-3 nel secondo set, in cui da 30-0 ha regalato il pareggio all’avversaria e si è incanalata verso lo stesso viatico con cui ha concluso la prima frazione.

Due set fotocopia, entrambi persi dalla Germania nonostante un vantaggio di 4-2 e forse, oltre al semplice punto hanno perso anche qualcosa in più: la possibilità di essere protagoniste in questa finale. Domani Kvitova-Kerber potrebbe già segnare la fine e (ri)portare le ceche in paradiso mentre per le avversarie, che non vincono dal 1982, il purgatorio potrebbe non essere ancora giunto al termine.

 

Diego Barbiani

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