TENNIS- Di Diego Barbiani
LONDRA. Prendono vita le Atp Finals 2014 grazie a…. David Ferrer. Lo spagnolo, subentrato all’infortunato Milos Raonic, ha il merito di regalare la prima partita sui tre set di tutto il torneo, ma anche di far tirar fuori a Kei Nishikori una prestazione sontuosa da inizio secondo set.
4-6 6-4 6-1 il punteggio finale per il nipponico che con questa vittoria sale a quota due successi ed una sconfitta ma sarà comunque dietro a Roger Federer, ora matematicamente in semifinale, quantomeno per lo scontro diretto.
“Tutte le volte contro di me” potrebbe pensare lo spagnolo, che nel corso del terzo set dalla rabbia ha pure scagliato una racchetta per terra ed ha urlato più volte tutto il suo nervosismo per non riuscire mai ad averla vinta contro il più giovane rivale. Nishikori con quella velocità di esecuzione, quella reattività nei piedi, è uno dei pochi giocatori del circuito (ad esclusione dei tre mostri sacri) che riescono a mandarlo in tilt e se Ferrer era qui come riserva è stato proprio per merito di Nishikori che ha vinto quella pazza partita di spareggio a Parigi Bercy, partita in cui Ferrer stava dominando ed avanti un set e 4-0 nel tie-break sembrava poter portarla a casa. Così non è stato, proprio come oggi quando dopo un primo set abbastanza stentato è ricominciato lo show del giapponese.
Ha capito che quella era la sua ultima possibilità di essere ancora protagonista al Master di fine anno. Non doveva più perdere punti se voleva rimanere in vita e così, con uno scatto d’orgoglio, ha trovato quella marcia in più che gli era mancata sia contro Andy Murray che contro Roger Federer. Lì in entrambi i casi era stato troppo discontinuo, oggi dall’inizio del secondo set il suo gioco è stato impressionante: accelerazioni continue, aperture del campo perfette, rovesci di una fluidità a tratti imbarazzante. Ancora una volta era riuscito a scollinare le difficoltà contro Ferrer ed a prendere in mano il gioco per poi dilagare con un terzo set magistrale con quasi venti punti ottenuti grazie a colpi vincenti di vario genere e bellezza.
Verso la fine del match ogni suo colpo centrava la riga e Ferrer, sfinito, è stato costretto a mollare definitivamente. Ora Nishikori dovrà attendere l’esito del match serale: l’unica possibilità che lo vedrebbe estromesso dai primi quattro del torneo è una vittoria per due set a zero di Murray su Federer. Pregi e difetti del Round Robin, una formula che lascia sempre qualcuno insoddisfatto. Kei, al primo anno in questa situazione, imparerà cosa vuol dire essere in bilico fino all’ultimo colpo in una partita dove non può far nulla se non sperare.
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